Il mondo del commercio online sta attraversando una fase di profonda trasformazione, ma le aziende si trovano davanti a un dilemma: come prepararsi all'era degli agenti AI quando non esistono ancora standard condivisi? PayPal ha deciso di non aspettare che il settore trovi un accordo e ha lanciato una soluzione che punta a rendere i prodotti delle imprese accessibili su qualsiasi piattaforma di chat, indipendentemente dal modello o dal protocollo utilizzato.
La frammentazione rappresenta oggi il principale ostacolo per chi vuole vendere attraverso sistemi basati sull'intelligenza artificiale. Ogni piattaforma di chat utilizza modelli diversi che interpretano le informazioni in modi leggermente differenti, e ognuna ha sviluppato il proprio protocollo di pagamento. Google ha lanciato l'Agent Payments Protocol, OpenAI e Stripe hanno risposto con l'Agentic Commerce Protocol, mentre Visa ha introdotto il Trusted Agent Protocol. Per le imprese, questa moltiplicazione di standard significa dover scegliere dove investire tempo e risorse senza avere certezze sul futuro.
I nuovi Agentic Commerce Services di PayPal si compongono di due funzionalità distinte. Shop Sync, già disponibile, permette alle aziende di rendere visibili i dati dei propri prodotti attraverso diverse interfacce di chat AI, collegando inventario e informazioni sulla logistica a queste piattaforme. Agent Ready, che arriverà nel 2026, consentirà invece ai merchant già clienti di PayPal di accettare pagamenti sulle piattafole AI. Il sistema raccoglie le informazioni dei cataloghi aziendali in un repository centrale dove i modelli di intelligenza artificiale possono accedervi facilmente.
Michelle Gill, responsabile per le piccole imprese e i servizi finanziari di PayPal, ha sottolineato come lo shopping basato sull'AI continuerà a crescere e le aziende devono iniziare a costruire le fondamenta fin da subito. "I commercianti che storicamente hanno venduto attraverso negozi online, in particolare nell'e-commerce, avranno davvero bisogno di un modo per essere attivi su tutti questi large language models", ha spiegato Gill. Il problema, secondo lei, è che nessuno sa realmente quanto velocemente si svilupperà questo settore.
Per rendere operativa la propria soluzione, PayPal ha stretto partnership con piattaforme come Wix, Cymbio, Commerce e Shopware, portando i prodotti su servizi di chat come Perplexity. Al momento è l'unica piattaforma disponibile, ma Gill ha confermato che presto ne arriveranno altre. L'obiettivo è offrire un'integrazione rapida sia con i partner attuali che con quelli futuri, mantenendo allo stesso tempo il controllo dei dati dei clienti nelle mani delle aziende.
La società ha sviluppato questa strategia sfruttando la propria posizione privilegiata nel mercato: come partecipante all'Agent Payments Protocol di Google, PayPal ha capito di poter utilizzare le relazioni consolidate con merchant e imprese per facilitare la transizione verso il commercio agentivo. L'approccio mira a offrire flessibilità all'intero ecosistema, evitando che le aziende debbano affrontare "un miliardo di integrazioni diverse" e permettendo loro di utilizzare l'infrastruttura già esistente.
Il commercio agentivo si trova ancora nelle primissime fasi di sviluppo. Gli agenti AI stanno appena iniziando a migliorare nella lettura dei browser, e sebbene piattaforme come ChatGPT, Gemini e Perplexity possano già mostrare prodotti e servizi in base alle richieste degli utenti, tecnicamente non è ancora possibile completare acquisti direttamente dalla chat. È in corso una corsa per creare uno standard che permetta agli agenti di effettuare transazioni per conto degli utenti in modo sicuro.
Oltre alla questione della fiducia nelle transazioni, i vantaggi promessi dalla soluzione di PayPal includono una maggiore scopribilità dei prodotti rispetto alle tradizionali esperienze di ricerca, navigazione e carrello, e la preservazione delle relazioni con i clienti, garantendo che i brand mantengano il controllo sui propri dati e sulle comunicazioni. Gill ha inoltre previsto che lo shopping basato sull'AI porterà a "una rinascita dei consumatori che cercano di assicurarsi che il loro investimento sia protetto".
La domanda che le aziende si pongono oggi è concreta: come decidere se dedicare risorse all'integrazione con Google, Microsoft, ChatGPT o Perplexity quando ciascuna piattaforma ha protocolli, configurazioni di catalogo e specifiche completamente diverse? PayPal ha imparato che lavorando con i merchant la flessibilità è fondamentale, e la sua soluzione uno-a-molti cerca di rispondere proprio a questa esigenza, permettendo alle imprese di posizionarsi per il futuro senza dover scommettere su un singolo player.