Gestione e mercato del Public Cloud

Enrico Brunero Line Of Business manager, data center solutions e servizi cloud di Dimension Data, spiega l'unicità dell'offerta di servizi del cloud provider e il valore aggiunto della sua infrastruttura rispetto a quella dei competitor

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a cura di Riccardo Florio

Un vostro cliente in che modo gestisce le proprie risorse cloud e, per farlo, che competenze deve avere ?

E.B. L'accesso può avvenire attraverso un portale Web in un modo estremamente semplice. Da qui un utente ha la possibilità di configurare le proprie macchine virtuali e i workload, allocare in modo dinamico le risorse associate a ognuna delle virtual machine, gestire tutti gli aspetti di sicurezza, di networking, di assegnazione di indirizzi pubblici e privati, di VPN, di bilanciamento del traffico su più macchine virtuali. Tutto ciò attraverso un'interfaccia semplice e intuitiva che non richiede elevate competenze tecniche.

Va poi ricordato che un ulteriore modalità di gestione è di sfruttare le interfacce di programmazione messe a disposizione (API), che consentono di integrare all'interno delle applicazioni aziendali le stesse funzioni di gestione delle risorse cloud disponibili attraverso il portale. Si tratta di un aspetto molto interessante, soprattutto per chi sviluppa applicazioni cloud-ready.

Come sta recependo il mercato italiano queste offerte di servizio ?

E.B. Allo stato attuale il midmarket, che in teoria è l'area di mercato che potrebbe beneficiare di più dell'approccio verso il cloud, non ha ancora avviato il processo evolutivo. Secondo me le motivazioni di ciò sono da individuare nella mancanza di un'offerta articolata di soluzioni software basate su cloud; le PMI, infatti, non comprano infrastrutture, ma soluzioni applicative e queste non sono ancora diffusamente disponibili su cloud. Un altro freno è ancora legato a una certa diffidenza nel portare i propri dati fuori dal perimetro aziendale.

Ci sono però aziende di media dimensione che sono già molto attive nel cloud. Sono prevalentemente quelle che hanno una presenza distribuita a livello internazionale, con la necessità di essere presenti con sistemi informativi di vicinanza su mercati complessi.

Le realtà enterprise hanno invece maturato una piena consapevolezza del modello cloud e si trovano a una fase avanzata in cui stanno decidendo quali workload portare sul cloud e quale modello di deployment scegliere tra privato, ibrido e pubblico. Molti importanti progetti di IT transformation o di consolidamento vengono pubblicizzati come soluzioni cloud ma, di fatto, richiedono ancora di essere arricchiti o completati con lo strato di automazione offerto dal cloud e l'apertura verso paradigmi di tipo perlomeno ibrido.

Ci sono specifici mercati di riferimento per i servizi cloud ?

E.B. Credo di no. Si tratta di un tema trasversale in cui non è facile individuare un settore di mercato che possa beneficiare in modo privilegiato di questo processo di trasformazione.