1978: il Grillo Parlante

Parlare con le macchine è un obiettivo che l'uomo persegue da decenni e fin dagli anni '30 vengono sviluppate tecnologie per raggiungere questo scopo. Vediamo come si è evoluto il riconoscimento vocale dagli automi fino a Siri.

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a cura di Tom's Hardware

I primi giocattoli parlanti si iniziarono a vedere negli anni '60 con la bambola Chatty Catchy della Mattel che usava un filo per far partire una registrazione all'interno del giocattolo. Al CES del 1978 Texas Instruments lanciò lo Speak-N-Spell (Grillo Parlante in Italia), il primo giocattolo commerciale a usare processori di suono digitale per sintetizzare la voce umana. Il progetto era partito con un finanziamento di 25.000 dollari per la ricerca di un prodotto che potesse dimostrare le potenzialità della bubble memory di Texas Instruments, anche se alla fine vennero usate due ROM da 128K. Poco dopo, nel 1979, arrivò anche il primo gioco di scacchi parlante e nel 1980 Milton fu il primo gioco multiplayer elettronico a usare la sintetizzazione vocale (per insultare i giocatori). I videogiochi parlanti Stratovox e Bezerk uscirono lo stesso anno.

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