Chi è Il Corinzio, lo spaventoso killer in The Sandman

Chi è Il Corinzio? Facciamo la conoscenza di uno dei personaggi più spaventosi in The Sandman, tra i protagonisti della serie TV.

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a cura di Rossana Barbagallo

Non ha occhi, ma vede ogni cosa. È un incubo proveniente dal Regno del Sogno, ma cammina tra gli uomini pressoché indisturbato. Possiede un certo ascendente verso gli altri, ma è in realtà un iniquo assassino che ama uccidere in maniera brutale le sue vittime. Stiamo parlando del Corinzio, personaggio disturbante e controverso che fa parte del Sandman Universe ed è stato creato dallo stesso Sogno, Eterno che personifica il mondo onirico e lo governa. E con l'arrivo imminente della serie TV The Sandman è chiaro ormai come Il Corinzio sarà parte integrante degli episodi che la comporranno, attraverso l'interpretazione di Robert Boyd Holbrook che appare, in maniera tanto inquietante quanto carismatica, nel trailer diffuso da Netflix. Ma chi è Il Corinzio? Qual è il suo passato e che ruolo gioca questa figura tanto minacciosa nell'universo di Sandman ideato da Neil Gaiman?

Il Corinzio: la sua storia

Il Sandman Universe è un luogo vasto e popolato da una moltitudine di personaggi, all'interno del quale è facile incontrare soggetti differenti, fantastici, talvolta scaturiti direttamente dall'immaginario dell'autore Neil Gaiman, altre volte invece ispirati da figure mitologiche, bibliche, folkloristiche o semplicemente appartenenti ad altri mondi fumettistici. Nel variegato universo che Gaiman ha creato esistono personaggi amichevoli e rassicuranti, così come entità spaventose o grottesche che suscitano inquietudine. D'altra parte si sa, il mondo dei sogni è composto tanto da sogni quanto da incubi e Gaiman riesce a catturare tale dualità nel mondo onirico che costruisce con ambientazioni bizzarre, personaggi multiformi, storie che mescolano realtà e sogno. E proprio alla seconda categoria degli incubi appartiene il personaggio chiamato Il Corinzio: una creatura plasmata direttamente dal sovrano che governa sul Regno del Sogno, Morfeo.

A questo punto ci sembra doveroso applicare uno "spoiler alert" per quanti desiderano leggere la serie a fumetti per la prima volta, tuttavia se siete abbastanza curiosi, accompagnateci pure nella storia del Corinzio. Per cominciare, la prima apparizione del personaggio in Sandman avviene nel ciclo narrativo intitolato Casa di Bambola. Dopo aver riconquistato gli oggetti che gli erano stati sottratti a seguito della lunga prigionia cui è stato sottoposto dal magus Roderick Burgess, Sogno può finalmente fare ritorno nel suo regno e iniziare l'opera di ricostruzione. La sua lunga assenza dal Regno del Sogno ha causato infatti il repentino deterioramento di tale realtà, costringendo numerosi abitanti a lasciare la propria casa nel mondo onirico. Mentre molti di essi tornano però a popolare il regno quando Sogno ne riprende in mano le redini, quattro "arcani maggiori" non rispondono all'appello.

Lucien, fidato bibliotecario di Morfeo, esegue infatti un censimento di tutta la popolazione nel reame e scopre che sono spariti del tutto gli incubi Brute e Glob, il sogno chiamato Fiddler's Green (Il Paradiso dei Marinai) e ancora un altro incubo che, indovinate un po', è Il Corinzio. Tra le pagine di Casa di Bambola Sogno viene a conoscenza di tale fuga e la sua preoccupazione sale nel momento in cui apprende della scomparsa del Corinzio, lasciando intendere che la natura del suo incubo sia infida e pericolosa, se lasciato libero di scorrazzare nel mondo della veglia. Cosa che, più avanti apprendiamo, Il Corinzio fa con estrema soddisfazione. Nel momento in cui fa la sua apparizione ne conosciamo anche l'aspetto: un uomo dai capelli bianchi, un perenne sorriso beffardo e occhiali scuri che indossa in ogni momento, anche durante la notte, riuscendo comunque a vedere ogni cosa.

Cosa nasconde Il Corinzio sotto questi occhiali? Le sue orbite ospitano file di piccoli denti che utilizza per divorare gli occhi delle sue vittime dopo averle uccise (di solito con un coltello): mangiandone gli occhi, sembra che Il Corinzio acquisisca così i loro ricordi e le loro conoscenze. E il suo operato non passa inosservato nel mondo degli uomini, dato che in Casa di Bambola vediamo la calorosa accoglienza riservatagli come guest star presso la Cereal Convention, alias un raduno di serial killer provenienti da ogni angolo del paese. Il Corinzio ama infatti uccidere per il puro piacere di farlo ed è talmente felice di poter dare sfogo alle sue letali pulsioni nel mondo della veglia, da agire contro il suo padrone e creatore affinché non sia costretto a tornare nel Regno del Sogno (o essere distrutto da Morfeo). Peccato che i suoi piani non vadano come avrebbe sperato e Sogno, infine, annienti il suo incubo ormai senza freni, il suo "capolavoro", che ha perduto il senso del suo scopo originale:

Un incubo concepito per creare le tenebre e la paura delle tenebre in ogni cuore umano. Uno specchio nero fatto per riflettere tutto ciò con cui l'umanità non potrà mai confrontarsi.

Ancora un po' di storia del Corinzio

Nel fumetto Sandman Overture, pubblicato successivamente alla serie principale, viene narrato un prequel ai fatti che hanno portato alla prigionia di Sogno nella dimora di Roderick Burgess. Tra le prime pagine, assistiamo a un incontro tra Sogno e Il Corinzio a Londra, nel 1915, nello studio londinese dell'Eterno. Qui Morfeo infatti convoca Il Corinzio per metterlo in guardia: vi sono delle regole da rispettare nell'ordine naturale dell'universo, limiti invalicabili, tra cui quello di non nuocere agli uomini nel loro mondo, quello della veglia. Sogno rimarca l'importanza della presenza delle sue creature entro e non oltre i confini del Regno del Sogno: esse non devono fare del male agli uomini, nè tantomeno ucciderli per il semplice gusto di farlo, come invece fa Il Corinzio.

In questa occasione Sogno è pronto a disfare Il Corinzio, senza nemmeno passare attraverso un processo, dal momento che l'incubo domanda che sia giudicato da una corte di suoi pari. La decisione però sembra ormai presa, benché Morfeo non riesca a portare a compimento "l'esecuzione". Viene infatti chiamato urgentemente ad occuparsi di altre faccende e, dopo una serie di peripezie, gli eventi conducono infine Sogno ad essere incatenato da un rituale magico che lo evoca nel mondo degli uomini e lì lo imprigiona per tanti anni: il rituale eseguito da Roderick Burgess e dalla sua setta. Una piccola curiosità, infine, a proposito del nome "Corinzio": in un'intervista Neil Gaiman ha dichiarato di aver attribuito tale nome al suo personaggio per le caratteristiche che lo contraddistinguono. Nel linguaggio anglofono dare del "corinzio" a qualcuno significa apostrofarlo come un individuo dissoluto, corrotto, depravato.

Il Corinzio nella serie live action

Nella serie TV creata per Netflix, Il Corinzio sembra avere un ruolo più attivo fin da subito. Non solo perché viene presentato quasi immediatamente nella serie The Sandman, ma anche perché scopriamo come per tutto il tempo egli trami di spodestare Morfeo per poter essere libero di vivere nel mondo della veglia senza intoppi. In questa versione, Il Corinzio è mostrato più come un serial killer che adora uccidere, più che come un incubo che sta sperimentando l'ebrezza degli istinti umani nel mondo dei mortali. Ma soprattutto, Il Corinzio gioca costantemente in attacco, fin dal momento in cui Sogno viene imprigionato e in particolar modo quando scopre quanto possa essere vantaggioso servirsi di un Vortice di Sogni.

Anche i suoi "occhi" sono una presenza più marcata rispetto al fumetto. Qui viene evidenziato con maggiore forza come la sua predilizione per gli occhi delle vittime sia una vera e propria firma negli omicidi che compie, tant'è che anche gli altri serial killer li riconoscono all'istante come "capolavori" realizzati dal Corinzio. Inoltre nella serie TV The Sandman, egli afferma di uccidere gli umani e di appropriarsi dei loro occhi semplicemente per il gusto di farlo, mentre nella serie a fumetti è chiarito il fatto che tale atto gli permetta di scrutare nei ricordi delle sue vittime. Resta invece un mistero, tanto nei fumetti quanto nella serie TV, il perché dell'assenza dei suoi occhi, sostituiti da due piccole, spaventose bocche: l'ipotesi è che, semplicemente, Morfeo abbia plasmato l'incubo di nome Corinzio nella maniera più agghiacciante possibile. Un fatto tuttavia resta pressoché certo, ovvero il possibile ritorno del Corinzio nelle eventuali prossime stagioni di The Sandman: Sogno, infatti, ha distrutto Il Corinzio sulle ultime battute della serie, ma non tutti forse sanno che, nella serie a fumetti, il sovrano dei sogni plasma una nuova versione del suo incubo.

La parola a Robert Boyd Holbrook

Negli ultimi giorni, l'attore che interpreta Il Corinzio nella serie TV The Sandman, ha parlato del suo personaggio in un'intervista a Den of Geek, descrivendolo così:

Penso che sia un malizioso furfante, che ama risucchiare tutto ciò che può dalla vita che possa stimolarlo. Era letteralmente un prigioniero che ora è libero nella società, senza controllo, perché non ci sono conseguenze per lui. Quindi è stata davvero un'esperienza avvolgente, come attore, come persona, come essere umano. È come una danza. Ed è stata un'esperienza fantastica.

Non deve essere stato facile, inoltre, portare in scena un personaggio privo di occhi, senza poter esprimere la propria mimica per mezzo degli sguardi. A questo proposito Robert Boyd Holbrook ha dichiarato:

Ero un po' preoccupato per gli occhiali che indossa. La recitazione è negli occhi. Ma ho avuto molte conversazioni pratiche e pragmatiche sugli entry points del personaggio: chi o cosa è quest'uomo e, leggendo i fumetti, ho scoperto che forse lì era più appariscente di quel che sembrava8. Ciò che è stato catturato è il modo in cui riesce così bene a convincerti ad accoglierlo nella tua casa, prima che tu ti renda conto di aver commesso l'errore di invitare un serial killer. All'inizio ho pensato che il trucco sarebbe stato quello di concentrare la recitazione più sulla bocca o qualcosa del genere. Mi sono subito reso conto però che l'attenzione sarebbe dovuta essere concentrata su ciò che trasuda dal personaggio. Ho agito quindi senza preoccuparmi degli occhi. Essenzialmente, ho solo recitato in base a ciò che avevo di fronte e sono stato me stesso, perché è l'unica persona che posso essere nel contesto dello show.