New York Zoo - la recensione

New York Zoo vede i giocatori impegnati nel ruolo di progettisti per il celebre zoo americano: si dovranno creare recinti, attrazioni e procurare nuovi animali.

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a cura di Roberto Richero

New York Zoo è l’ultima idea di Uwe Rosenberg, già papà dei famosissimi Bohnanza, Agricola, Caverna, La Festa per Odino, Le Havre, Patchwork e di altri titoli meno famosi, quali Reykholt o Nova Luna. Rosenberg è un autore estremamente prolifico (sono almeno quattro i titoli usciti solo nel 2020) ed i suoi prodotti si caratterizzano per due tipi di meccaniche alternative: giochi più semplici basati sul posizionamento di tessere con forme differenti e giochi complessi, caratterizzati da meccaniche economiche articolate. New York Zoo ricade nella prima categoria, pur presentando elementi peculiari che lo rendono particolarmente interessante. I partecipanti saranno impegnati nel ruolo di progettisti per l’omonimo parco americano: i giocatori dovranno creare recinti, procurarsi animali, farli riprodurre e costruire attrazioni. L’obiettivo è quello di completare lo zoo prima degli avversari.

Preparazione attenta

L’attività di preparazione del gioco non è particolarmente lunga o complessa, ma prevede di fare attenzione a diversi piccoli elementi: le plance sono differenti a seconda del numero di giocatori e devono anche essere distribuite in funzione della scelta del primo giocatore, al fine di garantire il bilanciamento; tutte queste operazioni sono guidate da simboli, disegni e numeri riportati sulle plance stesse, rendendo il tutto molto facile.

Come costruire il New York Zoo

Le meccaniche di gioco sono abbastanza semplici ma presentano diversi elementi aggiuntivi che si inseriscono nel flusso del turno.

Ogni giocatore inizia il proprio turno muovendo sul percorso dello zoo (Striscia Azione) il segnalino elefante; questo aspetto è già originale non solo perché il segnalino è unico per tutti i giocatori, ma anche perché può muoverlo di quanto vuole all’interno di un intervallo di valori determinato dal numero di partecipanti. Questa scelta ha un forte impatto nella definizione delle strategie dei giocatori in quanto, maggiore è il numero di avversari, maggiore sarà la difficoltà di riuscire a prevedere la prossima mossa.

Una volta mosso il segnalino, si esegue l’azione scelta; ci sono solo due possibilità: ricevere animali da mettere nello zoo o costruire un recinto. Gli animali ricevuti dipendono dalla casella su cui si è completato il movimento, ma non variano da partita a partita; i recinti sono invece determinati casualmente in quanto sono posizionati sulla Striscia Azione in maniera casuale durante la fase di preparazione. I recinti hanno forme diverse e devono essere piazzati sulla propria plancia zoo in modo opportuno, ricordandosi che l’obiettivo è quello di coprirla nella sua interezza. Completata l’azione, bisogna verificare se il movimento dell’elefante ha attraversato una casella di riproduzione: in questo caso tutti gli animali del tipo specificato nella casella superata si riprodurranno (questo vale per tutti i giocatori).

Su questa meccanica di base sono stati poi inseriti alcuni elementi aggiuntivi: ogni volta che un recinto è pieno deve essere svuotato immediatamente (questa attività interrompe qualsiasi azione in corso) e tutti gli animali (tranne uno) sono rimessi nella riserva; in cambio si ottiene una tessera attrazione a scelta, da piazzare sulla propria plancia zoo. Le attrazioni sono molto importanti al fine di completare la partita in quanto permettono di chiudere gli immancabili buchi determinati dalle forme diverse che caratterizzano i recinti. Le meccaniche di posizionamento degli animali presentano infine delle condizioni specifiche che, se rispettate, permettono di inserire nei recinti animali aggiuntivi. Queste regole sono particolarmente interessanti perché permettono di generare azioni aggiuntive a catena che danno grandi vantaggi. Va da sé che, una volta capite bene le meccaniche, questo sia l’obiettivo tattico principale: solo chi riesce a sfruttare al massimo queste combinazioni, potrà infatti avere un vantaggio rispetto agli altri giocatori.

Variante “Partita veloce”

New York Zoo presenta una variante per partite “veloci” (fra i venti e i trenta minuti contro i quarantacinque delle partite normali) nel caso di due giocatori: è possibile infatti partire con alcuni recinti già posizionati e velocizzare quindi l’avvio. La scelta è interessante perché, oltre a non essere invasiva in termini di meccaniche, amplia l’utilizzo del gioco, rendendolo più versatile e meno impegnativo in termini di tempi di gioco.

Variante solitaria

L’autore è da sempre attento alla possibilità di introdurre una variante per giocatori singoli nei propri prodotti e New York Zoo non fa eccezione: è infatti presente nel regolamento una versione per partite in solitario. Il gioco non si discosta, nelle meccaniche, dal regolamento generale, ma prevede l’aggiunta di segnalini che introducono dei vincoli di movimento ed un numero massimo di turni: per vincere è necessario completare la plancia prima della fine della partita. Il risultato è un gioco sfidante che però soffre di scarsa variabilità (sono presenti due plance leggermente diverse, per il resto le partite si scosteranno fra loro per i recenti scelti casualmente per la partita).

Conclusioni

New York Zoo è un bel gioco: curato nella grafica e generoso nei componenti, con una meccanica solida e regole che permettono una discreta profondità tattica e strategica. L’idea di costruire il gioco su due meccaniche diverse di posizionamento, che però si complementano molto bene, è sicuramente vincente. E’ importante tenere presente che l’elemento strategico si perde mano a mano che cresce il numero di giocatori: per chi è interessato a mantenere questo aspetto consigliamo partite con tre partecipanti.

Materiali

Sono due le caratteristiche del materiale di New York Zoo: quantità e qualità. La scatola è ricca di componenti: i meeple sono ben centoventisei, quasi ottanta tessere, e molti altri elementi aggiuntivi a corredo. Tutti i componenti sono di ottima qualità: non solo segnalini e tessere sono in ottimo cartone, ma anche la scelta di avere i meeple degli animali in legno (presenti, per altro, in grande quantità) valorizza il contenuto del gioco. La grafica è molto curata, con disegni di alto livello e scelte stilistiche che denota grande attenzione.

Gli unici difetti, se proprio vogliamo trovarne, riguardano alcune scelte produttive per la Striscia Azione, le Plance Zoo e le Tessere Recinto. La Striscia Azione è una pieghevole di ottimo cartone: la scelta di un pezzo unico due volte e mezzo le dimensioni della scatola comporta ben due cerniere in cartone che, su un oggetto così lungo (e per di più sagomato), danno un po’ l’impressione di un oggetto estremamente fragile. Le Plance Zoo sono su cartoncino molto leggero e questo stona un po’ con il resto del materiale, molto più pesante e robusto.

Infine le Tessere Recinto: sono state differenziate per sfumature di verde che però non sono immediatamente e facilmente distinguibili, soprattutto in presenza di luce artificiale calda (caso frequente quando si gioca in casa); ci si può aiutare considerando le dimensioni, in quando ad ogni sfumatura corrisponde una grandezza differente. Nessuno di questi è un difetto particolarmente rilevante ed il giudizio generale sulla qualità dei materiali rimane comunque molto alto.

Gioco indicato per

New York Zoo è un gioco classico di posizionamento, che però agisce contemporaneamente su due livelli (recinti e animali). Questo lo rende sicuramente un gioco estremamente interessanti per i fan del genere, che troveranno stimolante la necessità costante di equilibrare i due elementi di gioco, cercando la migliore combinazione possibile. L’aspetto più complesso del gioco è la possibilità di innescare combinazioni di mosse che generano vantaggio. Fare propri questi strumenti non è semplice, soprattutto per giocatori meno esperti, e si raccomanda quindi una certa uniformità di esperienza fra i giocatori.