"E se il computer fosse un bellissimo oggetto? Qualcosa che hai voglia di guardare, di tenere in casa? E se invece di essere solo nelle mani giuste fosse alla portata di tutti?". Con queste parole si apre il nuovo trailer di Steve Jobs, l'atteso lungometraggio biografico diretto da Danny Boyle e interpretato da Michael Fassbender.
Alle parole di Jobs risponde John Sculley (Jeff Daniels): "sarebbe il più grande sconvolgimento tellurico dello status quo da …" ed è ancora Jobs a finire la frase, dicendo "da sempre". Una sequenza di pochi secondi che inquadra il personaggio centrale e definisce nuovamente il film come un'opera che tenta un approccio diverso rispetto a quanto abbiamo visto in passato.
Anche le immagini seguenti ritraggono Jobs nelle sue attività quotidiane, e in particolar modo nella sua relazione con i suoi collaboratori. Certo, i prodotti Apple non mancano, ma Jobs è l'unico perno su cui fa leva il film. Il trailer non trascura la figlia che Jobs non volle riconoscere per anni, né il suo smisurato ego. "Sapremo abbastanza presto se sei Leonardo da Vinci o se credi di esserlo" gli dice qualcuno. E poi un'altra voce ricorda a Jobs (e allo spettatore) che il suo modo di vedere il mondo è unico.
Poi il ritmo del trailer cambia, così come la colonna sonora, e si parla del Mac. "Che ci farà la gente", è la domanda che si facevano tutti all'epoca. L'occasione di tratteggiare il coraggio che aveva Steve Jobs nel perseguire progetti che gli altri non capivano né apprezzavano. Un comportamento che portò il CDA ad allontanarlo. Una decisione a cui lui risponde "gli artisti guidano e i mediocri vanno a di mano".
Poi qualche passaggio nel quale Joanna Hoffman (Kate Winslet) ricorda a Jobs che dovrebbe dare il meglio come uomo e padre, non come dirigente. E poi si arriva al momento in cui torna in Apple, seguito dalla scena in cui presenta il nuovo iMac.
Nell'insieme un trailer convincente, che riesce a spiegare bene che tipo di film vedremo. Le immagini sono montate con ritmo ed eleganza, ed è evidente che i dialoghi sono uno strumento di cui Boyle si è servito a man bassa. Un film che piacerà a molti, non necessariamente solo ai fan di Apple.
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