Young Rock, recensione della serie su Dwayne Johnson

Arriva su Sky e NOW Young Rock la serie che racconta la vita di Dwayne “The Rock” Johnson attraverso 3 periodi storici diversi.

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a cura di Lorenzo Ferrero

Young Rock può essere definita una sorta di serie comica antologica perché racconta la storia di Dwayne “The Rock” Johnson attraverso tre particolari fasi della sua vita: da bambino, nell'adolescenza e nel periodo universitario. La serie, disponibile dal 13 Gennaio su SKY Serie e in streaming su NOW, sarà raccontata dallo stesso Johnson, tramite un espediente narrativo molto particolare che, nel corso degli ultimi anni, è praticamente diventato un meme: la sua corsa alle elezioni presidenziali.

USA, 2032

Siamo negli Stati Uniti, nel 2032, dove un ormai sessantenne (e nonostante ciò incredibilmente in forma) Dwayne Johnson sta attraversando tutto il continente per promuovere la sua candidatura a Presidente. Attraverso le sue ospitate in varie trasmissioni televisive (una in particolare condotta da un divertentissimo Randall Park, che abbiamo già conosciuto in Wandavision), dibattiti e servizi nei telegiornali, il fu The Rock racconterà vari episodi della sua vita, che lo hanno segnato sia in positivo che in negativo, per convincere l'elettorato.

In particolare, vengono esplorate tre fasi della sua esistenza: il 1982, quando aveva 10 anni, il 1987, quando ne aveva 15 e in generale gli anni '90, che esplorano tutto il periodo universitario.

Hawaii, 1982

Ad impersonare il giovanissimo Johnson abbiamo Adrian Groulx, che ha saputo dare un'interpretazione davvero fresca e genuina, anche se in giovane età. Le vicende narrate attorno a questo arco narrativo, sono quelle che si concentrano maggiormente sul mondo del wrestling e sui meccanismi che ne fanno parte (il concetto di gimmick in primis). Notevoli sono i vari cameo di alcuni famosi wrestler dell'epoca: Iron Shiek, Macho Man Randy Savage, Ric Flair e altri, con una scelta del cast da parte della produzione davvero notevole tanto è vero che la somiglianza di alcuni di essi è davvero sorprendente.

Menzione d'onore sicuramente va fatta agli interpreti dei genitori di Johnson, ovvero un ispiratissimo Joseph Lee Anderson nel ruolo di Rocky Johnson e una bravissima Stacey Leilua in quello di Ata Johnson, calati perfettamente nei rispettivi personaggi e con una perfetta chimica anche col giovane Groulx.

Pennsylvania, 1987

Se per il nostro protagonista gli anni della fanciullezza erano quelli più spensierati e tranquilli, con l'arrivo in Pennsylvania nel pieno dell'adolescenza, iniziano i problemi: per farsi accettare dalle ragazze, il giovane Dwayne (interpretato da Bradley Constant) ruba vestiti costosi spacciandosi per ricco, quando in realtà la mamma fatica ad arrivare a fine mese pulendo appartamenti e il padre è sull'orlo del declino come wrestler e performer.

Delle tre parti è forse la più debole, a causa di vicende più tendenti al drama da raccontare, ma nonostante ciò, è forse il personaggio di Ata Johnson a ricevere maggior risalto per quanto riguarda la crescita personale e l'affermazione di sé. Apprezzabile, tuttavia, tutta l'atmosfera da teen drama che si respira negli episodi ambientati nell'87, che restituisce uno spaccato dei licei americani dell'epoca, in cui vi erano forti differenze tra studenti ricchi e poveri.

Miami, anni '90

Un appena maggiorenne Dwayne Johnson riesce ad entrare nel mondo del football americano, essendo fisicamente dotato e avendo una predisposizione naturale. Purtroppo, un bruttissimo infortunio lo costringe ad accantonare momentaneamente quel sogno poco prima del debutto, mandandolo in depressione e facendogli dubitare di ogni sua sicurezza. Questo periodo della vita di Johnson è sicuramente quello più intenso e meglio narrato, nonché quello più sentito dall'attore stesso.

La scelta, inoltre, di Uli Latukefu per impersonarlo è stata sicuramente eccellente, essendo l'attore molto somigliante e di una bravura incredibile, riuscendo a rendere giustizia a ciò che viene raccontando e regalando alcuni degli episodi più riusciti e divertenti dell'intera serie, tra cui il settimo intitolato "Johnson & Hopkins", interamente dedicato agli amanti dei film d'azione e girato magistralmente.

Un narrazione non lineare

Young Rock non viene raccontato in maniera lineare ma vengono fatti continui salti temporali in base alle domande che vengono poste al candidato Johnson nel futuro. All'interno della serie, infatti, non vi è una narrazione cronologica degli eventi, creando un po' di confusione nei meno attenti. Anche perché molto spesso, lo stesso protagonista inizia a raccontare qualcosa, per poi cambiare discorso dicendo: "No, questa ce la teniamo per un'altra volta".

Sia chiaro, per come è stata concepita la serie è un espediente che funziona, ma che potrebbe non piacere a tutti, in quanto a tratti poco chiara e che rimane in piedi solamente grazie al pretesto narrativo con cui vengono narrate le vicende e al contesto che vi fa da sfondo (ovvero le elezioni presidenziali).

Tuttavia, questa grande differenziazione negli episodi, ha dato modo agli sceneggiatori e ai registi di poter sperimentare anche con i generi e con i tipi di narrazione, dando impronte diverse in base al periodo narrato: la classica commedia famigliare per il periodo dell'infanzia, una sorta di “teen drama” per quello dell'adolescenza, fino allo “sport's drama” degli anni più recenti. Ad essere influenzati dal periodo in cui sono narrate le vicende, però, ci sono anche le grafiche che appaiono a schermo, o le canzoni che vengono utilizzate nella soundtrack, o ancora la fotografia dell'episodio stessa, che cerca di scimmiottare la qualità dei prodotti che andavano in onda in quel periodo.

Young Rock: oltre ogni aspettativa

Quando si pensa ad una serie autobiografica, si tende a credere che si tratti sempre di qualcosa di autocelebrativo, poco obbiettivo e che tende ad elevare la persona protagonista ad eroe del pubblico, a “People's Champion”. Young Rock non è da meno in questo, anche se tuttavia riesce a farlo con una innata originalità e senza prendersi troppo sul serio, che quasi ti fa dimenticare di vedere di fatto una serie autobiografia.

La vita di Dwayne Johnson è effettivamente interessante, sia per gli amanti del wrestling (in particolare, quando si raccontano gli anni dell'infanzia), sia per coloro a cui piacciono le belle storie perché oltre ad essere una serie comica, è anche una storia di riscatto, che parla di coloro che sono partiti dal basso, dei cosiddetti “underdog”, di quelli che nonostante le difficoltà hanno continuato ad insistere e a combattere per raggiungere i propri risultati e i propri sogni.

E visto quello che sta costruendo Dwayne “The Rock” Johnson nella sua carriera, forse è il caso di dargli ragione.

Come detto in apertura, Young Rock è disponibile per intero a partire dal 13 Gennaio su SKY Serie e in streaming su NOW. Potete acquistare NOW Smart Stick con i primi 3 mesi a scelta fra Cinema oppure Entertainment su Amazon semplicemente cliccando su questo link.