Arkham Horror il Gioco di Carte: recensione. Un mazzo che può portare alla follia

Arkham Horror – Il Gioco di Carte è un gioco cooperativo in lingua italiana di tipo LCG ispirato ai racconti di Lovecraft sui Miti di Cthulhu, giocabile sia in solitario sia fino a quattro giocatori.

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a cura di Davide Vincenzi

Arkham Horror – Il Gioco di Carte, edito da Fantasy Flight e pubblicato in Italia da Asmodee Italia, è un gioco di carte horror a tema Miti di Cthulhu, da giocare in solitario o come cooperativo fino a quattro giocatori.

Completamente immerso nelle atmosfere partorite dalla mente di H. P. Lovecraft, Arkham Horror – Il Gioco di Carte consente a uno o più giocatori (fino a quattro, con due copie del Gioco Base) di affrontare insieme una serie di avventure per contrastare le macchinazioni delle entità dei Miti. Queste avventure, giocabili anche singolarmente, sono pensate per essere affrontate in sequenza, a formare una “campagna”, cosa che dona al gioco una forte impronta narrativa, che strizza l’occhio ai GDR.

Gli Arkham Horror Files

Le campagne di Arkham Horror – Il Gioco di Carte si svolgono in un’ambientazione ben precisa, creata da Fantasy Flight attraverso i numerosissimi giochi a tema Miti di Cthulhu che hanno pubblicato negli anni e che ha preso il nome di Arkham Horror Files.

Ciò ha creato un vero e proprio universo narrativo con personaggi principali e comprimari che ricorrono in continuazione tra un gioco e l’altro e che sono diventati persino protagonisti di una serie di piacevoli romanzi (facilmente recuperabili in formato fisico o ebook) e di The Investigators of Arkham Horror, un artbook di pregio che racconta le storie dei vari investigatori che compaiono in queste opere.

Pertanto, se si sceglie di vestire i panni, ad esempio, della bella ereditiera Jenny Barnes, alla ricerca della sorella scomparsa, la si potrà giocare sia nel gioco da tavolo Arkham Horror (giunto ora alla sua terza edizione, in uscita in Italia a fine marzo a opera di Asmodee Italia), sia ne Le Case della Follia (in cui è presente anche con una bella miniatura), passando per Eldritch Horror, Il Segno degli Antichi e, ovviamente, in Arkham Horror – Il Gioco di Carte (il personaggio entra in gioco nella prima espansione deluxe, L’Eredità di Dunwich, per essere precisi).

Lo stile dei prodotti della linea Arkham Horror Files, sebbene faccia dell’investigazione un tema cardine, è più incentrato all’azione e al combattimento, restituendo quel sapore pulp tipico del periodo storico in cui questi giochi sono ambientati. Tale atmosfera è resa così bene che un Master intraprendente potrebbe persino riadattare le avventure vissute in AHLCG, per giocarle in quella bellissima variante del GDR de Il Richiamo di Cthulhu che è Pulp Cthulhu, di cui potete leggere qui la nostra recensione.

LCG vs TCG

Arkham Horror – Il Gioco di Carte è la perfetta incarnazione di quello che viene chiamato un LCG (Living Card Game), ovvero un gioco di carte che non fa del collezionismo e dello scambio/vendita di singole carte il suo motore, prerogativa invece dei TCG (Trading Card Game) come ad esempio Magic: The Gathering, pur dovendo il giocatore, tuttavia, continuare ad acquistare nuove espansioni per poter continuare a godere del gioco sul lungo periodo.

In Arkham Horror – Il Gioco di Carte, quindi, non esistono carte comuni, non comuni e rare: ogni scatola del Set Base, così come anche le espansioni, conterrà sempre le stesse carte. Ciò, comunque, non va a influire sulla giocabilità e sulla varietà del titolo, poiché le varie espansioni apportano un numero consistente di nuove carte garantendo un’esperienza ludica sempre divertente e una soddisfacente componente di deckbuilding, ovvero la composizione del proprio mazzo di gioco.

Il deckbuilding di Arkham Horror – Il Gioco di Carte

La fase di preparazione del proprio mazzo di gioco può essere interessante quanto il gioco stesso. Gli appassionati di giochi di carte, infatti, dedicano davvero ore e ore a studiare le peculiarità di ogni singola carta e come questa interagisca con le altre carte del gioco, alla ricerca delle combinazioni più potenti e vantaggiose.

Il tempo che bisogna dedicare alla costruzione del proprio mazzo, quindi, è un fattore importante da tenere in considerazione, soprattutto con l’aumentare dell’esperienza di gioco e con l’aggiunta di nuove carte provenienti dalle espansioni. Per fortuna è un’operazione che si può fare in qualunque momento e non va a influire sui tempi di preparazione della partita.

Ma come si costruisce un mazzo?

Per prima cosa, ogni giocatore deve scegliere il proprio investigatore, il personaggio con cui affronterà lo scenario da giocare. Quindi il giocatore prende la carta dell’investigatore su cui sono indicati tutti i valori delle sue quattro Abilità (Volontà, Intelletto, Scontro e Agilità) e la sua Capacità speciale.

Esistono diverse tipologie o Classi del personaggio, un po’ come in un gioco di ruolo, e a ogni classe sono associate determinate carte con un livello che va da zero a cinque. Le classi sono:

  • Il Guardiano, abile nel combattimento.
  • Lo Studioso, trovare indizi è la sua specialità.
  • Il Mistico, ha a che fare con le forze arcane dei Miti ed è dotato della capacità di lanciare incantesimi.
  • La Canaglia, un personaggio che ha nel sotterfugio le sue armi migliori.
  • Il Sopravvissuto, una buona dose di fortuna e agilità che gli permettono di cavarsela per il rotto della cuffia.

Esiste poi una sesta classe neutra, introdotta nell’espansione L’Eredita di Dunwich.

Una volta scelto il personaggio, si andranno a scegliere le trenta carte che andranno a comporre il mazzo dell’investigatore secondo le restrizioni riportate sul retro della carta dell’investigatore. Nel Set Base, ad esempio, il mazzo dei personaggi potrà contenere un qualsiasi numero di carte della propria classe di livello da zero a cinque, un qualsiasi numero di carte neutre di livello da zero a cinque e un qualsiasi numero di carte di un’altra classe ben definita, livello da zero a due. Gli investigatori inclusi nelle varie espansioni, invece, avranno restrizioni di tipo diverso, cosa che aggiunge varietà al deckbuilding e al gioco

A queste trenta carte, andranno poi aggiunte altre tre carte: una risorsa e una debolezza legate al personaggio scelto più un’altra carta debolezza pescata a caso.

Tutto ciò potrebbe sembrare un po’ complesso per chi non è avvezzo a questo genere di giochi, per fortuna il gioco ci viene in aiuto: per ogni investigatore, infatti, viene proposto una sorta di “mazzo di base” piuttosto equilibrato, la scelta perfetta per muovere i primi passi in Arkham Horror – Il Gioco di Carte.

Campagna o singolo scenario?

Sebbene ogni singolo scenario può essere affrontato come avventura a sé stante, Arkham Horror – Il Gioco di Carte dà il meglio di sé se svolto in modalità campagna. Questa formula di gioco, infatti, consente di vivere una storia complessa e articolata che si sviluppa lungo una serie predefinita di scenari.

La campagna presente nel Set Base, La Notte dello Zelota, è composta da soli tre scenari, risultando piuttosto breve ma perfetta per essere utilizzata come tutorial per muovere i primi passi nel gioco e per sperimentare nuovi mazzi dell’investigatore e combinazioni di carte. Le campagne presenti nelle espansioni sono invece dei veri e propri cicli di avventure composta da ben otto scenari.

La modalità campagna, oltre a raccontare un intero arco narrativo, consente ai giocatori di vivere anche un’esperienza affine a quella di un gioco di ruolo. Al termine di ogni scenario, infatti, gli investigatori guadagneranno dei punti esperienza che potranno essere spesi per migliorare il loro mazzo, sostituendo alcune carte con un una loro versione migliorata (e quindi di un livello più alto) o addirittura eliminando alcune carte in favore di altre. Inoltre, alcune scelte effettuate dai giocatori durante uno scenario potrebbero influenzare quello successivo, così come le eventuali perdite massicce di Sanità Mentale (siamo pur sempre in un gioco lovecraftiano) e di Salute potrebbero far cominciare l’avventura seguente già debilitati.

Esistono, comunque, alcune espansioni che potremmo definire one shot, contenenti un singolo scenario autoconclusivo da giocarsi a sé stante o da aggiungere a una campagna già esistente che a tratti però introducono ,dobbiamo dire, qualche problema di coerenza narrativa.

Prepararsi ad affrontare i Miti

Presupponendo che i mazzi dei giocatori siano già pronti e scalpitanti, se la propria collezione di carte è conservata in modo ordinato, Arkham Horror – Il Gioco di Carte ha una fase di setup non troppo dispendiosa in termini di tempo che non varia, sia che giochiate da soli sia che affrontiate le avventure in compagnia.

Per prima cosa ogni giocatore dovrà prendere la mini carta raffigurante il proprio investigatore; questa, durante il gioco, rappresenta il personaggio e verrà posta sulla carta luogo in cui questi si trova.

Quindi, sarà necessario dividere i segnalini (danno, orrore, risorsa, indizio/destino) e posizionarli in pile disponibili a tutti i partecipanti. Quindi, si andrà a comporre il sacchetto del caos; per fare ciò, si dovranno porre in un contenitore opaco (ad esempio un sacchetto per i dadi o una tazza) i segnalini caos come indicato sulla Guida della campagna (o sul regolamento del singolo scenario), a seconda del livello di difficoltà con cui si vuole giocare.

Quella del sacchetto del caos è una meccanica di Arkham Horror – Il Gioco di Carte davvero molto riuscita e interessante. Il fattore fortuna durante una prova, infatti, invece che essere decretato dal lancio di uno o più dadi, è fornito dal pescare un segnalino caos dal relativo sacchetto. Questi segnalini riportano valori numerici positivi o negativi che andranno a modificare il punteggio dell’Abilità del personaggio che si sta utilizzando, oppure particolari simboli che andranno interpretati secondo quanto riportato dalla carta riassuntiva dello scenario che si sta giocando.

Il livello di difficoltà dell’avventura può quindi essere impostato variando il tipo di segnalini da inserire nel contenitore, sempre seguendo le indicazioni riportate dalla Guida della campagna, ad esempio diminuendo il numero dei segnalini con valore negativo e aumentando quelli con valore positivo. In questo modo il gioco riesce facilmente a venire incontro alle diverse tipologie di giocatore, da quello che cerca un’esperienza maggiormente narrativa a quello che trova soddisfazione nell’affrontare le sfide più difficili.

La Guida della campagna (o il regolamento dello scenario) fornisce anche le indicazioni su come approntare il mazzo degli Incontri, cioè quel mazzo di carte da cui verranno pescate tutte le sfide che gli investigatori dovranno affrontare, e il mazzo delle trame e quello dei capitoli, che di fatto racconteranno la storia che i personaggi stanno vivendo.

Il mazzo delle trame fa procedere la narrazione in modo svantaggioso per i giocatori, mentre il mazzo dei capitoli la porta avanti in modo vantaggioso. L’unione dei testi presenti su questo tipo di carte riesce a raccontare in modo molto soddisfacente la storia che si dipana lungo lo scenario.

Infine, la Guida della campagna indica anche come disporre le carte luogo, che rappresentano i posti in cui gli investigatori possono recarsi per portare avanti le loro indagini e dove avverranno gli incontri.

Buttarsi nella mischia

Una partita ad Arkham Horror – Il Gioco di Carte si svolge su più round, suddivisi in alcune fasi. La prima è la Fase dei Miti (che entra in gioco solo dal secondo round in poi), in cui i giocatori verificano se ci sono gli estremi per portare avanti il mazzo delle trame e poi pescano ognuno una carta dal mazzo degli incontri e ne risolvono il testo.

Segue poi la Fase degli Investigatori, in cui ogni personaggio può svolgere tre azioni tra cui giocare una carta dalla propria mano, pescare una carta, attivare una capacità, muoversi in un luogo, ottenere un segnalino risorsa, impegnare un nemico, combatterlo o tentare di fuggire dal combattimento e indagare per cercare di ottenere indizi. Una volta ottenuto un certo numero di indizi, sarà possibile far avanzare il mazzo dei capitoli.

A questo punto, si passa alla Fase dei Nemici. I nemici in gioco che possono farlo si sposteranno di un luogo verso l’investigatore più vicino, per impegnarlo qualora dovessero raggiungerlo. Quindi tutti i nemici impegnati portano il loro attacco, che farà perdere Salute e Sanità Mentale all’investigatore.

Quindi il round termina con la Fase di Gestione, in cui i giocatori pescano una carta e un segnalino risorsa, scartano eventuali carte in eccesso dalla propria mano e vengono ripristinate le carte utilizzate.

La partita procede in questo modo fino a che i giocatori non riescono a svolgere tutto il mazzo dei capitoli, solitamente vincendo lo scenario, o fino a che il mazzo delle trame procede fino al suo termine, decretando una sconfitta, oppure fino a che tutti gli investigatori non vengono eliminati dal gioco a causa della perdita di tutta la Saluta o della Sanità Mentale, risultando quindi sconfitti.

A seconda di come è terminato lo scenario, si dovrà leggere un paragrafo di testo che racconta l’epilogo dello stesso, fornendo indicazioni su come il finale andrà a influire sull’avventura successiva, in caso si stia giocando in modalità campagna. Una sconfitta, quindi, non pone fine alla campagna, semplicemente renderà un po’ più arduo lo scenario successivo. Tutto questo dona al titolo una buona dose di rigiocabilità, sebbene affrontare nuovamente la stessa storia sia, ovviamente, un pochino meno interessante della prima volta che la si è vissuta.

Un prodotto sempre in espansione

Il Set Base di Arkham Horror – Il Gioco di Carte, come abbiamo visto, offre un’esperienza di gioco limitata. Per poter godere della massima versatilità nel deckbuilding e per poter affrontare il titolo in quattro giocatori, infatti, è necessario acquistare una seconda scatola base del gioco. Inoltre, la brevità della campagna non assicura un’adeguata longevità nel lungo periodo.

Ecco perché, come abbiamo più volte anticipato, sono in continua uscita sempre nuove espansioni. Esistono diversi tipi di espansione, vediamoli insieme:

  • Le Espansioni Deluxe sono quelle che formano l’incipit di un ciclo di campagna. Sono contenute in una scatola in cartone e offrono parecchio nuovo materiale, tra cui cinque o sei nuovi investigatori e le relative carte Classe del personaggio, tutte le carte necessarie per giocare i primi due scenari della campagna e la Guida della campagna.
  • I Pack Mito contengono i singoli scenari che vanno a formare una campagna e ce ne sono sei per ogni ciclo. Contengono anch’essi nuove carte Classe del personaggio e tutte le carte necessarie a giocare lo scenario.
  • I Pack Scenario contengono degli scenari singoli e autoconclusivi, le one-shot di cui parlavamo prima. Non contengono carte per le classi gli investigatori, eccettuate quelle poche che si ottengono come ricompensa al termine dello scenario (utilizzabili, quindi, solo se si inserisce lo scenario all’interno di una campagna).
  • Infine, esistono le espansioni “Ritorno a…”, che aggiungono una serie di nuove carte scenario (oltre a quelle per gli incontri e per gli investigatori) che consentono di rigiocare una campagna già esistente da un nuovo punto di vista, aumentandone la longevità. Inoltre, sono vendute in una scatola tematica contenente anche dei pratici divisori, che consente di conservare al suo interno l’intero ciclo della campana.

Essendo Arkham Horror – Il Gioco di Carte uscito nel 2016, a oggi sono presenti sul mercato un buon numero di espansioni tra cui scegliere:

Contenuti, materiali e cura del gioco

Il Set Base di Arkham Horror – Il Gioco di Carte contiene un più che discreto volume di materiale, praticamente tutto il necessario per giocare la campagna contenuta nella confezione e quelle delle espansioni:

  • 239 carte.
  • 149 segnalini.
  • Una Guida della campagna
  • Un Manuale di Gioco
  • Un Compendio delle Regole

Attenzione, non è possibile giocare ad Arkham Horror – Il Gioco di Carte pensando di prendere solo le espansioni, il Set Base è fondamentale!

Dal punto di vista dei contenuti veri e propri, le storie narrate attraverso le carte sono sempre avvincenti e di buon livello, restituendo al giocatore un’ottima esperienza narrativa.

Le carte, sia nel Set Base sia nelle espansioni, sono ottimamente realizzate, sia dal punto di vista dei materiali sia da quello grafico. Buona infatti la grammatura del cartoncino usato per le carte, in linea con i più blasonati prodotti di giochi di carte, e magnifiche le illustrazioni a corredo, evocative al punto giusto.

Nonostante la buona qualità delle carte, però, il continuo mescolare i mazzi ne rovinerà i bordi; per evitare ciò, è altamente consigliato l’uso delle bustine protettive.

Questo discorso è valido anche per i segnalini caos: sebbene siano realizzati in ottimo cartone, il continuo rimescolarli all’interno del contenitore, durante il gioco, ne rovinerà i bordi. Per impedire tutto ciò, vi consigliamo di proteggerli all’interno delle capsule in plastica trasparente utilizzate in numismatica per proteggere le monete; il formato per le monete da due Euro è perfetto per questi segnalini.

Unica nota dolente, essendo un gioco in continua evoluzione, spesso capita che alcune carte subiscano delle correzioni dopo che sono state stampate e messe in commercio, obbligando i giocatori a scaricare dal sito di Asmodee Italia le loro versioni corrette e aggiornate, per poi stamparle e infilarle nelle bustine, sopra alla carta originale.

Visto il numero crescente di carte e la modalità in cui devono essere suddivise per poter approntare velocemente una partita, vi consigliamo di conservarle in una scatola (alta almeno 10 cm) munita di pareti divisorie al suo interno (o createle voi). Per suddividere le carte, inoltre, sarà necessario creare dei cartoncini divisori che ne indichi il tipo: con una piccola ricerca in internet sarà facile trovarne di già realizzati, pronti per essere stampati e ritagliati.

Conclusioni

Arkham Horror – Il Gioco di Carte è un prodotto di ottimo livello. Il suo regolamento non è particolarmente ostico e risulta essere ottimamente concepito per restituire una piacevole e soddisfacente esperienza di gioco. Come tutti i prodotti della linea Arkham Horror Files, Arkham Horror – Il Gioco di Carte offre un alto livello di difficoltà e sarà sempre arduo riuscire a completare uno scenario in modo vincente. La possibilità di poter regolare il livello di difficoltà viene incontro a chi non ama le sfide troppo ostiche, senza però minare il coinvolgimento.

È un titolo che si presta in modo eccellente a essere giocato in solitario, e il regolamento è sufficientemente semplice da consentire a un giocatore di utilizzare contemporaneamente due investigatori, non limitando così l’esperienza di gioco a un solo personaggio.

Il gioco scala bene da uno a quattro giocatori; le nostre prove sul campo, comunque, ci hanno mostrato che la migliore esperienza ludica è quella a due partecipanti. La lunghezza di una partita, una o due ore, non lo rendono però un titolo affrontabile nei ritagli di tempo. Buono, in ogni caso, il livello di coinvolgimento e di cooperazione, che può sfociare in sessioni di gioco simili a quelle di un GDR; è consigliato nel regolamento, infatti, che i giocatori non parlino tra di loro in termini di meccaniche di gioco, ma cerchino di interpretare personaggi e situazioni.

Alla luce di tutto questo e vista l’alta qualità di materiali e illustrazioni, è dunque un prodotto di cui ci sentiamo di consigliare caldamente l’acquisto, sebbene avvisiamo il potenziale acquirente che per godere appieno di Arkham Horror – Il Gioco di Carte si dovrà preventivare una spesa economica non indifferente.

Come dicevamo in precedenza, infatti, dopo che si è giocata una campagna un po’ di volte, con i vari investigatori, sarà praticamente d’obbligo acquistare una o più espansioni per poter continuare a giocare. Fortunatamente ogni espansione, al lancio di un nuovo ciclo di campagna, esce su cadenza mensile e ha un costo piuttosto contenuto.

A chi è rivolto

Arkham Horror – Il Gioco di Carte è il titolo perfetto per chi cerca un’esperienza ludica di ottimo livello giocabile sia da soli sia in compagnia. Per i temi trattati e il regolamento che può risultare un po’ ostico ai giovanissimi, è un prodotto che si rivolge a giocatori dai quattordici anni in su.

È ovviamente un prodotto caldamente consigliato agli appassionati di Lovecraft e a chi ama cimentarsi con gli altri giochi della linea Arkham Horror Files.