Neil Gaiman ringrazia George R.R. Martin: "Devo a lui The Sandman"

Neil Gaiman, autore di The Sandman, ha raccontato un aneddoto che attribuisce a George R.R. Martin la creazione della serie a fumetti.

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a cura di Luca Carbonaro

Nei giorni scorsi è finalmente arrivata su Netflix The Sandman, serie TV basata sui fumetti di Neil Gaiman e diventati in poco tempo un vero e proprio fenomeno globale. Per anni si è tentato di creare un adattamento che fosse quantomeno fedele (c'è stata anche l'idea di un film, poi cancellata), ma i fan hanno dovuto aspettare il 2022 per vedere finalmente Sogno in live action. Nel frattempo Gaiman ha voluto ringraziare George R.R. Martin, autore de Il Trono di Spade, per avergli permesso di realizzare The Sandman.

Neil Gaiman ringrazia George R.R. Martin

In una recente intervista "face to face", pubblicata su YouTube, Gaiman ha raccontato un aneddoto secondo cui avesse proposto a Martin una storia per il suo franchise Wild Cards e il rifiuto che ne scaturì portò alla creazione di The Sandman. Queste le sue dichiarazioni:

"Lo stavo spiegando a Gwendoline l'altro giorno, quando stavamo camminando attorno alla macchina. Le dissi che George non mi ha mai fatto dimenticare che devo soltanto a lui The Sandman". In The Sandman Gwendoline Christie veste i panni di Lucifero: un casting che inizialmente aveva scatenato le critiche dei fan, nostalgici della versione di Tom Ellis, e che si è poi rivelato totalmente azzeccato.

Composta da 10 episodi, la prima stagione di The Sandman è arrivata su Netflix il 5 agosto. Non è ancora arrivato un annuncio ufficiale in merito, ma il produttore esecutivo David S. Goyer ha svelato che i lavori sulla seconda stagione sono già iniziati. Ad alimentare le speculazioni ci ha pensato anche Neil Gaiman, spiegando come nella prossima stagione i fan potranno assistere al grande rematch tra Sogno e Lucifero.

L'adattamento di The Sandman non è stato però del tutto rose e fiori. Sono arrivate parecchie critiche in merito al rapporto d'aspetto delle immagini della serie TV, ma la risposta di Netflix non si è fatta attendere: le scelte visive sono state fatte per rendere gli ambienti maggiormente surreali, così da creare quello che è poi stato il Regno del Sogno.