Che cosa sono i manga e gli anime majokko?

Riscopriamo la storia e le caratteristiche dei majokko, anime e manga dello spettro degli shoujo in cui domina la magia.

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a cura di Livia Soreca

Amore, magia, sogni e metamorfosi: questi sono gli ingredienti perfetti per i cosiddetti majokko. Il mondo degli anime e dei manga è talmente variegato da offrire al proprio pubblico una quantità innumerevole di storie e racconti per tutte le età. Abbiamo già parlato dei manga shoujo, indirizzati ad un pubblico femminile infantile e adolescenziale. Proprio in questo grande spettro si inseriscono i majokko. Ma cosa sono esattamente? Quali sono le principali caratteristiche per distinguerli da altri generi e sottogeneri? Sarà utile fare un piccolo ripasso sulla loro storia e sulle opere più note.

Che cosa sono i manga e gli anime majokko?

Cosa vuol dire il termine majokko?

Quando abbiamo parlato degli shoujo, abbiamo specificato che il termine non indica propriamente un genere bensì un target di riferimento. È per questo, quindi, che al loro interno coesistono diversi generi: uno dei più diffusi è sicuramente il majokko, ossia il manga/anime di stampo prettamente magico e fantastico. Il termine majokko significa letteralmente "streghetta"; è detto anche mahou shoujo, che vuol dire "ragazza magica". Questo diffusissimo genere nasce dalla fusione tra commedia e fantasy e unisce le tematiche romantiche e sentimentali per ragazze ad elementi magici.

Un po' di storia

La nascita degli shoujo risale agli anni '60. Fino a quel momento, nel primo dopoguerra, il manga per bambine e ragazze ha il compito di educarle a livello sentimentale, sessuale, facendo una netta distinzione dal pubblico maschile. Ma negli anni Sessanta il mondo del manga cambia, così come il suo pubblico: le donne hanno più autonomia e maggiore potere d'acquisto, e il mercato giapponese punta molto di più sugli shoujo, mettendo anche da parte lo scopo educativo e puntando di più sull'intrattenimento. Osamu Tezuka, considerato il padre del manga moderno con L'isola del tesoro del '47, dà nuovamente un contributo fondamentale con La Principessa Zaffiro. Un'opera molto cara al giovane pubblico perché mescola identità e sessualità maschile e femminile.

A questo punto, si può dire che il mahou shoujo nasca nel 1966: il mangaka Mitsuteru Yokoyama pubblica il primo volume di Mahōtsukai Sari. Nello stesso anno, la Toei Animation produce la prima serie televisiva destinata ad ispirare moltissime opere successive. Si tratta di Sally la maga, ma bisogna aspettare il 1982 prima che gli episodi dell'anime siano trasmessi in Italia, sul canale Italia 1. Da questo momento, l'immagine della giovane strega diviene molto popolare tra il pubblico, soprattutto quello femminile, tant'è che esiste una continua contaminazione tra il mondo orientale e quello occidentale - si pensi a Vita da strega (1964 - 1972), serie televisiva molto in voga anche in Giappone, conosciuta con il nome di Oku-sama wa Majo).

I majokko ottengono una grande risposta dal pubblico negli anni '80 e '90. Il manga di Naoko Takeuchi, Pretty Guardian Sailor Moon (1991), è destinato a lasciare un nuovo segno nella tradizione giapponese, ridefinendo molte caratteristiche fondamentali - che vedremo più avanti. Nei decenni appena successivi, grazie alla televisione, numerosi adattamenti animati avvicinano ai mahou shoujo un pubblico sempre più vasto, con un vero boom nei primi anni Duemila.

I sottogeneri principali

In base alla tipologia di protagoniste, nel mahou shoujo è possibile rintracciare ben tre sottogeneri: streghette, maghette ed eroine.

Streghette: Sono delle ragazze con poteri sovrannaturali sin dalla nascita, non appartenenti al mondo terrestre. Spesso esercitano la propria magia tramite un oggetto, ma non è una condizione necessaria. In questo sottogenere, è vivo il tema della missione, un obiettivo che le protagoniste vogliono o devono raggiungere. Un esempio è proprio Sally la maga.

Maghette: Si tratta di ragazze terrestri a cui viene donato un potere magico da parte di creature sovrannaturali, spesso attraverso un particolare oggetto che trasferisce la propria magia alle protagoniste. È proprio attraverso questi artefatti che esse si "trasformano", in maniera più o meno radicale, cambiando la propria identità. Un esempio potrebbe essere Il magico mondo di Gigì, di cui si parlerà più avanti.

Eroine: Sono ragazze con poteri speciali che hanno il compito di proteggere il pianeta Terra da altre creature extraterrestri. In questo sottogenere, i poteri delle protagoniste non sono propriamente magici, ma alieni o divini, talvolta tecnologici. Di pari passo al tema della missione esiste anche quello delle battaglie e dei combattimenti, nati per fini nobili come la pace o l'amore, mai per vendetta. A questo sottogenere appartiene un sottogruppo detto sentai mono: non si parla più di una singola protagonista ma, letteralmente, di un "gruppo d'attacco". È il caso dunque di Sailor Moon.

Questa triplice distinzione, tuttavia, non è sempre categorica. Esistono, infatti, i cosiddetti ibridi, che uniscono elementi di ciascun sottogenere per creare qualcosa di nuovo e articolato. Un valido esempio è Magica Doremi, in cui le maghette si uniscono al sentai mono delle eroine.

Come capire se un manga è un majokko?

Così come abbiamo visto, ad esempio, per gli shonen e i seinen, anche i manga e anime majokko hanno chiaramente delle caratteristiche che si ripetono di volta in volta e che sono utili a distinguere un'opera di questo tipo dalle altre, specie all'interno dello spettro degli shoujo. Le principali costanti sono le seguenti:

Magia, fantasia e trasformazione: Come accennato, il majokko si distingue tra gli shoujo per l'elemento fantastico, che si manifesta attraverso poteri o oggetti magici che generano la trasformazione delle protagoniste. Talvolta il fantasy può anche abbracciare la fantascienza, come nel caso del sottogenere delle eroine.

Le protagoniste: Durante gli anni degli esordi, un elemento fondamentale è la presenza di una sola protagonista che, alle prese con la realtà quotidiana, sfrutta i suoi poteri magici. Col tempo, e in particolare con la nascita di Sailor Moon, il singolo personaggio cede il posto ad un gruppo di ragazze "colorate", un gruppo di eroine vestite similmente pronte a combattere il male con la propria magia. La molteplicità di personaggi è sempre accompagnata da una caratterizzazione diversificata per ciascuna ragazza, quasi sempre secondo diversi stereotipi di giovani adolescenti (la svampita, la dura, la snob, la pasticciona e così via).

La doppia identità: La trasformazione delle protagoniste fa in modo che esse abbiano una doppia identità e, di conseguenza una doppia vita: una ordinaria e tranquilla e una seconda magica e movimentata, una dimensione attraverso cui una missione può essere portata a termine. La metamorfosi può tanto mutare l'età - da bambina a giovane donna - quanto palesare una duplice natura.

Gli aiutanti delle protagoniste: Che sia un'unica giovane ragazza o un gruppo, le protagoniste dei majokko sono molto spesso aiutate da personaggi secondari che non hanno sembianze umane. Generalmente si tratta di animali, famigli, folletti o bizzarre creature magiche dal dolce aspetto, capaci di parlare come gli esseri umani.

La componente sentimentale: La protagonista principale, nella sua fase adolescenziale, è spesso innamorata di un coetaneo con cui cerca di instaurare dapprima un rapporto di amicizia. Il ragazzo è sempre ignaro dei poteri magici della ragazza.

I majokko più famosi

Il magico mondo di Gigì

Liberamente ispirato alla fiaba di Momotarou, l'anime mahou shoujo è trasmetto dalle TV giapponesi dal 1982 al 1983, targato Ashi Production. La protagonista Minky Momo (Gigì in Italia) è la piccola principessa del regno di Fenarinarsa, una dimensione nata dal mondo onirico, distaccata da quello degli esseri umani da quando essi hanno smesso di sognare.

La protagonista sarà inviata sulla Terra per risolvere questo tragico problema, e viene adottata da una coppia di genitori terrestri, insieme ad alcuni simpatici animaletti, compagni di avventura. Grazie ad una bacchetta, ella può trasformarsi in una donna adulta e aiutare ancor di più le persone.

L'incantevole Creamy

Nato come anime prodotto dallo Studio Pierrot, L'incantevole Creamy viene presto adattato in un manga edito da Kodansha in Giappone e da Star Comics in Italia. Yu Morisawa, ragazzina di 10 anni, un giorno scorge nel cielo una misteriosa arca che nessun altro può vedere. A bordo incontra il folletto Pinopino che le dona una bacchetta magica, che dovrà restituire dopo un anno. Questo artefatto è in grado di trasformarla in una sedicenne dallo pseudonimo Creamy Mami, una cantante destinata a divenire una idol. Inizia così la doppia vita di Yu, che non può svelare il suo grande segreto.

Magica magica Emi

Trasmessa dal 1985 al 1986, Magica magica Emi (Mahou no Star Magical Emi) è un anime per bambine divenuto molto popolare anche in Italia con i suoi 38 episodi. Mai Kazuki, 11 anni, sogna di diventare una prestigiatrice come il suo idolo Emily Howell.

Nonostante sia molto piccola, ella riesce a coronare il suo sogno grazie all'incontro con Topo, il folletto dello specchio capace di scrutare i suoi sogni. Quando vorrà, potrà trasformarsi in Magical Emi, un'adolescente pronta ad affermarsi nel mondo dell'illusionismo. Come gli esempi precedenti, un leitmotiv è la trasformazione di una bambina in una giovane donna, grazie a cui la protagonista può portare a termine la propria missione più facilmente.

Pretty Guardian Sailor Moon

Pioniere di un nuovo modo di fare il majokko, il manga di Pretty Guardian Sailor Moon di Naoko Takeuchi è la vera grande attrazione degli anni '90. Usagi è una spensierata quattordicenne la cui vita sembra trascorrere tranquillamente. Un giorno ella si imbatte in un gatto, Luna, e da questo momento scopre di essere una Sailor Moon, guerriera dell'amore e della giustizia che, insieme ad altre ragazze proprio come lei, ha il compito di ridisegnare il destino dell'intero pianeta Terra.

Edito da Star Comics in Italia tra il '91 e il '97, l'opera del sottogenere "eroine" detta le nuove caratteristiche fondamentali dei manga mahou shoujo. Non c'è solo una protagonista bambina, ma un gruppo di giovani adolescenti che, grazie alla trasformazione, diventano abili guerriere colorate. Dal manga vengono poi tratte, nel corso degli anni, ben cinque diverse serie animate di Toei Animation, insieme a svariati lungometraggi.

Card Captor Sakura

Negli ultimi anni '90, un'altra magica protagonista è pronta a scrivere la storia dei majokko. Il manga Card Captor Sakura, scritto e disegnato dalle CLAMP, approda sulla rivista Nakayoshi di Kodansha nel 1996, concludendosi nel 2000. Sakura Kinomoto frequenta la quarta elementare. Le è stato affidato un arduo compito: recuperare alcune carte disperse per la città, create da un potente mago. Con nuovi poteri speciali e con l'aiuto di Kerberos, custode del libro in cui un tempo erano contenute, dovrà fare in modo che la maledizione del sigillo rotto non provochi danni irreparabili all'umanità.

Anche in questo caso, le due stagioni della serie animata di Madhouse e diversi lungometraggi contribuiscono alla fama della coraggiosa protagonista. Il film di Card Captor Sakura è disponibile su Anime Generation di Prime Video.

Magica Doremi

Dal titolo originale Ojamajo Doremi, il manga di Izumi Todo e illustrato da Shizue Takanashi, autrice di Hello Spank. È edito in giappone da Kodansha dal '99 al 2000 con soli 3 volumi. Esso è tratto dalla famosissima serie televisiva di Toei Animation, nata lo stesso anno, composta da quattro stagioni.

Una maldestra bambina delle elementari di nome Doremi Harukaze si imbatte nella strega Majo Rika. Per sbaglio, durante il loro incontro, Doremi la trasforma in una rana ed è, senza volerlo, reclutata per divenire un'apprendista strega. Tra esami e prove di abilità magiche, la protagonista spera di poter essere accettata a pieni titoli, per poi rompere la maledizione inflitta su Majo Rika. Ella non sarà sola in questa missione.

Tokyo Mew Mew

Tokyo Mew Mew, scritto da Reiko Yoshida, gode delle illustrazioni della mangaka Mia Ikumi, purtroppo scomparsa lo scorso marzo, prima ancora di poter assistere al debutto di Tokyo Mew Mew New, il remake del primo adattamento animato di 52 episodi (in Italia Mew Mew - Amiche vincenti). È, in effetti, l'anime dello Studio Pierrot a rendere le cinque protagoniste famose tra il pubblico infantile e preadolescenziale.

Strawberry, durante un appuntamento con il ragazzo di cui è innamorata, acquisisce dei poteri speciali. Il suo DNA viene combinato con quello di un gatto. Grazie ai nuovi poteri, ella riesce a trasformarsi in una ragazza-gatto. Diventa una Mew Mew, paladina della giustizia che dovrà proteggere la Terra dagli alieni insieme ad altre quattro adolescenti accomunate dal medesimo destino.

Mermaid Melody - Principesse Sirene

Dal titolo originale Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch, questo particolarissimo manga majokko di Michiko Yokote e Pink Hanamori nasce nel 2002 ed è edito in Italia da Play Press. L'adattamento animato di SinergySP trova la sua fortuna anche nel mondo occidentale, grazie alla moda delle sirene - si pensi alla serie televisiva australiana H2O.

Nikora e Lucia sono due ragazze che gestiscono un bagno pubblico. In realtà, esse sono due splendide sirene. Lucia, nel suo mondo, è una principessa che ha un difficile compito: salvare i sette mari da una terribile minaccia.

Sugar Sugar Rune

Per il sottogenere delle streghette, impossibile non menzionare Sugar Sugar Rune, manga di Moyoco Anno del 2003 edito in Italia da Star Comics, a cui si ispira l'omonimo anime due anni dopo, trasmesso su Italia 1.

Chocola e Vanilla sono due giovani streghe di un regno magico chiamato Extramondo. Sono in competizione per aggiudicarsi il titolo di nuova regina. Nonostante la rivalità, le due protagoniste sono buone amiche sin dalla nascita. Per vincere la sfida, dovranno camuffarsi tra gli esseri umani fingendosi due normalissime ragazze, e dovranno sottrarre loro i cristalli del cuore, che contengono i senimenti e le emozioni. Il tutto avverrà con l'aiuto del mentore Rockin' Robin e di due famigli.