Gli standard di durata
La maggior parte degli hard disk in circolazione sono prodotti da sei aziende: Fujitsu/Toshiba, Hitachi, Samsung, Seagate e Western Digital. Per capire chi di loro vende gli hard disk più durevoli Storelab valuta gli hard disk che riceve e tiene in conto anche le perdite economiche dei clienti.
Questo studio include più di 4000 dischi da 2,5 e 3,5 pollici. Prevede anche un confronto tra drive difettosi in rapporto alle quote di mercato possedute da ogni produttore. Quindi i marchi più popolari avranno percentuali di rottura più alte, un artificio di cui bisogna tenere conto nel valutare i risultati. Una grande differenza tra la percentuale di mercato e quella di rottura invece ci può dare un'indicazione interessante sulla resistenza degli hard disk.
Dobbiamo quindi accettare il fatto che questo studio non è rappresentativo del mercato, e non può essere considerato un punto di riferimento. Rispecchia una frazione, relativamente piccola, del mercato dei dischi rigidi. Considerate quindi questa analisi come una panoramica sull'affidabilità equivalente a quella che si potrebbe fare in Italia, o anche in una sola regione.
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Basandoci sui grafici possiamo vedere che la percentuale di rotture e la presenza sul mercato di un marchio sono solo parzialmente sovrapponibili. La differenza più rilevante riguarda proprio il leader del mercato, Seagate, che ha una percentuale di rottura del 56%, quasi il doppio rispetto alla sua share di mercato, pari al 31%. Seagate riporta di detenere "solo" il 40% del mercato in Russia, e questo è il dato di partenza di Storelab; anche tenendo presente questo valore la differenza è rilevante.
Anche gli altri produttori hanno percentuali di rottura inferiori rispetto alla loro diffusione sul mercato. Hitachi e WD, in particolare, guadagnano quasi 11 punti percentuale. Un valore che suggerisce una buona affidabilità , anche se in un contesto molto limitato.