Il Volta in un'intervista a Marco Tramonte

Il Volta è un evento fotografico esclusivo a tema cosplay che si svolge ogni anno in Italia con partecipanti provenienti da tutta Europa.

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a cura di Milena Vigo

Si è conclusa da poche settimane la terza edizione del Volta, un evento fotografico esclusivo italiano a tema cosplay. Per sapere di più su questo particolare evento che coinvolge, ogni anno, due comuni del mantovano ed uno nel veronese, che mettono a disposizione una cinquantina di locations esclusive per scattare shooting ad-hock ed un totale di 350 partecipanti tra fotografi e cosplayers, abbiamo voluto intervistare il fotografo professionista da cui tutto è nato, ovvero l'organizzatore del Volta: Marco Tramonte.

Il Volta in un'intervista a Marco Tramonte

Ciao Marco, come è nata la tua passione per la fotografia e come vivi ad oggi il tuo percorso da fotografo?

Ciao a voi di Cultura Pop! Non è esattamente una passione per la fotografia, direi più che nella fotografia ho trovato un mezzo per interagire con un mondo che mi piace moltissimo! Mi spiego meglio! Sono stato, o perlomeno così mi considero, tanto fortunato da vivere in quello che io penso sia stato uno dei periodi storici più belli. Ho vissuto il periodo in cui ci si divertiva a ballare la musica disco, l’avvento della cultura del fumetto e della fantascienza sia americana che giapponese. Ho vissuto l’arrivo degli anime in Italia e sono stato talmente coinvolto da tutto questo, che tutt’ora le mie letture preferite sono manga e le serie son quasi esclusivamente anime. Appassionato anche di giochi, ed organizzatore del primo torneo di Magic The Gathering di Verona, sono sempre stato entusiasmato dalle fiere e dagli eventi legati al fumetto e all’animazione, difatti, sono un assiduo frequentatore di Lucca Comics dagli anni 90.Libri! Ho migliaia di libri di fantascienza e fantasy! Ho potuto godere dell’avvento della tecnologia e la scoperta di tutto un mondo nuovo. Per me tuffarmi nel mondo di un MMORPG come World of Warcraft è stata un’esperienza talmente coinvolgente e affascinante da risultare quasi più reale della realtà stessa.

Ad un certo punto, in tutto questo, ho visto un amico fare delle foto a dei cosplayers. Cosplayers che ho sempre osservato e ammirato. Cosplayers che davano vita ai personaggi che fino a quel momento erano “reali” solo nella mia fantasia. Cosplayers che io amavo incondizionatamente, come tutt’ora, con occhi che non sono mai diventati adulti ma sempre rimasti quelli di un bambino. Appartengo ad una generazione venuta su a pane e robottoni, noi non si desiderava diventare ricchi. Noi si desiderava diventare EROI! E per me negli anni nulla è cambiato. Guardo ancora oggi le mie passioni con gli occhi del ragazzo che tanti anni fa vide trasmettere per la prima volta l’anime di Atlas Ufo Robot! Vedere la possibilità di creare delle foto con queste persone che tanto ammiravo e che tanto mi piacevano, ma soprattutto la possibilità di immortalare chi impersonava i miei eroi ha scatenato in me un amore istantaneo.

Non mi dilettavo di fotografia prima di iniziare a fotografare i cosplayers, sono stati i miei primi soggetti. Scoprii ben presto che non era cosi semplice come sembrava, dopo un primo tentativo in cui mi affidavo agli aiuti e ai consigli degli amici iniziai a frequentare dei corsi di fotografia e a studiare tutto quello che trovavo online. Sono ipercritico sul mio lavoro e lo sono anche nei miei hobby, non sono mai pienamente soddisfatto, per questo tutt’ora continuo a cercare nuove soluzioni e a studiare nuove tecniche. La fotografia, dal mio punto di vista, non è unicamente tecnica ma è soprattutto cuore Non è facile, devo ammetterlo. Riuscire ad immortalare in una fotografia una sensazione, un un sentimento (perché è questo quello che cerco di fare ogni volta che scatto), penso sia quasi impossibile. Ma ci si prova lo stesso.

La tecnica è importante, è basilare, quella ci deve essere a prescindere da tutto. Su questo non c’è alcun dubbio! Ma una volta che si padroneggia la tecnica, si deve trovare il modo di catturare anche i sentimenti che ci spingono a fotografare. Fotograficamente non mi sono mai considerato nulla di che, io cerco di fare del mio meglio e ogni volta che devo scattare un cosplayer sono sempre nel panico del dubbio di esser all’altezza, di esser in grado di dare il meglio per rispetto della persona che ho davanti che mi dedica il suo tempo e la sua passione. Ho le mie preferenze, amo i colori caldi, le situazioni non troppo luminose, ma immagino sia soprattutto una questione di gusti personali. Ma continuo a cambiare, continuo a sperimentare, continuo a cercare nuovi modi per immortalare i miei soggetti preferiti. Per me è molto importante continuare ad evolvermi e cercare cose nuove. Non mi fermo mai! La mia continua ricerca mi ha portato anche alla creazione di un evento fotografico che ha avuto la fortuna di incontrare i favori di molti cosplayers e fotografi; il Volta.

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Che cosa è per te il Volta?

Ecco appunto. Il Volta! Il Volta è il mio modo di vedere quello che dovrebbe essere un momento dedicato alla fotografia cosplay. Io voglio fotografare, voglio divertirmi, voglio socializzare, voglio essere in un ambiente tranquillo, voglio che le persone con cui scatto si divertano con me. Purtroppo devo mantenere i numeri limitati per poter fare in modo che tutti si divertano e godano dell’evento.

Come è nata l'idea di creare questo evento e con che motivazioni?

Molto semplicemente mi sono stancato di scattare durante gli eventi fieristici, di avere intorno questo caos onnipresente, di non poter fare quattro chiacchiere in tranquillità con le persone con cui scatto, di non poter aver la libertà di muovermi come voglio. Poi anche gli amici lamentavano lo stesso disagio. Io tendo a modificare il mondo che non mi piace, ho sempre fatto cosi! Non resto fermo ad aspettare che qualcuno faccia qualcosa che desidero, mi alzo e lo faccio io! Ed eccolo lì! L’ho fatto! E pare sia piaciuto il mio modo di intendere un evento fotografico.

Qual è l'obbiettivo che volevate o che vorreste raggiungere con il Volta?

Obbiettivo... nulla di cosi smisurato da poter esser definito un obbiettivo Volevo solamente far in modo che i miei amici si divertissero come accadeva tempo prima negli eventi fieristici, nulla di più! Spero di esserci riuscito.

Come funziona il meccanismo di candidatura e di selezione dei partecipanti? Hai qualche consiglio da dare per chi vorrebbe provare a mandare la propria candidatura per la prima volta o per chi vorrebbe riprovare a candidarsi?

Molto semplicemente basta mandare una decina di foto, per cercare di mostrare al meglio quello che si vuole mostrare. Per la cronaca, non ho mai detto che si deve proporre quello che si intende fare, mi pare un pochino impossibile. In realtà basta semplicemente mandare un pò di foto in cosplay che vi descrivano al meglio. Le modalità di selezione invece preferisco non renderle pubbliche perché in base alla mia esperienza credo sia molto probabile che la divulgazione crei delle discussioni inutili e sterili. Basti dire che sono un fautore della meritocrazia Un consiglio! Ne ho uno molto semplice, presentatevi al meglio.

Sta a voi scegliere le foto che vi rendono giustizia. Le persone che mi aiutano con questo aspetto dell’evento non possono andare a guardare i profili social di qualche migliaio di iscritti, e non glielo posso nemmeno chiedere. Valutano in base a come gli iscritti si son presentati, nulla di più semplice.

Cosa offre questo evento ai partecipanti e ai comuni nei quali si svolge?

Ai partecipanti spero di offrire molto divertimento e un ottimo risultato Ai comuni offriamo la nostra gratitudine, la nostra allegria, e anche i nostri contenuti social.

Quali sono le difficoltà e le gioie di organizzare un evento di questo tipo?

Difficoltà… molte! Moltissime sono le cose da organizzare e molti i problemi che insorgono di continuo. Primo tra tutti le defezioni, essendo un evento a numero chiuso su selezione ogni defezione crea dei problemi, se un fotografo si ritira restano molti cosplayers a girarsi i pollici nel tempo che avrebbe occupato lui, e viceversa. Gli imprevisti accadono, non me la prendo, li accetto e vado avanti. Purtroppo alcune defezioni sono ampiamente ingiustificate e mettono in difficoltà ancora maggiore me e i partecipanti. Non posso certamente prevederle e risolvere prima ma posso sicuramente tenerne conto un futuro.

I volontari, trovare persone che sono disposte a presidiare le locations non è facile. Devo giustamente fornire loro supporto e beni di prima necessità. Quei poveri ragazzi che son stati definiti da alcuni “angeli con la maglietta bianca” si son dati da fare in modo totalmente disinteressato per tre giorni a dar supporto ai partecipanti, ed è mia priorità dare loro tutto il sostegno possibile.

Gli accordi con i comuni ed i privati. Ora il meccanismo è rodato e conoscono quello che faccio e come lo faccio, ma per migliorare il Volta devo continuare ad allargare i miei contatti e trovare locations e situazioni nuove. Non è facile approcciare persone che non comprendono quello che facciamo. Persino quelli che ci conoscono ancora faticano a realizzare appieno le nostre necessità e come potrebbero aver vantaggio nel darci ospitalità perché ovviamente si deve trovare il modo di dare un motivo di interesse anche ai nostri ospiti. Migliaia di decisioni da prendere per cercare di organizzare al meglio ogni aspetto dell’evento. Troppe per spiegarle tutte.

Hai in serbo qualche novità che ci vorresti anticipare per quanto riguarda le prossime edizioni o nuovi progetti legati a questo evento?

Novità ce ne saranno, soprattutto a livello di locations! Continuerò a trovare locations nuove e sempre più eterogenee. Nella prossima edizione inoltre dovrebbero tornare ad essere dei nostri alcuni vecchi amici. Per me il Volta è una continua ricerca della novità. Non è facile e non sempre si trovano, lo ammetto. Nuovi progetti. Nuovi progetti ci sono, ma al momento non sono in grado di dare dei dettagli, è ancora tutto in sospeso

Ringraziando Marco Tramonte per averci concesso questa intervista, approfittiamo per ricordarvi di dare un'occhiata al sito ufficiale dell'evento e alla pagina facebook nell'attesa dell'apertura delle candidature per fotografi e cosplayers del prossimo anno.