The Mandalorian: La Jedi. Tutti i riferimenti e le citazioni della saga di Star Wars

La Jedi, il tredicesimo episodio di The Mandalorian, riporta in scena una delle figure più amate di Star Wars: Ahsoka Tano. Ecco tutti i riferimenti alla saga

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a cura di Manuel Enrico

Il tredicesimo capitolo di The Mandalorian, la serie live action di Disney+ ambientata nell’universo di Star Wars, era l’episodio che stavamo cercando. Dopo aver fatto crescere le aspettative dei fan della saga, finalmente Favreau ha deciso di far esordire in carne e ossa uno dei personaggi più amati di questo universo narrativo: Ahsoka Tano. Nonostante tutti si aspettassero di vedere presto la togruta, La Jedi è un episodio che prenda questa spasmodica attesa e la spinge al massimo, rendendo questa figura ancora più centrale nella complessa trama di Star Wars.

All’interno della serie, la presenza di Ahsoka è stata anticipata, in termini narrativi, in L’Erede, quando Bo-Katan Kryze indicava a Din Djarin dove trovare una Jedi che potesse aiutare ad addestrare il suo piccolo amico nelle vie della Forza. E finalmente Mando è riuscito a trovare la potenziale maestra per il Bambino, un incontro che consente di far emergere riferimenti e citazioni dei momenti più emozionanti della saga di Star Wars.

 ATTENZIONE: Quanto segue contiene una serie di importanti spoiler sul tredicesimo episodio di The Mandalorian

Furbetta alla riscossa

Inutile girarci attorno, la presenza della Furbetta è il picco emotivo di questi primi episodi della seconda stagione di The Mandalorian. Apparsa per la prima volta in Clone Wars, Ahsoka era la padawan di Anakin Skywalker, ruolo che ha rivestito sino a quando, in seguito a eventi che le hanno fatto perdere fiducia nell’Ordine Jedi, si è allontanata dal suo maestro. Una scelta che la ha portata a non essere più una Jedi nel senso classico termine, portando molti a definirla un Jedi Grigio, ossia più libero rispetto a certi dogmi imposti dall’Ordine.

Dopo una breve fuga dal nuovo ordine galattico imposto dall’ascesa dell’Impero, Ahsoka è tornata a far parte degli eventi che hanno condotto alla nascita della Ribellione, come visto in Rebels, dove ha messo i suoi poteri a buon uso per contrastare l’Impero, affrontando anche il suo vecchio maestro, divenuto Darth Vader. Al termine di Rebels, avevamo lasciato Ahsoka intenzionata a mettersi in cerca di Ezra e del Grand Ammiraglio Thrawn.

Con La Jedi finalmente abbiamo la possibilità di rivederla in azione, occasione perfetta per portare in The Mandalorian un po’ di spirito Jedi. A cominciare dal modo con cui Ahsoka spiega al Mandaloriano cosa sia la Forza:

“La Forza è quella che gli dà la possanza, un campo energetico creato da tutte le cose viventi”

Frase utilizzata a suo tempo da Obi-Wan Kenobi per spiegare a Luke cosa fosse la Forza in Una Nuova Speranza. Da questa sua frase, inizia un viaggio nei ricordi per Ahsoka, che consente anche di rivelare un dettaglio a lungo atteso: il nome del Bambino. Il ruolo della Jedi in questo episodio è innegabilmente quello di riportare in The Mandalorian lo spirito dei Jedi, in tanti piccoli gesti, come il modo inconfondibile di prepararsi a uno scontro liberandosi di mantelli e indumenti che possano intralciare.

Una scena, quella della preparazione allo scontro con la Magistrato, che ricorda quanto visto in La Minaccia Fantasma quando Obi-Wan e Qui-Gon si apprestavano a scontrarsi con Darth Maul su Naboo.

Addestrare un Jedi

Dopo tanto tempo, scopriamo che il nome dell’esserino che accompagna Din Djarin è Grogu. Questi non è un semplice bambino, ma un ex allievo del tempio Jedi, da cui è stato allontanato alla Caduta della Repubblica, prima che l’Ordine 66 conducesse alla distruzione dell’ordine dei Jedi. Vedendo Grogu, Ahsoka riconosce subito la sua somiglianza con un altro famoso Jedi: Yoda, uno dei più grandi Maestri dell’Ordine dei Jedi, visto per la prima volta in L’Impero colpisce ancora.

Quando Mando chiede ad Ahsoka di addestrare Grogu, che nel frattempo sembra aver perso parte delle sue capacità, incassa un iniziale rifiuto, motivato dal profondo legame che si è instaurato tra il piccolo Jedi e il mandaloriano: l’attaccamento è troppo pericoloso.

Ahsoka ricorda come fu proprio l’attaccamento a causare la caduta del più grande dei Jedi. L’ovvio riferimento è al suo maestro Anakin Skywalker, che dopo la perdita della madre e per proteggere l’amata Padmè scese lentamente nel lato oscuro, come raccontato nella trilogia prequel di Star Wars. Il modo con cui Ahsoka sostiene di non dover addestrare Grogu ricorda le reticenze che mostrò il Consiglio Jedi quando Qui-Gonn insistette per addestrare il giovane Anakin (e sappiamo come andò a finire).

Animali familiari, marines e droidi famosi e future nemesi

Come sempre, in The Mandalorian compaiono creature già viste all’interno della saga di Star Wars, e La Jedi non fa eccezione. L’arrivo di Ahsoka è anticipato da un convor, creatura che abbiamo già visto un particolare rapporto con la togruta in Rebels. Ma un altro animaletto noto fa la sua comparsa nell’episodio, un loth-gatto, che dopo essere apparso per la prima volta in Star Wars: Rebels, ha già fatto il suo esordio in The Mandalorian nell’episodio Santuario.

Tra le fila degli avversari di Ahsoka e di Dian Djarin compaiono volti noti, anche al di fuori dell’universo di Star Wars. Il luogotenente della dispotica Magistrato è Michael Biehn, meglio noto Hicks di Aliens: Scontro Finale o Kyle Reese di Terminator.

Al fianco della Magistrato Morgan Elsbeth compaiono due droidi da combattimento HK-87. Questa designazione ricorda un personaggio di Star Wars: Knights of the Old Republic, HK-47, un robot assassino che poteva essere utilizzato come parte del party del giocatore. Questi due robot da combattimento rendono quindi canonico la linea di questi droidi assassini.

Ahsoka intende affrontare Elsbeth per ottenere una preziosa informazione: scoprire dove si nasconde il padrone dell’ex ufficiale imperiale. Una vera leggenda per gli Imperiali e un nome ben noto ai fan di Star Wars: Thrawn. Nato come nemico della Nuova Repubblica nel fu Legends all’interno di una celebre trilogia scritta da Timothy Zahn, il Grand Ammiraglio Thrawn è entrato a far parte del canon in Rebels, venendo ulteriormente approfondito grazie a una serie di romanzi che ne ripercorrono le origini all’interno del nuovo universo di Star Wars, scritti nuovamente da Zahn.

Il fatto che venga nominato da Ahsoka e che lei lo stia cercando si ricollega al finale di Star Wars: Rebels, ma ci lascia anche sperare che questo incredibile e geniale comandante imperiale possa fare la sua apparizione in The Mandalorian.

Armi Mandaloriane

Per assicurarsi il supporto di Mando contro Ahsoka, Elsbeth decide di offrirgli come ricompensa la sua arma, una lancia da combattimento in puro beskar, il rarissimo e resistente minerale di cui sono composte le armature mandaloriane.

Questa arma potrebbe essere una Bevii’ragir, lancia mandalorian conosciuta nel Legend, ma è difficile non sorridere pensando che a Din Djarin viene offerta in premio un’arma che ricorda quella usata da Pedro Pascal in Game of Thrones quando interpretava Oberyn Martell.

Prossima tappa: Tython

Alla fine, Ahsoka rifiuta di addestrare il piccolo Grogu, ma indica a Din un pianeta con un particolare legame con la Forza: Tython. Nel Legends, all’interno della Trilogia di Darth Bane, Tython veniva indicato come il pianeta originario dei Jedi, ma con l’arrivo del canon questo mondo non venne dimenticato, venendo inserito nella serie a fumetti Doctor Aphra. Tython, nel Legends, aveva una luna di nome Ashla, che il destino vuole fosse il primo nome pensato da Filoni per il personaggio di Ahsoka, e che venne invece utilizzato dalla Jedi durante il suo esilio dopo la Caduta della Repubblica, come raccontato nel romanzo Ahsoka.

Il consiglio di Ahsoka è di condurre Grogu su Tython ed eseguire un rituale Jedi, con cui il piccolo dovrebbe entrare in risonanza con la Forza e attrarre l’attenzione di uno dei Cavalieri sopravvissuti all’Ordine 66. Trovandoci a poco più di 5 anni dalla Battaglia di Endor, non è detto quanti siano i Jedi ancora in vita, ma verrebbe quasi da sperare che possa comparire nientemeno che Luke Skywalker!

The Mandalorian: La Jedi

L’attesa per vedere in azione Ahsoka è stata più che ampiamente ricompensata da La Jedi, episodio che non poteva che avere un regista: Dave Filoni. Figura chiave nel canon di Star Wars, Filoni non solo ha contribuito a consolidare la struttura narrativa della saga colmando con i suoi lavori (Clone Wars in primis) momenti fondamentali dell’ambientazione di Star Wars, ma è stato il creatore di Ahsoka Tano.

La visione che viene offerta di Ahsoka in The Mandalorian è perfettamente in linea con quello che abbiamo visto in altre opere di Star Wars, grazie a una Rosario Dawson perfetta. I tratti decisi della Dawson sono stati perfetti per mostrare il volto familiare di Ahsoka, indurito dagli anni e dalle esperienze intercorse dalla fine di Rebels. Il trucco ha conferito all’attrice la tipica colorazione rossastra dei togruta, che unita alle appendici craniali tipiche di questa razza ottimamente realizzate hanno consentito di vedere in scena una Ahsoka convincente, comprese alcune espressioni tipiche del personaggio che la Dawson ha colto e riprodotto con spiccata personalità ma sempre fedelmente.

Per gli appassionanti del personaggio è stata anche l’occasione di rivedere Ahsoka combattere con le sue due spade laser, una bravura che la Dawson ha sfoggiato soprattutto nel duello con Elsbeth. La sua prima apparizione nell’episodio è definita dalla sua perizia con le spade laser, con cui sgomina una squadra di soldati, e mostra la sua bravura anche in seguito, con l’emozionante confronto con la Magistrato.

Fedele alla tradizione di The Mandalorian, che in ogni episodio si affida ad ispirazione narrative particolari, anche La Jedi sceglie di far respirare un’atmosfera precisa: quella dei film dei samurai. Il concept del signore che spadroneggia su una piccola comunità, l’ambientazione stessa del villaggio che ricorda molto una comunità tipica di quel genere, sia nella struttura sociale che nell’architettura degli ambienti, contribuiscono a rendere questo episodio quasi la storia di un ronin, un samurai senza padrone. Definizione che andrebbe bene anche per descrivere Ahsoka, che dopo avere abbandonato la via dei Jedi ha comunque continuato la sua lotta in base ai propri principi.

La Jedi è quindi l’episodio che tutti aspettavano, potenzialmente un punto di svolta per la trama orizzontale della serie, ma anche un ideale punto di partenza per la vociferata serie dedicata ad Ahsoka. Tralasciando le speranze, da La Jedi gli spettatori escono con la soddisfazione di aver rivisto in azione un personaggio particolarmente amato e la speranza che un altro dei grandi villain di Star Wars stia per fare un trionfale ritorno.

Questa è la Via.

Gli episodi precedenti

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