Resident Evil non è un franchise per film e serie TV

Netflix ha cancellato la serie TV di Resident Evil: perché è così difficile adattare il franchise al cinema e in televisione?

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a cura di Nicholas Mercurio

Come riferitovi nelle nostre prime impressioni, la prima stagione di Resident Evil – La Serie mancava soprattutto di fedeltà verso la serie videoludica sviluppata da Capcom. Se da una parte ci siamo trovati a un’opera completamente diversa dall’universo creato da Shinji Mikami, dall’altra è giusto sottolineare come questa serie TV di Resident Evil fosse l’adattamento "più libero" del franchise che sia mai stato realizzato. Non sorprende quindi che la serie sia stata cancellata. Oltre alla già citata mancanza di fedeltà rispetto ai videogiochi, il racconto della produzione Netflix era confusionario e superficiale. Insomma non basta citare Albert Wesker e l’Umbrella Corporation per fare contenti i fan della saga.

Resident Evil non è un franchise per film e serie TV

Riflettendoci meglio il problema non è mai stato il cast o le due linee temporali al suo interno, bensì le interpretazioni, il contesto e le vicende che vedono Wesker e le sue figlie immergersi in un mondo post-apocalittico per nulla avvincente. Ci siamo trovati proiettati in una realtà totalmente diversa: niente Chris Redfield e niente Leon Kennedy, comparso in Resident Evil: Welcome to Raccoon City, un altro fallimento annunciato che non pensavamo potesse mai essere superato. L’esperimento è stato un disastro sotto ogni aspetto, tanto da spingere alla rinuncia da parte del colosso statunitense di una seconda stagione che avrebbe dovuto raccontare altro sul mondo alternativo di Resident Evil – La Serie.

La notizia della cancellazione è stata accolta positivamente dai fan più accaniti quanto dai curiosi, infiammando i social network come capita quando ci auguriamo che qualcosa sparisca e non si presenti mai più. In questa categoria rientra anche questo ennesimo adattamento che, rispetto alle ulteriori produzioni pubblicate in questi vent’anni, è inferiore sotto ogni aspetto.

C'è da dire che Resident Evil – La Serie di Resident Evil mantiene soltanto il nome e alcuni personaggi. Il contesto dimenticabile ci ha ricordato quanto è complicato portare su schermo un progetto così ambizioso, il che ci porta a riflettere su quanto adattamenti del genere siano in realtà inutili e quanto sia impossibile replicare le atmosfere rese così splendidamente nel medium originale, quello videoludico.

Salvo rarissime eccezioni come Arcane, che è al momento la serie migliore ispirata all’universo videoludico di League of Legends, Resident Evil e ogni sua trasposizione sono diventati impossibili da sostenere per via delle tante diramazioni narrative che arrivano dai videogiochi. Se non ci è riuscita la saga cinematografica, Resident Evil: Degeneration, Resident Evil: Infinite Darkness, Resident Evil: Welcome to Raccoon City e adesso Resident Evil – La Serie, è perché nessun regista ha mai avuto in mente una linea da seguire che fosse ben delineata in modo da proporre una trasposizione fedele e coerente. Nel caso della produzione Netflix, infatti, ci sono fin troppi rimandi e collegamenti inseriti in maniera maldestra, come i cani-zombie di Resident Evil 2 in CGI implementati per ricordarci che stiamo guardando "qualcosa" su Resident Evil e che tutto è canonico, tutto è reale e tutto è messo al suo posto.

I produttori avevano fatto intendere che Resident Evil – La Serie non sarebbe stata canonica con i videogiochi, ma a questo punto viene da chiedersi perché non realizzare un progetto completamente alternativo. La saga cinematografica, volutamente fracassona, aveva trovato un suo senso logico rimaneggiando le tematiche di Resident Evil in maniera molto personale ma riuscendo a confezionare una serie di film divertenti, anche se criticabilissimi sotto diversi aspetti. Resident Evil – La Serie inoltre aveva un budget superiore ed era quindi lecito aspettarsi, a livello qualitativo, un prodotto migliore. Aspettative disattese sotto ogni punto di vista dai personaggi, alla trama, passando per l'ambientazione. Il merito della serie Netflix è uno solo: aver messo d'accordo i fan ma in senso negativo.

Resident Evil: restare nel suo medium d'origine o serie TV più fedele?

Il problema di Resident Evil – La Serie è la progressiva mancanza di consistenza lungo gli episodi che la compongono: poca fedeltà, sceneggiature deficitarie, caratterizzazioni manchevoli dei personaggi. Inoltre la serie, come la saga cinematografica, non riesce neanche ad intrattenere. La mancanza più grave che accomuna questa a tutti gli altri adattamenti di Resident Evil, a parte i due anime (anche se decisamente non entusiasmanti), è replicare con rispetto le atmosfere della saga videoludica.

La produzione Netflix è insufficiente da tutti i punti di vista ma anche inconcludente e priva di mordente. Pur provandoci, Lance Reddick non è riuscito a salvare questa serie con il suo talentopur presentandoci un ottimo Albert Wesker. I protagonisti si trascinano da un evento all’altro senza un reale scopo. Non basta neppure l’interpretazione di Ella Belinska, un’attrice promettente che avrebbe meritato maggiore fortuna, considerando il ruolo importante che ha ricoperto nella prima stagione. La domanda che dovremmo porci, giunti a questo punto, non è cosa è mancato a Resident Evil – La Serie, ma in che modo sono state prese delle decisioni che avrebbero portato a una situazione del genere. È il momento, infatti, di chiederci se fosse necessaria questa versione di Resident Evil.

Se consideriamo il passato e le tante occasioni mancate, Resident Evil si dimostra una serie impossibile da replicare su schermo e che merita di restare nel suo medium senza influenzarne altri. Tutti ci auguriamo che le nostre saghe videoludiche preferite diventino dei film ma, date le circostanze, forse Resident Evil ha fatto il suo corso. Oggettivamente è una serie complessa da trattare, e Resident Evil – La Serie ha cercato un approccio simile, trovandosi però davanti a un muro impossibile da infrangere, eretto in passato da tanti altri adattamenti simili.

La prima stagione della serie targata Netflix ha dimostrato che non si può creare qualcosa di inedito su una serie così intricata, come è impossibile farlo in altri modi, magari rincorrendo una fedeltà con i videogiochi complessa da mantenere. Qualora però si decidesse di farlo in futuro, un adattamento del genere meriterebbe di essere trattato con più cura e parsimonia. Nel prossimo futuro, infatti, sono previste parecchie trasposizioni cinematografiche e televisive ispirate ai videogiochi come The Last of Us di HBO, il cui hype è già molto alto.

Resident Evil meriterebbe un approccio del genere ma attualmente, considerati i trascorsi, i tempi non sembrano maturi per una trasposizione cinematografica o televisiva capace di soddisfare i fan quindi meglio continuare nel proprio medium d’origine. Esistono diversi franchise videoludici che è impossibile presentare in un altro modo, e Resident Evil di Capcom rientra fra questi, per il momento.