Super Mario Bros. - Il film, recensione: ricordate ancora come si gioca?

Super Mario Bros. - Il film è un'avventura imperdibile per tutti; un film che sa come intrattenere e divertire dall'inizio alla fine.

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a cura di Nicholas Massa

Fin dai primi annunci, il film su Super Mario Bros. è stato accolto con sospetto, complice il fallimentare (seppur in seguito cult trash) esperimento del 1993 che ha portato a un flop irrimediabile nella storia del cinema (potete recuperarlo su Prime Video). Contemporaneamente, però, la veste estetica delle prime immagini ha dato parecchie speranze sia ai fan che agli addetti ai lavori. Al cinema dal 5 aprile 2023 e diretto da Aaron Horvath e Michael Jelenic, stiamo parlando di un lungometraggio d’animazione che, invece di rielaborare i protagonisti e il loro mondo a suo piacimento (come avvenuto con l'adattamento precedente) tiene in estrema considerazione le loro origini estetiche e culturali.

Il tutto accompagnato da una storia che sa sia come coccolare i fan di sempre, cercando al contempo di sorprendere con scelte creative inaspettate e una serie infinita di citazioni ed easter egg dai videogiochi dell’idraulico baffuto. Questo film andrebbe premiato anche solo per la cura nel cercare di rappresentare un mondo vivo, variegato e dalle infinite sfumature, offrendo agli spettatori in sala uno spettacolo dai mille dettagli, complice un’attenzione maniacale in termini di CGI e resa grafica generale.

Cosa aspettarsi, quindi, da Super Mario Bros. - Il film? Sicuramente un’avventura che conosce alla perfezione le proprie potenzialità e, soprattutto, quelle dei videogiochi da cui è stato tratto (potete recuperarli su Amazon), traslandole attraverso il linguaggio cinematografico in un percorso estremamente creativo, in cui gli stilemi classici dell’eroe e della principessa vengono reinterpretati e trasformati assumendo un valore più moderno in termini di narrazione. In tutto ciò si delinea una trasposizione dal mondo dei videogiochi che rompe, come successo con altri prodotti di questo periodo (The Last of Us ne è un esempio) la maledizione secondo cui i prodotti dal contesto gaming non possono ottenere degni adattamenti cinematografici o televisivi, dimostrando ulteriormente la particolare vicinanza fra questi due ambiti creativi.

Super Mario Bros. - Il film: un lavoro fatto con il cuore di chi ama i videogiochi

Al centro della storia di Super Mario Bros. - Il film troviamo Mario e Luigi, due idraulici di Brooklyn che cercano in tutti i modi di far carriera. Hanno da poco aperto un’attività in proprio e devono a fare i conti con le classiche difficoltà iniziali che una scelta del genere comporta. Così li vediamo mentre cercano di farsi un nome nel marasma cittadino, senza troppa fortuna e troppi incentivi da parte della famiglia che li deride per alcune scelte fatte in termini di visibilità. Un giorno, però, ecco l’occasione della vita, la chance attraverso cui questi due fratelli possono finalmente dimostrare di valere qualcosa, di essere i professionisti tanto decantati negli spot televisivi che hanno recentemente girato e pubblicato ovunque. Una grande perdita d’acqua nel sottosuolo sta mettendo a rischio una parte della loro città natale, così decidono di agire e di cercare di sistemare una situazione apparentemente irreparabile. È proprio in questa circostanza che s’imbattono in un curioso e sconosciuto tubo verde mai visto prima che li risucchierà in un mondo magico diviso in vari regni (Luigi finisce nella Terra Oscura mentre Mario nel Regno dei Funghi).

Da questo momento in poi Super Mario Bros. - Il film dimostra il suo potenziale delineando una storia che, seppur apparentemente semplice, sarà caratterizzata da una serie di scelte narrative che sapranno rendere dinamiche le vicende in maniera originale. In questo risiede uno dei più grandi valori del film, nel fatto che conosce alla perfezione il contesto in cui si muove, sfruttando elementi dei tanti videogiochi usciti fino ad oggi per arricchire la narrativa, e trasformare continuamente e creativamente tutto quello che succede a schermo (gli easter egg e le citazioni non sono fini a ste stesse, diventando veri e propri elementi narrativi centrali del mondo intorno ai vari protagonisti).

Nei vari regni magici la situazione non è delle più facili, dato che Bowser, il re della Terra Oscura, ha deciso di conquistare, con la violenza, ogni cosa con un obiettivo ben preciso, spinto dalla propria potenza bellica a farsi strada senza nessuna pietà. Così quello dei Funghi, guidato dalla Principessa Peach, diventa l’ultimo baluardo della resistenza, e quando Mario approda casualmente sul posto, si ritrova impelagato proprio in questa impresa bellica, spinto dal fatto che Bowser ha catturato, molto probabilmente, suo fratello Luigi.

Una vera e propria gioia per gli occhi

Super Mario Bros. - Il film è una vera e propria gioia per gli occhi. La cura maniacale nel modellare ogni singolo elemento a schermo (compresi i ricami presenti sul cappello dei protagonisti e sui loro vestiti) è un enorme valore aggiunto all’intera narrazione.

Non un’avventura complessa e dalle tematiche profonde, ma una vera e propria esperienza videoludica in cui la regia e le scelte creative alimentano il divertimento generale, diventando ben presto centrali proprio in questo senso. Così vediamo il protagonista muoversi in un mondo pieno zeppo di stimoli e citazioni sia visive che sonore, citando continuamente il proprio contesto di appartenenza, e cercando di trasporne le sensazioni in un viaggio estremamente dinamico in cui l’azione diventa centrale fin dai primissimi minuti.

L’ispirazione al centro di un mondo dalle mille possibilità

È proprio nel modo in cui Super Mario Bros. - Il film sceglie di delineare la propria avventura che si distingue dal suo passato, puntando, questa volta, a un prodotto per le famiglie che, al tempo stesso, parla un linguaggio estremamente dettagliato e mirato specificamente ai fan di sempre. La linearità della sua storia, quindi, viene vivacizzata sia dagli elementi presenti sul grande schermo, che da una serie di scelte narrative (prima fra tutti la caratterizzazione della Principessa Peach) che modernizzano l’azione, trasponendo un viaggio che conosce perfettamente le sue potenzialità, e le sfrutta scegliendo di avvolgere con le immagini, piuttosto che con la sceneggiatura.

In tutto questo la frenesia del momento, l’insieme di dettagli che puoi cogliere solamente se hai giocato ai videogiochi, un viaggio estremamente imprevedibile in cui pare possa accadere di tutto, e quei brividi che ti scorrono lungo la schiena dall’inizio alla fine della proiezione, ricordi del bambino che eri e che adesso hai inconsciamente ritrovato.