Utopia, la recensione in anteprima della serie TV Amazon

Il 30 ottobre debutta la serie thriller Utopia su Amazon Prime Video: noi l'abbiamo vista in anteprima e vi spieghiamo perché vale la pena guardarla.

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a cura di Rossana Barbagallo

"Attenti a ciò che desiderate, perché potreste ottenerlo". I protagonisti di Utopia, nuova serie TV thriller Amazon Original, non devono aver mai dato troppo peso a questa massima, ritrovandosi così nei guai fino al collo grazie a... un fumetto. La passione che accomuna un gruppo di nerd alla ricerca di indizi su un potenziale complotto, indizi raffigurati tra le pagine di un graphic novel, si trasforma infatti in una caccia all'uomo che metterà a soqquadro le loro vite e decreterà la loro condanna (o causerà loro "soltanto" la perdita di alcune parti del corpo).

Cattiva fino al parossismo e sconvolgente, dall'umorismo sfacciato e dal cinismo più autentico, che scorrono lungo tutta la serie come una perfida firma. Utopia è una tra le novità più innovative nel panorama televisivo proprio grazie alla sua impertinenza, che assume una valenza maggiore per l'attualità di una tra le sue tematiche: la pandemia.

Volete sapere per quale motivo dovreste guardare Utopia? Noi abbiamo visto in anteprima sette delle sue otto puntate e vi spieghiamo perché questo thriller merita la vostra visione, senza remore alcuna, pur non conoscendone il finale. Solo un avvertimento: non ne potrete più fare a meno.

https://youtu.be/IDNPdLal2Lw

Dall'Inghilterra con amore

Guardando Utopia verrebbe da pensare che la materia d'origine da cui la serie TV è tratta sia proprio un graphic novel, come quello che causa così tanti guai ai protagonisti. E invece si tratta di un'altra serie TV. Lo show targato Amazon Original è basato infatti sull'omonima serie britannica ad opera di Dennis Kelly che nel 2013 andava in onda su Channel 4. Questa, è stata cancellata nel 2014 dopo appena due stagioni: ufficialmente per gli scarsi risultati ottenuti in termini di audience, ufficiosamente e plausibilmente per l'alto tasso di violenza che caratterizza Utopia e che all'epoca aveva fatto storcere il naso a molti, causando numerosi reclami.

Un fan può rimanere molto deluso in due casi: se la sua serie TV preferita si rivela insoddisfacente o se essa viene conclusa con un gigantesco cliffhanger di cui non si conoscerà mai il seguito. Il pubblico britannico che nonostante tutto era rimasto incollato alla TV ha sicuramente conosciuto il secondo tipo di delusione. Tuttavia, ci ha pensato Gillian Flynn (Gone Girl, Dark Places, Sharp Objects) a riportare in vita Utopia, dandole una seconda chance con un remake che dall'Inghilterra si sposta su un altro terreno anglofono, quello statunitense. Non sarà magari come avere una terza stagione, ma se il thriller che debutta su Prime Video il 30 ottobre avrà la risonanza che merita, Utopia potrebbe approdare con successo in tutto il mondo e proseguire da dove si era interrotta sei anni fa.

Chi fa da sé, fa per tre, e Flynn fa tutto da sè, dal momento che non solo ha scritto questo remake, ma ricopre anche il ruolo di showrunner e produttrice esecutiva, e noi non possiamo che applaudirla per questo. Ad affiancarla, gli executive producer Jessica Rhoades, Sharon Levy, Sharon Hall, Toby Haynes, Karen Wilson e lo stesso Dennis Kelly. Parlando di Utopia, Gillian Flynn ha dichiarato:

Mentre mi accostavo alla serie, ho tratto ispirazione dai paranoia thriller degli anni '70 come Perché un assassinio e Tutti gli uomini del presidente. Complesso, cattivo, crudo e snervante, eppure volevo essere certa che fosse popolato dal genere di personaggi a cui ci si affeziona. Mentre presentavo la mia visione agli Studios, l'ho descritta come Il Maratoneta incontra I Goonies. Volevo scariche di paura, epifanie e il tipo di risate che scoppiano inaspettatamente.

State morendo di curiosità? Vi raccontiamo allora di cosa parla Utopia.

Utopia non è ciò che sembra

Samantha (Jessica Rothe), Becky (Ashleigh LaThrop), Wilson Wilson (Desmin Borges e no, non è un errore di battitura), Ian (Dan Byrd) e Grant (Javon "Wanna" Walton) sono dei ragazzi uniti da una passione: scovare tutti gli indizi, le metafore, i messaggi nascosti tra le illustrazioni del graphic novel Dystopia, i quali riguarderebbero alcune delle più violente epidemie scoppiate realmente nel mondo negli ultimi anni. Il fumetto narra le vicissitudini di una ragazzina di nome Jessica Hyde, ma i suoi inquietanti disegni racconterebbero un'altra storia, sulla quale i giovani protagonisti amano investigare.

L'entusiasmo per il gruppo di nerd raggiunge le stelle quando questi scoprono che è stato disegnato un seguito di Dystopia, intitolato Utopia. Essi si impegnano quindi con grande zelo per mettere le mani sul nuovo graphic novel e scoprire quali segreti nasconde stavolta. Ciò che non sanno è che le loro non sono semplici teorie del complotto su cui discutere in chat: anche lo spietato sicario Arby (Christopher Denham) è sulle tracce di Utopia per conto di una misteriosa società e per ottenerlo lascerà sul suo cammino una lunga scia di morti, mentre dà la caccia ai giovani protagonisti. Un aiuto inaspettato, però, arriverà per loro proprio dall'eroina di Utopia: Jessica Hyde (Sasha Lane), in carne ed ossa.

Intanto, lo scienziato Michael Stern (Rainn Wilson) indaga su un virus che sta infettando i bambini di diversi Stati causandone la morte, con il dottor Kevin Christie (John Cusack) interessato ai suoi studi per poter trovare una cura a questa letale epidemia.

Non guarderete più un cucchiaio allo stesso modo

Utopia fa il suo sporco lavoro di conspiracy thriller, snodandosi attraverso una trama che contiene tutto ciò che serve. Un gruppo (in questo caso piuttosto improvvisato) di persone che, partendo da un fatto apparentemente insignificante, si ritrova a scoprire segreti che coinvolgono personaggi importanti della società. Una semplice teoria complottista (basata su un fumetto, addirittura) che si rivela via via sempre più aderente all'agghiacciante realtà. La controparte nemica che cerca di eliminare i protagonisti, troppo scomodi poiché vicini alla verità. Il dubbio su ciò che è reale e ciò che invece è solo paranoia.

Se tuttavia vi aspettate una semplice sequela di episodi, in cui i personaggi protagonisti sono impegnati a dipanare una matassa seguendo degli indizi, cercando di non farsi acciuffare dai cattivi, vi sbagliate. Utopia infatti non vi lascerà nemmeno il tempo di sconvolgervi. Le sue fondamenta sono fatte da situazioni sorprendenti e improvvise, raffigurate da immagini meravigliosamente e perfidamente folli. Da una suspense tale da tenere col fiato sospeso per l'intera durata di ogni episodio, poiché chiunque può tirare le cuoia da un momento all'altro in Utopia senza alcuna avvisaglia. Da un complotto costruito in maniera tale da invogliare a scoprire la verità, insieme a quei cinque disgraziati che si sono trovati loro malgrado a rischiare la propria vita per portarla a galla.

Non è una serie per tutti, sia chiaro. Quando i britannici lamentavano l'eccessiva violenza dello show firmato da Kelly, non parlavano basandosi su congetture. Il sangue scorre in maniera copiosa all'interno degli episodi di Utopia, rappresentando scene spesso raccapriccianti con cinismo e parecchia immaginazione: persino un cucchiaio può diventare un'arma efficiente, se bisogna cavare un occhio a qualcuno. Ma questa scelta si rivela sorprendentemente schietta e realistica e lo spirito à la c'est la vie che talvolta permea Utopia diventa anche uno dei suoi punti di forza, incarnato in maniera magistrale dalla figura di Jessica Hyde.

Un gruppo da amare

Qui Sasha Lane è una delle carte vincenti della serie: la sua interpretazione di Jessica come una disadattata addestrata a combattere, alla ricerca della verità ad ogni costo, è resa egregiamente. La sua ricerca di Utopia non è esente da morti e perdite importanti, causate anche per sua stessa mano, e odiarla di tanto in tanto sarà del tutto fisiologico. È spietata e disposta a tutto, proprio come i suoi nemici, ma è innegabile che si tratti del personaggio più tosto della serie e non si può non seguirla nella sua evoluzione. La sua presenza, tuttavia, non adombra quella degli involontari compagni.

Becky, Ian, Wilson, Grant e Samantha sono dei nerd in un mondo fatto di cosplay ridicoli e hype, appassionati di fumetti e convention, preparati su diversi argomenti e in grado di trovare le risposte che cercano sfruttando le loro conoscenze e la tecnologia. Qualcuno non potrà fare a meno che identificarsi in questo gruppo di Goonies cresciutelli e alle prese con morti violente; qualcun altro si affezionerà a essi per il semplice fatto che rappresentano lo "stacco" alla ferocia e al cinismo che li circonda in Utopia. Sono dei magnifici idioti, come potremmo esserlo noi e voi nella loro stessa situazione, e non mancano di far sorridere lo spettatore con la loro ironia e la loro goffaggine, le loro stramberie e la loro... normalità.

La presenza di Rainn Wilson nei panni del dottor Michael Stern e di John Cusack in quelli di Kevin Christie dà poi un altro spessore a Utopia: se le performance dei giovani protagonisti sono lodevoli, quelle dei "veterani" sono di certo all'altezza della loro esperienza, mettendo in scena due personaggi ricchi e complessi che forniscono maggiore spessore.

Attenti a quel fumetto

Utopia capita a fagiolo in un periodo particolarmente sensibile al tema delle pandemie globali. L'autrice Gillian Flynn ha iniziato la stesura della trama sette anni fa e le riprese sono partite solo l'anno scorso; tuttavia è sorprendente l'attinenza di questo thriller all'attualità odierna e acquisisce un'aura distopica che fa realmente paura, poiché calata nella nostra epoca e non in un potenziale futuro. Utopia è quindi innovativa anche per il suo esporre, in maniera sadica e spietata, alcuni fatti del mondo che ci circonda oggi, senza tuttavia la presunzione di dire "ciò che vedi qui potrebbe essere reale e il tuo mondo potrebbe essere costruito davvero sulla base di bugie e complotti". La serie Amazon Original è perciò più una storia di amicizia, tenacia, umanità, che di cospirazioni e cattiverie gratuite.

Non mancano alcune incongruenze che ci hanno lasciati perplessi: talvolta la sospensione della realtà è stata messa a dura prova durante la visione, con scene un po' troppo inverosimili, anche per un conspiracy thriller e alcuni personaggi si sono ritrovati a far cose che non ci si sarebbe aspettati di certo da "quei" personaggi.

Utopia, però, ci ha tenuti incollati allo schermo, puntata dopo puntata e il graphic novel della discordia, vero protagonista dello show, è uno dei suoi piatti forti: fogli dopo fogli di misteriosi messaggi che si annidano all'interno di illustrazioni macabre e inquietanti, di cui noi stessi vorremmo carpirne i segreti. Cosa ci riserverà l'ultima pagina?

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