LOL - Chi ride è fuori: la nostra intervista ai concorrenti

Il nuovo comedy show di Amazon Prime è pronto a debuttare. Abbiamo intervistato i protagonisti di LOL - Chi ride è fuori.

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a cura di Simone Soranna

Dal primo aprile, su Amazon Prime Video, debutta il nuovo comedy show LOL – Chi ride è fuori. Si tratta di una gara all'ultima risata. Le regole sono tanto semplici quanto spietate: dieci comici si sfideranno a suon di battute. Costretti a convivere in un salone per sei ore, i concorrenti dovranno eliminare gli avversari facendoli ridere. Come recita la tag line del programma, infatti, la sfida è proprio quella di non cedere alla risata e restare seri e impassibili. Chi sbaglia sarà eliminato. Chi resisterà fino alla fine, si aggiudicherà il montepremi finale di 100 mila euro (che verrà devoluto in beneficienza).

Oltre a essere una prova oggettivamente ardua (provate voi a non ridere per sei ore con dieci comici che da sempre allietano le vostre giornate), la sfida è anche cinica e autolesionista dato che il mestiere di questi professionisti è proprio quello di stimolare una risata nel pubblico. I dieci concorrenti chiamati a prendere parte alla gara sono Elio, Caterina Guzzanti, Lillo, Angelo Pintus, Frank Matano, Katia Follesa, Ciro e Fru dei The Jackal, Michela Giraud e Luca Ravenna. I giudici invece, severi e attentissimi a scovare ogni minimo sorriso, sono Fedez e Mara Maionchi.

Abbiamo incontrato parte del cast durante la presentazione stampa del format. Fedez era in collegamento dall’ospedale dove si era recato per accogliere Vittoria, la secondogenita nata proprio qualche ora prima rispetto all’appuntamento. Proprio a lui abbiamo rivolto la prima domanda.

Immaginiamo sarai provato dalla nottata e non vogliamo rubarti troppo tempo dato che sei appena diventato nuovamente papà. Ci puoi solamente raccontare cosa ti ha convinto maggiormente del progetto LOL – Chi ride è fuori?

Fedez: Sì, in effetti ho solo venti minuti di sonno in corpo, ma ci tenevo molto a partecipare anche solo per un saluto. Questo perché credo vivamente che LOL – Chi ride è fuori sia un programma notevole, un format nuovo. Non intendo solamente qualcosa che ancora non era stato sperimentato, ma proprio un diverso contenuto televisivo che a parer mio è un vera e propria boccata d’aria fresca all’interno di un palinsesto ormai un po’ troppo impolverato. Inoltre ci tenevo a essere presente anche in rispetto delle numerose e validissime persone che hanno lavorato a questo show. È stato un bel progetto.

A qualcuno di voi, nella vita è mai capitato un momento simile a quello previsto dal regolamento di LOL – Chi ride è fuori? Ovvero una situazione in cui ti scappava tantissimo da ridere, ma non potevi permetterti di farlo?

Lillo: Mi è successo un milione di volte, soprattutto da ragazzo, quando frequentavo le scuole superiori. Avevo un professore di italiano che parlava con una zeppola importante. Ricordava molto il gatto Silvestro. Io non resistevo. Era una tragedia totale perché venivo continuamente cacciato fuori dall’aula, prendevo voti pessimi e dalla scuola chiamavano i miei genitori per rimproverarmi. Però non c’era niente da fare. Ogni volta, anche dopo questi rimproveri, che l’insegnante prendeva parola, io scoppiavo a ridere.

Mara Maionchi: Anche a me è successo spesso. In quei casi ho sempre cercato di non ridere per educazione. In quei momenti ho cercato di pensare alle cose più tristi del mondo, a delle tragedie di modo da distogliere la mia attenzione e non cedere alla tentazione della risata.

Cosa significa non ridere per un comico? È solo una prova, una sfida, oppure ha un senso comico intrinseco?

Elio: Posto il fatto che io non penso di essere un comico, ma di essere uno storico [ride, ndr] - infatti racconto semplicemente quello che accade intorno a me - credo che dipenda molto dallo stile, dalla cifra. Io ad esempio sono uno che non ride molto. Poi chiaramente ci sono anche dei comici, e non faccio nomi, che basano tutto sulla verve della loro risata.

Frank Matano: Secondo me dipende un po’ da qual è il tuo obiettivo. Ci sono dei contesti in cui devi essere completamente te stesso e quindi lasciarti andare in una bella e genuina risata, altri in cui invece potrebbe essere un vantaggio restare seri. Il tutto però sempre finalizzato alla riuscita del tuo numero comico. Ad esempio, se racconti una cosa molto dolorosa e lo fai con tono molto serio cercando di far ridere, credo che sia meglio. Non c’è una regola, bisogna adeguarsi alla situazione.

Parliamo di cinema. Avete una battuta comica, tratta da un film, a cui siete particolarmente legati perché vi ha sempre fatto molto ridere?

Angelo Pintus: Assolutamente sì. E pensa che non solo mi fa sempre molto ridere, ma ormai è entrata a far parte del mio linguaggio comune tanto che la uso molto spesso, tutti i giorni, fino a portare allo sfinimento le persone che mi stanno vicino. La battuta è tratta da Chiedimi se sono felice, il film con Aldo, Giovanni e Giacomo, e nello specifico è quando Giovanni si dispera per aver dimenticato le 500 lire nel carrello della spesa. Mi piace da matti, mi ricorda un momento felice della mia vita.

Elio: La mia battuta preferita invece, parlando di film intendo, la associo a Totò. Dopo che Peppino ha detto "bitte bitte" a due esploratrici austriache che vogliono entrare in tenda, Totò risponde a lui chiedendo: "vuoi un bitter?". Questa è la mia battuta preferita di sempre.

https://www.youtube.com/watch?v=zhka_xwzw74

Tornando invece alla gara di LOL – Chi ride è fuori, per eliminare gli altri concorrenti avete preferito usare i vostri cavalli di battaglia comici, quelli più consolidati del vostro repertorio, oppure avete dovuto improvvisare a seconda della situazione?

Katia Follesa: Personalmente credo che le cose rodate sono quelle che abbiano fatto meno ridere di tutte. Le situazioni più divertenti sono state quelle improvvisate, quando tutti insieme abbiamo cercato di fare degli sketch corali.

Frank Matano: Sono d’accordo. Il meccanismo di dover far ridere persone che sono lì per farti ridere è stranissimo. Se ci aggiungiamo il fatto che per un comico è frustrante esibirsi e non ricevere indietro nemmeno un sorriso, il tutto diventa davvero assurdo. A quel punto, se provi a fare qualcosa di rodato, gli altri, che sono del mestiere e dei veri segugi, annusano il piano e si preparano. Se invece sei spontaneo allora ecco che li prendi alla sprovvista.

Ciro, in questo esperimento si vede la comicità in varie forme: travestimenti, imitazioni, freddure, barzellette, musica… Tu come hai deciso di inserirti all’interno di LOL – Chi ride è fuori?

Ciro: Io ho sempre amato la comicità slapstick, ovvero quella giocata sulla gag corporale un po’ come facevano i primi comici del cinema muto come Charlie Chaplin o Buster Keaton. Infatti all’interno dello show vedrete che mi sono sparato tutte le mie cartucce subito in quest’ottica. Poi ho cercato di assorbire più intuizioni possibili dalla mia esperienza, quindi mi sono addentrato anche in altri settori, però la formula della slapstick comedy è sicuramente il mio punto di partenza.  

C’è una battuta di uno dei vostri avversari che vi è piaciuta a tal punto di esservela rivenduta successivamente, anche solo in privato?

Caterina Guzzanti: Spero di non fare nessuno spoiler, resterò molto generica, ma ricordatevi delle mie parole quando avrete visto lo show. LOL – Chi ride è fuori ha lanciato un tormentone clamoroso che ci ricorderemo molto a lungo, ovvero: "So’ Lillo!". Vi avverto, questo motto vi resterà nel cuore e in testa. Saremo tutti Lillo d’ora in poi [ride, ndr]

Luca Ravenna: Assolutamente, ha ragione Caterina. Pensate che nella versione tedesca di LOL – Chi ride è fuori tutti i concorrenti diranno "Ich bin Lillo!".

Conoscevate già i punti deboli dei vostri avversari? E chi tra tutti vi ha maggiormente messo in difficoltà all’interno della competizione di LOL – Chi ride è fuori?

Katia Follesa: Non conoscevo i punti deboli di nessuno, tranne forse quelli di Pintus perché siamo amici e ci conosciamo da tempo. Chi mi ha messo maggiormente in difficoltà è senza dubbio il già citato Lillo. Non riuscivo proprio a stargli accanto. Ogni volta che lo guardavo mi veniva da ridere. Anche con Elio non è stato facile.

Ciro: Elio già dal momento in cui è entrato nello studio ha fatto intendere che era il personaggio che ci avrebbe messo maggiormente in difficoltà.

Le prime quattro puntate di LOL – Chi ride è fuori saranno disponibili dal primo aprile mentre le ultime due verranno pubblicate l’8 marzo. Sempre su Amazon Prime Video.

Potete recuperare il comedy show su Amazon Prime Video.