Deadpool e Wolverine: dai comics al cinema

Deadpool e Wolverine: come i due eroi cambieranno il Marvel Cinematic Universe e i loro incontri fumettistici.

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a cura di Manuel Enrico

La notizia che Wolverine sarà presente in Deadpool 3 è stata accolta con grande entusiasmo dai fan del Mercenario Chiaccherone.  Considerato che nella sua dimensione cinematografica il buon Wade ha schernito spesso Wolverine, o meglio il suo storico interprete Hugh Jackman, la possibilità di vedere i due celebri personaggi marveliani assieme in quello che sarà l’ingresso ufficiale di Deadpool nel Marvel Cinematic Universe rappresenta inevitabilmente l’occasione ideale per valutare come questa strana coppia potrebbe cambiare le dinamiche del franchise.

Negli ultimi tempi, diverse produzioni hanno cominciato a stuzzicare la curiosità dei fan del Marvel Cinematic Universe sull’arrivo dei mutanti. Da tempo si aspetto un annuncio in tal senso, considerato come una parte essenziale del Marvel Universe fumettistico come l’universo degli X-Men sia destinato a rappresentare un valore importante per il franchise. Le prime menzioni alla presenza delle mutazioni, all’interno del Marvel Cinematic Universe , sono comparse in Ms. Marvel, trovando una recente conferma con l’annuncio che Namor, che vedremo presto in azione in Black Panther: Wakanda Forever, sarà ufficialmente un mutante. Viene quindi spontaneo chiedersi se Deadpool 3 sarà il primo film con un X-Men protagonista, tenendo presente che, se questo fosse il caso, non sarebbe Wade Wilson a ricoprire questo ruolo. Tuttivia, la presenza di questa strana coppia consente di fare un breve excursus sul complesso rapporto tra Wolverine e Deadpool.

Deadpool e Wolverine: come i due eroi cambieranno il Marvel Cinematic Universe

ARMA X: esperimenti mutanti e strani poteri

Prima di lasciarsi prendere dall’entusiasmo per questo roboante annuncio di Ryan Reynolds, è bene fare rinfrescarsi la memoria su come, nei fumetti Marvel, Deadpool e Wolverine siano legati da un comune, tragico passato.

Quando Barry Windsor-Smith raccontò finalmente il drammatico passato di Wolverine, svelando come avesse ottenuto i suoi artigli di adamantio, probabilmente non si aspettava che il suo Arma X sarebbe divenuto uno dei capitoli fondamentali non solamente del passato dell’artigliato mutante canadese, ma anche di altri celebri personaggi del Marvel Universe. Nella miniserie di Windsor-Smith, Arma X era un programma sperimentale, guidato dal professor Cornelius, in cui il fattore rigenerante di Wolverine era visto come la possibilità di poter creare il soldato perfetto, ricoprendo le ossa del mutante canadese con l’adamantio, il metallo più resistente del pianeta.  Come sia andata, lo abbiamo scoperto, ma quello che è interessante è scoprire come il Progetto Arma X si sia evoluto nel corso del tempo.

Se inizialmente eravamo indotti a vedere nella X di questo programma un significato di mistero, narratori successivi hanno mutato il senso di questo simbolo rendendolo un numero, il dieci romano. Wolverine divenne quindi Arma Dieci, il decimo tentativo di creare un soldato mutante all’interno di un programma le cui origini vennero fatte risalire addirittura al Progetto Rinascita, il programma sperimentale dell’esercito americano che, nella Seconda Guerra Mondiale, trasformò il gracile Steve Rogers in Captain America, tramite l’utilizzo del siero del supersoldato del professor Erskine. L’evoluzione di questo programma, lontano dagli ambienti militari inziali, si spostò presto verso la sperimentazione sui mutanti, arrivando poi alla creazione di Arma X, ossia Wolverine.

L’artigliato mutante non fu l’ultima vittima di questa barbarie, che coinvolse anche un altro personaggio molto amato: Deadpool. Quando il Mercenario Chiaccherone era ancora il semplice Wade Wilson, pur di evitare una morto sicura a causa di malattie incurabili, si sottopose a esperimenti che, basandosi proprio sulla fisiologia mutante di Wolverine, resero Wade la macchina assassina dallo spirito irriverente che conosciamo oggi. Esperimenti al limite della morte, tanto che la mente del futuro Deadpool impazzì, dandogli quel tocco di divertente follia che ha consentito al personaggio di sviluppare la sua percezione di esser parte di un mondo irreale, consentendo ai suoi autori di sfondare ripetutamente la quarta parete.

Che le origini di Deadpool fossero così legate a Wolverine non venne rivelato al momento della sua apparizione nel mondo mutante, avvenuto nel 1991 con New Mutants #98. Nonostante il suo creatore Rob Liefeld abbia sempre sostenuto che sin dall’inizio questo trait d’union tra i due personaggi fosse nelle sue prime idee sulla creazione di Deadpool, solo nel 1998, con Deadpool/Death Annual venne svelato questo dettaglio.

Deadpool, Wolverine e le supersquadre mutanti

Rimanendo in ambito fumettistico, è necessario fare una precisazione importante: Deadpool non è un mutante. I suoi poteri derivano dagli esperimenti condotti su di lui, compreso il suo fattore rigenerante, e per quanto Wade abbia più volte cercato di farsi accogliere nella famiglia mutante, anche in tempi recenti dopo la creazione dell’utopica società mutante di Krakoa, il Mercenario Chiacchierone continua a esser considerato un outsider da gran parte di mutanti.

Comprensibile, considerato che nella sua prima apparizione fumettistica era un villain, incaricato di braccare i Nuovi Mutanti. Con il tempo, tuttavia, Deadpool è entrato spesso a far parte del mondo mutante, arrivando anche a militare in squadre come X-Force, guidata da Cable (personaggio incontrato come compagno d’avventure di Wade nel secondo film di Deadpool).

La relazione tra Deadpool e Wolverine, nei comics Marvel, è sempre stata improntata a una frizzante rivalità tra i due, spesso giocata su dilemmi morali, dove l’approccio profondamente diverso dei due personaggi ha dato vita a siparietti comici ma venati da un’attenta valorizzazione degli aspetti essenziali delle loro personalità

Deadpool e Wolverine nel Marvel Cinematic Universe

Come ben sanno gli appassionati dei cinecomic marveliani, Deadpool e Wolverine sono già apparsi assieme al cinema, sempre interpretati da Jackman e Reynolds. Se l’attore australiano ha saputo catturare l’affetto dei fan nel corso della sua lunga militanza come Wolverine nei film degli X-Men e nelle pellicole personali del mutante canadese, l’esordio di Reynolds in X-Men Origins: Wolverine (2009) fu non solo fallimentare, ma è divenuto uno dei momenti peggiori nella carriera dell’attore, che pochi anni dopo ritentò la pista del cinecomic con un personaggio della Distinta Concorrenza, Lanterna Verde, con esiti ancor più disastrosi, se possibile.

L’aspetto interessante è che Reynolds, abile comunicatore, non si è arreso e ha manifestato il suo affetto per Deadpool in modo così aperto e intelligente da arrivare al punto di realizzare un nuovo starting point cinematografico per il Mercenario Chiacchierone, in cui, liberandosi visivamente da ogni collegamento con la prima fallimentare esperienza, ha avuto modo di esplorare liberamente l’essenza di Deadpool. Tanto da poter prendere bonariamente in giro Jackman/Wolverine e persino il se stesso passato (come nella strepitosa scena post credit di Deapool 2), creando una sorta di inside joke nella saga di Deadpool per arrivare a realizzare l’impossibile: coinvolgere Hugh Jackman. Nonostante l’attore avesse ufficialmente dato l’addio al suo alter ego mutante con lo straziante Logan, apparentemente Jackman è pronto a sguainare ancora una volta i suoi artigli d’adamantio.

All’interno del Marvel Cinematic Universe il concetto di mutante è stato già presentato nella Fase Quattro, non solo dalla presenza dello Xavier di Patrick Stewart in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ma anche dalla menzione alla presunta mutazione di Kamala Khan accennata nell’episodio finale di Ms. Marvel e alla recente conferma che il Namor che vedremo in Black Panther: Wakanda Forever sarà un mutante. Deadpool 3, allo stato attuale, potrebbe essere il primo film del franchise in cui viene presentato un vero e proprio X-Men, ossia Wolverine, anche se non è dato sapere, allo stato attuale, in che modo verrà formata questa strana coppia. Quello che è sicuro che il film non dovrebbe entrare in conflitto con quanto svelato in Logan, la ending story di Wolverine ambientata diversi anni nel futuro, ma considerato che abbiamo a che fare con la tradizionale irriverenza di Deadpool possiamo aspettarci davvero di tutto, in attesa di vedere finalmente i Figli dell’Atomo esordire nel Marvel Cinematic Universe.