La battaglia per la supremazia nel campo dell'intelligenza artificiale generativa si intensifica con l'ultima mossa di Anthropic, che ha presentato giovedì i suoi nuovi modelli Claude 4 Opus e Claude 4 Sonnet. Durante la conferenza per sviluppatori "Code with Claude", i dirigenti dell'azienda hanno evidenziato come queste nuove soluzioni rappresentino un significativo passo avanti nelle capacità di ragionamento e analisi profonda, ridefinendo gli standard del settore in un momento di feroce competizione tra i giganti tech.
I nuovi modelli arrivano in un contesto di rapida evoluzione, dove ogni azienda cerca di superare i concorrenti con funzionalità sempre più avanzate. Solo pochi mesi fa, a febbraio, Anthropic aveva lanciato Claude 3.7 Sonnet, ma il panorama tecnologico è cambiato rapidamente con OpenAI che ha risposto ad aprile con GPT-4.1, puntando su una finestra di contesto ampliata e sulla nuova famiglia di modelli di ragionamento o3. Google non è rimasta a guardare e a maggio ha rilasciato una versione aggiornata di Gemini 2.5 Pro, con particolare attenzione alle capacità di programmazione.
La differenziazione strategica di Anthropic si concretizza in un approccio a due livelli: da un lato Claude 4 Opus, un modello più potente e complesso, dall'altro Claude 4 Sonnet, più snello ma sorprendentemente efficace per molte applicazioni quotidiane, compresa la programmazione.
Due anime per un'intelligenza artificiale più versatile
Claude 4 Opus rappresenta la punta di diamante dell'offerta Anthropic. Progettato per gestire sfide particolarmente complesse che richiederebbero ore di lavoro umano, questo modello riesce a completarle in pochi istanti. Durante la presentazione, il CEO Dario Amodei ha sottolineato un aspetto interessante: "Per molti versi, come spesso accade con i grandi modelli, i benchmark non rendono piena giustizia alle sue capacità".
D'altra parte, Claude 4 Sonnet si presenta come una versione più leggera ma sorprendentemente capace. Costruito sulle fondamenta del precedente Claude 3.7 Sonnet, il nuovo modello risolve alcuni problemi della versione precedente, in particolare quella che Amodei ha definito "eccessiva solerzia", ovvero la tendenza a fare più di quanto richiesto dall'utente. Nonostante le risorse computazionali ridotte, Sonnet mantiene prestazioni eccellenti.
Una delle caratteristiche più innovative, ancora in fase beta, è la capacità di entrambi i modelli di utilizzare strumenti esterni durante processi di ragionamento complessi. Questa funzionalità permette ai modelli di alternare fasi di ragionamento autonomo con l'utilizzo di strumenti come le ricerche web, migliorando significativamente la qualità delle risposte a query particolarmente elaborate.
Le dimostrazioni pratiche hanno evidenziato capacità sorprendenti. Durante l'evento, Anthropic ha mostrato come Claude 4 sia stato in grado di prendere appunti su come navigare mentre giocava a Pokemon, dimostrando non solo capacità di analisi ma anche di apprendimento attraverso l'esperienza interattiva.
Entrambi i modelli offrono modalità di risposta quasi istantanee e modalità di pensiero esteso, adattandosi così alle diverse esigenze degli utenti. Per quanto riguarda l'accessibilità, tutti i piani a pagamento includono sia il modello Opus che Sonnet, mentre il piano gratuito dà accesso esclusivamente a Sonnet, creando una chiara stratificazione dell'offerta commerciale.
L'evoluzione di Claude rappresenta un chiaro segnale della direzione che sta prendendo l'industria dell'IA generativa: non si tratta più solo di creare sistemi in grado di generare contenuti coerenti, ma di sviluppare intelligenze artificiali capaci di ragionamento profondo, analisi complessa e interazione fluida con strumenti esterni, avvicinandosi sempre più a quel tipo di intelligenza versatile e adattabile che caratterizza il pensiero umano.