C'è grande dibattito sui benefici apportati dall'intelligenza artificiale nel campo della programmazione: da un lato chi crede sia uno strumento che aiuterà enormemente gli sviluppatori ad accelerare i propri workflow, dall'altro chi teme che le aziende licenzieranno queste figure chiave per far fare tutto il lavoro all'IA. Martin Casado, partner generale di Andreessen Horowitz, è intervenuto durante un episodio del podcast "Twenty Minute VC" per dire la sua: è convinto che l'intelligenza artificiale non abbia aumentato in modo significativo la produttività degli sviluppatori, ma ha risolto due problemi fondamentali del settore: la qualità del codice e il morale dei programmatori.
Il ruolo dell'IA nella programmazione
Secondo Casado, strumenti di codifica basati sull’IA come Cursor non hanno aumentato la velocità di sviluppo tanto quanto ci si potrebbe aspettare. “Ogni azienda con cui lavoro utilizza Cursor," ha detto Casado, che è anche un investitore nella startup di codifica AI. "Credo però che non abbia accresciuto più di tanto la velocità di uscita dei prodotti."
L'IA, ha spiegato Casado, risulta fondamentale nell'eliminare il lavoro ingrato per gli sviluppatori: scrivere test, generare documenti e pulire codice disordinato. In questo modo, gli sviluppatori possono concentrarsi su aspetti più significativi e stimolanti del loro lavoro. Casado ha affermato che l'IA può contribuire a creare "basi di codice più robuste e gestibili, con meno errori", migliorando così l'intero processo di sviluppo.
Il ritorno al divertimento
Oltre a migliorare la qualità del codice, i tool di IA stanno anche rianimando il setore, rendendo la programmazione divertente di nuovo, soprattutto per i veterani del settore. "È quasi come se avesse riportato indietro la programmazione," ha suggerito Casado. "Questi vecchi programmatori di sistemi, sai, codificano di notte solo perché è diventato gradevole di nuovo."
Il dibattito sull'IA nella programmazione
Sebbene i strumenti di codifica basati sull’IA stanno rivoluzionando il settore, non tutti sono d'accordo sul loro impatto. Alcuni leader del settore infatti sostengono che l'hype attorno alla codifica AI comporta alcuni rischi. Il CEO di GitHub, Thomas Dohmke, ha affermato che l'uso di tali strumenti potrebbe rallentare gli ingegneri più esperti. Allo stesso modo, Greg Brockman, co-fondatore di OpenAI, ha osservato che l'attuale stato della codifica AI ha lasciato agli umani le parti meno piacevoli della programmazione, come la revisione e il rilascio del codice.
La vision di Casado è però più ottimista. L'investitore ritiene infatti che gli strumenti di codifica AI abbiano un ruolo cruciale nel ridurre la monotonia e nella semplificazione dei processi più "seccanti", come la configurazione delle infrastrutture o la scelta dei pacchetti software corretti.
Codificatori vs IA: chi vincerà?
Nonostante le perplessità di alcuni, altri esperti come Edwin Chen, CEO di Surge AI, sono entusiasti del potenziale dell'IA nel campo della programmazione. Secondo Chen, è arrivata l'era degli "ingegneri 100x" grazie all'efficienza portata dall'IA. A prescindere dal punto di vista, la discussione sul ruolo e l'impatto dell'IA nella programmazione è senza dubbio un settore di dibattito importante nel settore delle tecnologie attuali.