Lo Sconosciuto - Le Nuove Avventure, recensione: il capolavoro di Magnus ritorna più attuale che mai

Sergio Bonelli Editore fa rivive l'opera più personale di Magnus con Lo Sconosciuto - Le Nuove Avventure di Daniele Brolli e Davide Fabbri.

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a cura di Domenico Bottalico

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Con Lo Sconosciuto - Le Nuove Avventure rivive grazie a Sergio Bonelli Editore l'opera più matura e personale di Magnus. Lo Sconosciuto infatti è un'opera nata da un lato dalla ricerca dell'autore bolognese di una voce più personale, perché il il successo di Kriminal prima e soprattutto di Alan Ford poi era sempre maturato all'ombra di Max Bunker, e dall'altro per cercare di dare voce a quel fermento socio-politico che l'ambiente bolognese del fumetto aveva interiorizzato già a partire dai primissimi anni 70 e che lo stesso Magnus rilegge in maniera cinica e disillusa, a metà dello stesso decennio, intercettando quelle stesse contraddizioni "locali" per portarle su un palcoscenico globale anticipando così la debolezza intrinseca del modello mondiale basato sulla contrapposizione dei blocchi.

Lo Sconosciuto - Le Nuove Avventure: un ritorno attualissimo

Chi è Lo Sconosciuto?

Lo Sconosciuto si snoda in due grossi filoni narrativi datati 1975/1976 e 1982/1983: intorno al settembre del 1975 Magnus scioglie il sodalizio che lo lega a Max Bunker. Si dice che la popolarità e il successo commerciale di Alan Ford lo avessero inviso a molti suoi colleghi. Magnus quindi compie un percorso a ritroso e, abbandonando la "satira" comico-grottesca di quella serie, prova un approccio minimale simile a quello dei "neri" dando alla luce il misterioso protagonista Unknow.

Unknow vive braccato dal suo passato che affiora in fugaci sequenze in analessi e mezze verità: si tratta di un ex-legionario, un mercenario ma soprattutto è il narratore della complessa, tesa e contraddittoria situazione socio-politica globale della metà degli anni 70. Nel primo filone narrativo si spazi dal Nord Africa a Roma attraverso i fantasmi della Seconda Guerra Mondiale fino all'esotica Haiti fino alla seminale Vacanze a Zahlè. La storia in questione, ambientata a Beirut, getta Unknow nel mezzo del conflitto israeliano-palestinese: decidendo di di consegnare gratuitamente importanti informazioni ai palestinesi, dopo aver assistito inerme ad un raid aereo israeliano, il protagonista farà l’errore di caricare un giovane palestinese in auto, il quale, non appena giunto fra gli “occidentali”, si farà esplodere. Unkwon sembra spacciato, nel tentativo di fermare il kamikaze infatti rimedia due ferite da arma da fuoco all’addome. Magnus chiude così il primo ciclo di storie nel 1976.

L'autore bolognese apre il secondo ciclo di storie nel 1982 con un breve intermezzo intitolato La Fata dell’Improvviso Risveglio in cui Unknow viene sottoposto ad un complesso intervento chirurgico, gli verrà asportato un rene, riuscendo a salvarsi. Unknwon viene reclutato da una agenzia paragovernativa americana nota come SCUDO. Dopo una prima missione in Egitto, Unknow è protagonista dell'altra sua grande storia: L’uomo che uccise Ernesto “Che” Guevara. In Bolivia, Unknow fa da garante per una operazione che dovrebbe portare un grosso carico di eroina dal Sud America agli Stati Uniti ma in realtà appare pochissimo. Tutto è incentrato sulle allucinazioni da astinenza di uno dei locali che rivive la guerriglia contro il Che.

Non è un caso che questa storia sia l'apice de Lo Sconosciuto di Magnus. Il tono è cupo e l'epilogo è, nuovamente, quasi fatale per Unknow. Le ideologie vengono frantumate, tutto viene mercificato, agli ideali della rivoluzione, ancora incensati nei circoli dell’Italia di quegli anni e non solo, viene contrapposta la realtà della guerriglia e l'ingerenza degli stati esteri soprattutto con l’avanzare dei grandi traffici di stupefacenti, l'eroina si sarebbe poi diffusa a macchia d’olio anche in Italia nella metà degli anni 80.

Nel 1983 lasciamo quindi Unknow con un sorriso a 32 denti, frutto di una protesi ancora da saldare, passeggiare euforico in una New York innevata dopo aver ricevuto un cospicuo bonus da 250.000 dollari dalla SCUDO.

Lo Sconosciuto - Le Nuove Avventure Volume 1: Le Luci dell’Ovest

In Lo Sconosciuto - Le Nuove Avventure Volume 1: Le Luci dell’Ovest ci ritroviamo nella Berlino del 1987 divisa dal Muro. Unknow è un agente per l’Est. Come è arrivato da New York a Berlino e perché ha scelto di lavorare di fatto per l'Unione Sovietica? Ma soprattutto che ne è stato dei 250.000 dollari con cui avrebbe voluto ritirarsi? Alcune domande iniziano a trovare risposta in una serie di sequenze in analessi in cui assistiamo alla fine della SCUDO le quali si intrecciano con gli avvenimenti della Berlino del presente dove la cortina di ferro sta iniziando a mostrare i primi evidenti segni di cedimento e gli equilibri di potere vengono messi in discussione. Al centro di questa lotta che si fa sempre più feroce, Unknow si ritrova, come già accaduto in passato, esattamente al centro del proverbiale mirino nonché da mero agente esecutorio suo malgrado a capro espiatorio. Perché il suo passato alla SCUDO ha attirato l'attenzione di alcuni dei suoi superiori e non solo? Possibile che tutto sia riconducibile alla paventata caduta del Muro o ci sono interessi personali di mezzo?

Daniele Brolli utilizza il finale aperto lasciato in eredità da Magnus per raccontare una storia che affonda le sue radici inequivocabilmente nel genere spy thriller rielaborandone tutti i principali topoi sullo sfondo della Guerra Fredda e della Berlino ancora divisa dal Muro. Per farlo lo scrittore romagnolo usa come volano l'ennesimo cambio di scenario delle vicende di Unknow (l'unica vera costante della sua storia editoriale) su cui imbastisce una narrazione serratissima e ricca di rimandi alle già citate sequenze in analessi che si intrecciano fittissime a quelle ambientate nel presente.

Si tratta di un racconto decisamente plot driven la cui forza è tanto nel plot decisamente ermetico, nel senso che fornisce più quesiti che risposte, quanto nella capace di rendere il protagonista un inedito e inusuale punto di vista su vicende socio-politiche che rimesse in prospettiva offrono uno spaccato impietoso sul mondo contemporaneo. Basti pensare a come venga rovesciata la prospettiva sulla fine della Seconda Guerra Mondiale in cui ex-nazisti passano nelle fila dell'URSS. Nulla si salva nel racconto impietoso di Unknow di una umanità gretta e meschina neanche Berlino che non è quella romantica cantata da David Bowie né la culla della libertà così come "propagandata" dalle immagini televisive che si sarebbero viste di lì a pochi mesi dopo rispetto a quando sono ambientate le vicende. Una città divisa fra degrado ed eccessi, l'Ovest, e contraddizioni e rigidità, l'Est. Un mix pronto ad esplodere ed implodere contemporaneamente.

Lo Sconosciuto - Le Nuove Avventure Volume 2: I Segreti e le Colpe

Lo Sconosciuto - Le Nuove Avventure Volume 2: I Segreti e le Colpe prosegue in maniera diretta le vicende del primo volume. Unknow ha subito l'attacco a tradimento di Hermann Schneider, braccio destro del suo superiore Josef Bielisch, ma non ricorda nulla dell'accaduto. Per quale motivo Schneider volesse farlo fuori non è dato sapere. Parallelamente torniamo nel 1986 dove scopriamo che, dopo lo smantellamento della SCUDO, il governo americano è in cerca dei due fondatori della società Sparks e Hogarth. Il primo muore suicida mentre del secondo si perdono le tracce. Il perché però Unknow, un semplice agente, venga braccato è alquanto insolito.

Rocambolescamente Unknow riesce a lasciare gli Stati Uniti e arrivando a Cuba. Lì conosce la bella Raquel con la quale intrattiene una relazione sposando gli ideali della rivoluzione ma solo per un breve periodo. Ben presto infatti capisce che dietro vi sono interessi economici e ingerenze di potenze straniere che potrebbero incastrarlo. Decide quindi di lasciare Cuba venendo spedito a Mosca dove viene torchiato, ancora una volta per il suo passato alla SCUDO, e viene poi arruolato come agente da impiegare a Berlino Est.

Nel presente situazione precipita. Il mercato azionario improvvisamente crolla e gli equilibri fra le parti opposte di Berlino si inaspriscono. La morsa del KGB inizia a farsi più stretta e Bielisch utilizza l'ultima carta a sua disposizione: il rapimento da parte di Unknow dello stesso Hogarth esule a Berlino Ovest. L'incarico scatena una guerra a tutto campo in cui Schneider rivela la sua vera natura e Bielisch cade e con lui i suoi alleati sia all'Est che apparentemente all'Ovest. Unknow si districa con un paio di azzeccati doppiogioco e decide di lasciare l'Est prima il KGB lo acciuffi ma proprio in uno dei tunnel segreti che collegano le due parti della città, troverà ad attenderlo un altro agente che finalmente chiarificherà il vero motivo per cui è finito nel mezzo di questa guerra di spie e il suo segreto (anche a lui stesso) legame con la SCUDO. Il tutto si riconduce ancora una volta agli eventi di Vacanze a Zahlè.

Con il secondo volume, per quanto possibile, Daniele Brolli dà un'ultima strizzata al plot prima dell'inevitabile e frenetica conclusione, conclusione che è bene sottolineare pare, come nella migliore tradizione del personaggio, definitiva ma potrebbe non esserlo.

Nel momento stesso in cui l'autore termina di mettere sulla scacchiera tutte le pedine inizia anche a rivelarne connessioni e debolezze, decostruendole. Mentre il concetto di contrapposizione ideologica fra i due blocchi si sfalda come spesso accade sotto interessi personali ed economici e la menzogna su cui è basata deflagra in tutta la sua potenza. Unknow però non è sorpreso di scoprire i legami fra i suoi superiori ma di contro gioca una rischiosa partita che, al netto del finale, lo vede tutto sommato vincitore e pronto a godersi quel cattivo mondo che amava di un amore disperato. Non è sorpreso perché aveva già vissuto una situazione simile, il lungo filone narrativo in analessi ambientato a Cuba non è solo propedeutico per le rivelazioni finali ma per mostrare quanto le ingerenze delle grandi potenze, non più solo USA e URSS, fossero globali e influenzassero le vicende e le vite di tutte anche se impercettibilmente. 

C'è chiaramente più azione in questo secondo volume e la risoluzione è davvero inaspettata ma appagante. Se il primo volume risentiva più dei classici dello spionaggio (ritmo più blando, costruzione meticolosa di personaggi e situazioni) questo secondo volume pesca maggiormente dai classici più moderni in questo senso. Il ritmo è sin da subito più alto inoltre il protagonista è maggiormente attivo nelle vicende, soprattutto nella seconda parte del volume, aspetto non affatto scontato per l'impostazione stessa della serie.

Con questi due volumi de Lo Sconosciuto - Le Nuove Avventure, Daniele Brolli e Davide Fabbri riportano il capolavoro di Magnus nuovamente al centro dell'attenzione dei lettori. Si tratta di una lettura estremamente densa, lontana per certi versi dalle produzioni mordi-e-fuggi moderne, ed estremamente fedele allo spirito e impostazione originale. Non una lettura facile quindi, soprattutto per qualche nuovo lettore visti i pesanti rimandi alle storie precedenti, ma il taglio realistico, l’ambientazione storicamente accurata e il tono classicamente da spy-story fanno di questo volumi una lettura sicuramente appagante.

I disegni di Davide Fabbri

Ad illustrare questi primi due volumi de Lo Sconosciuto - Le Nuove Avventure troviamo il veterano Davide Fabbri. Veterano perché è stato uno dei primi disegnatori italiani a lavorare con continuità negli Stati Uniti (Dark Horse soprattutto) mentre negli ultimi anni è stato molto attivo e prolifico in Francia soprattutto su fumetti bellici. Al primo impatto, Fabbri gioca sul sicuro non stravolgendo l'impostazione grafica rispetto all'originale e adattando il suo stile, già di per sé vagamente accostabile, a quello di Magnus.

Ritroviamo quindi, per quanto riguarda le figure, un realismo che accentua espressività e prossemica dei personaggi. Le anatomie sono morbide, la linea è curva e quanto più possibile continua senza tratteggio né mezze tinte. È tuttavia rintracciabile una certa muscolarità di fondo, un rigore che filtra dall'ambientazione berlinese soprattutto, che trova riscontro nelle numerose scene d'azione sempre imbastite con taglio realistico e senza mai cedere ad un spettacolarità fine a se stessa. Interessante l'uso dei retini: il disegnatore infatti caratterizza le sequenze in analessi con un uso abbondante di questa tecnica.

Di Magnus, Fabbri recupera anche un altro aspetto spesso sottovalutato del disegnatore bolognese: l'attenzione per i particolari e per il dettagli. In Fabbri questo viene rimaneggiato con una ricostruzione certosina sia per quanto riguarda le architetture che le atmosfere della Berlino di fine anni 80, citata poco sopra, o ancora nella perizia nella rappresentazione di veicoli o armi.

Dove Fabbri si distacca invece da Magnus è nella costruzione della tavola e nella ripartizione degli spazi. Magnus aveva impostato prima una efficace rilettura del formato tascabile e poi quello più libero della rivista, Fabbri invece punta tutto sua una impostazione più francese non tanto nella quantità di riquadri presenti quanto nella loro disposizione. Il gioco fra verticalità e orizzontalità, quindi fra dettaglio e panoramica, trova nella tecnica dell'inserto la sua cifra. Da segnalare anche l'uso abbondante di riquadri aperti, a piè pagina, per dare consequenzialità ad un racconto tutto giocato sulle già citate sequenze in analessi. Lo storytelling rimane assolutamente impeccabile non solo perché riesce a districarsi fra racconto nel presente, quelli nel passato o fra Berlino Est e Ovest ma anche perché Fabbri riesce a rendere riconoscibili tutti i moltissimi personaggi.

I volumi

Sergio Bonelli Editore confeziona per Lo Sconosciuto - Le Nuove Avventure due volumi cartonati di grande formato, 22x29.7 cm, rigorosamente in bianco e nero. La cura carto-tecnica è davvero ottima: la carta scelta è porosa con una eccellente grammatura, la rilegatura a filo perfetta e la rifilatura delle pagine permettono una lettura agevole senza stressare la costina. Si tratta di una piacevole inversione di tendenza non solo rispetto alla tradizione bonelliana ma anche alle modalità con cui Lo Sconosciuto venne proposto, per lo più in formato tascabile ovvero una soluzione improponibile oggi.

I volumi si contraddistinguono però anche per il ricchissimo apparato redazionale firmato a quattro mani da Daniele Brolli e Gianmaria Contro. Il primo si occupa di fare il punto sulla nascita e sulle passate avventure di Unknow. Il secondo invece ricontestualizza il tutto con una precisa mappa concettuale fatta di riferimenti storici e socio-politici che permettono una comprensione più profonda degli intrecci e delle ricostruzioni così finemente cesellati dai due autori.

Piccola nota a margine: sarebbe interessante una ristampa integrale, nello stesso formato di questi volumi magari e con un rimontaggio delle tavole ragionato, delle storie di Magnus de Lo Sconosciuto da parte di Sergio Bonelli Editore.