Artificial Intelligence di Alessandro Vitale, racconta le cose come stanno

Un breve saggio dedicato all'Intelligenza Artificiale, per capire cosa può fare oggi e come potrebbe cambiare il mondo domani.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Si parla molto di Intelligenza Artificiale, ma il discorso è a volte un po'  lontano dalla realtà. Un osservatore poco attento potrebbe pensare che il genere umano si trovi davvero a un passo dall'inventare un cervello artificiale pari o superiore a quello umano. Alessandro Vitale, che con l'AI ci lavora da anni, ha invece i piedi ben piantati per terra. Anch'egli sostiene l'idea che un giorno l'AI cambierà il mondo profondamente, ma non dipinge quel momento come imminente.

Presto l’AI sarà lo strumento più potente a disposizione di uomini e donne.

Vitale ha steso questo saggio con l'intenzione di raccontare l'AI com'è oggi: cosa sa fare, cosa potrebbe fare domani, quali sono le difficoltà, quali i punti critici da affrontare.

Senza timore, perché non esiste un’intelligenza artificiale capace di sostituirsi a noi, piuttosto esiste la possibilità di svilupparne una che ci aiuterà a migliorare e semplificare parecchie cose.

Artificial Intelligence è un saggio che non perde di vista la realtà. Non si lascia andare a voli pindarici - pur riconoscendo i giusti meriti agli autori che invece l'hanno fatto - e ci racconta una tecnologia che sta modellando il mondo.

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Con uno stile che è quasi narrativo, Vitale ci racconta l'Intelligenza Artificiale un passo dopo l'altro. Che cos'è, come funziona, cosa può fare e cosa potrebbe fare in un futuro prossimo. L'autore chiarisce da subito la propria posizione a riguardo:

sono tra quelli che sostengono che si debba procedere con tutte le innovazioni in questo campo e non temo la sostituzione dell’uomo in tanti lavori. Auspico piuttosto quella nei mestieri più usuranti, ripetitivi, in cui cioè c’è meno necessità di intelligenza.

Ecco, già nelle prime pagine Vitale mette le cose in chiaro. È vero che l'automazione rappresenta una minaccia al lavoro umano, ma è un rischio che vale la pena di affrontare perché il premio può essere grande.

Dopo un'introduzione semplice e diretta, a chiarire i principi che hanno ispirato il libro e definirne lo scopo, Vitale snocciola i capitoli seguenti con precisione, per raccontare cosa vuole dire AI, che cos'è un algoritmo, in che misura questa disciplina scientifica sta progredendo e a che velocità.

Scopriamo quanto sono importanti i dati, il cibo di cui si nutrono le menti artificiali, come vengono raccolti e come vengono usati - e anche quali problemi può nascondere un dataset o un sistema di lettura sbagliato. Potremo capire la differenza tra AI supervised e unsupervised, e molte altre cose ancora compresi accenni a temi non centrali nel libro ma rilevanti in generale, come la differential privacy. Negli ultimi due capitoli, c'è spazio per qualche consiglio pratico su come avviare l'uso dell'AI nella propria azienda.

Se i dati sono il nuovo petrolio, la domanda da porsi è: la maggior parte delle riserve finiranno per essere controllate da pochi soggetti, come per l’oro nero?

E poi, soprattutto, cominciamo a capire che quando si parla di intelligenza, mai e poi mai bisogna associarla all'intelligenza umana. Una macchina può essere intelligente, e l'uso del termine è più che legittimo, anche se il suo modo di pensare non somiglia per niente a quello di una persona. Chiedersi se sia "vera intelligenza" non è solo insensato, ma probabilmente anche dannoso.

Definire che cosa voglia dire «pensare come un umano» è di per sé molto difficile.

Le persone di per sé hanno la tendenza a proiettare caratteristiche di esseri viventi in oggetti inanimati.

Al momento in ogni caso parliamo sempre e comunque di AI Deboli, o Narrow AI, sistemi che fanno una cosa sola. La comparsa di AI Forti, o AGI, sembra una cosa ancora piuttosto lontana: almeno alcuni decenni secondo le ipotesi più ottimiste, ma c'è chi crede che non arriverà mai. Tutti i numerosi servizi che usiamo ogni giorno sono AI Deboli, a volte più di una combinate tra loro - e forse per questo abbiamo l'impressione che siano più avanzate di quanto siano realmente.

Le macchine sono passate dal rappresentare un rischio fisico a uno esistenziale.

Nel testo di Alessandro Vitale abbondano gli esempi pratici e i cenni storici; a questo proposito, l'autore ricorda che in passato ci sono state due "primavere" e due "inverni", cioè momenti in cui l'AI riceveva attenzione e finanziamenti e poi veniva messa in disparte. Ora stiamo vivendo la terza primavera, ma Vitale ritiene che non ci sarà un terzo invero, e spiega con abbondanza di dettagli il suo punto di vista.

L'Intelligenza Artificiale è la nuova elettricità- Andrew Ng, citato in Artificial Intelligence di Alessandro Vitale.

Il capitolo sulle Applicazioni è particolarmente illuminante per capire lo stato dell'AI oggi, che cosa facciamo con queste tecnologie e cosa sono capaci di fare per noi, con quali limiti. Vitale elenca un buon numero di esempi, senza trascurare passaggi aneddotici che mettono in risalto anche i possibili errori. Vitale non rinuncia anche a qualche giudizio di valore, per esempio quando critica il fatto che scienziati e tecnici bravissimi siano impiegati per aumentare i click sui banner pubblicitari.

Il libro scorre agilmente grazie a uno stile leggero e privo di tecnicismi. Vitale ha voluto comunicare lo stato dell'arte dell'Intelligenza Artificiale con il desiderio di far comprendere la realtà odierna ai suoi colleghi imprenditori e a chiunque sia interessato. E lo ha fatto snocciolando i concetti fondamentali, per i quali non è necessario saper scrivere o comprendere un algoritmo, né programmare un computer.

Artificial Intelligence è un libro per tutti, dunque, dedicato a un tema che tutti dovremmo conoscere e comprendere almeno un po'. Perché è vero che l'Intelligenza Artificiale sta cambiando il mondo, ed è un cambiamento in accelerazione. E probabilmente è vero anche che stavolta non ci saranno frenate né inversioni di marcia: essere preparati è più importante che mai, e leggere questo libro è una buona idea per non farsi prendere di sorpresa dal futuro.