Ghostbusters, lo zaino protonico ve lo spiega il MIT

Il cast di Ghostbusters rappresenterà anche un reboot poco rispettoso dell'originale degli anni '80 ma una cosa proprio non poteva mancare in un film sugli acchiappa-fantasmi, lo zaino protonico. Nella featurette ospitata sul sito virale a spiegarne il funzionamento è addirittura un fisico del MIT.

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a cura di Alessandro Crea

Dopo il trailer ufficiale del nuovo Ghostbusters arriva il sito virale e su questo un'interessante featurette sugli zaini protonici, il cui funzionamento è spiegato addirittura da James Maxwell, resident particle physicist del prestigioso MIT, che ha fatto da consulente tecnico per il film.  

ghostbusters paranormalstudies board

Il sito virale, Paranormal Studies Lab, era nascosto proprio in una sequenza del trailer, nel quale è inquadrata una lavagna su cui ci sono le formule (esatte, perché sviluppate da Maxwell) che riguardano proprio il flusso protonico. Sulla sommità infatti ce n'è una in cui in realtà è scritto proprio l'indirizzo del sito.

Visitandolo, tutti gli appassionati potranno trovare pane per i propri denti, tra immagini e schemi tecnici di tutti gli "oggetti-feticcio" che gli appassionati dell'originale degli anni '80 conoscono bene e amano, tra cui il misuratore PKE, la trappola per i fantasmi, la mitica auto Ecto-1 e soprattutto lui, il re di tutte le armi fantascientifiche, lo zaino protonico.

Quest'ultimo è protagonista appunto della featurette video in cui è lo stesso Maxwell, che è stato consulente scientifico per il film, a spiegarne il possibile funzionamento. Come accade sempre in questi casi, a Maxwell è stato chiesto di avanzare ipotesi scientificamente credibili per la costruzione dello zainetto.

zaino protonico

Questo ovviamente non significa che possa essere realizzato oggi, perché richiederebbe tecnologie attualmente non disponibili, ma almeno è basato su ipotesi scientificamente credibili, che gli conferiscono una certa verosimiglianza. Nel dubbio comunque ricordatevi sempre: mai incrociare i flussi.