Apple Input Design Lab, la prima volta nelle segrete stanze

Un'inedita visita al laboratorio dove Apple progetta gli accessori e ne studia i prototipi, alla ricerca del risultato migliore che possa garantire la maggiore soddisfazione dell'utente. Un concentrato di tecnologia e attenzione maniacale ai dettagli.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Steven Levy ha visitato il laboratorio dove Apple progetta e realizza i propri accessori, scoprendo un notevole concentrato di tecnologia. Il giornalista, che usa Medium per pubblicare i propri lavori, ha pubblicato anche diverse immagini del luogo che gli addetti ai lavori chiamano "Vallco Parkway".  

Apple Input Design Lab (7)

Si tratta dell'Input Design Lab, dove gli ingegneri Apple mettono a punto tastiere, trackpad, mouse e altri accessori. "È colmo di una pletora di macchinari di precisione che farebbero battere il cuore di un geek come una pompa pneumatica".

È la prima volta che un reporter ha accesso a questo luogo, e probabilmente Apple ha rotto la tradizionale riservatezza per sostenere il lancio dei nuovi iMac, sui quali lo stesso Levy si è soffermato per descrivere alcune qualità degli schermi.

Scopriamo così che le tastiere vengono provate da persone che portano addosso dei sensori, che aiutano a valutare l'ergonomia del prodotto. "Monitoriamo l'affaticamento muscolare, la memoria, l'acustica, la precisione e altri test su tutte le tastiere", spiega Kate Bergeron, che per Apple dirige questa divisione. Viene misurato anche il tempo che impiegano le persone (ne convocano di ogni genere) per abituarsi a una nuova tastiera.

Non mancano poi test automatizzati, nei quali ci sono robot che sottopongono i dispositivi a diversi test. Macchine che battono sui tasti, cliccano, muovono il mouse migliaia di volte al giorno, per verificare prestazioni e robustezza. Per ogni nuovo prodotto che viene realizzato, si crea anche una nuova serie di test. Per le tastiere, ad esempio, il test prevede fino a 5 milioni di pressioni. I test, aggiunge Levy, vengono fatti sui prototipi ma poi ripetuti anche con i campioni che escono dalle fabbriche, in Cina.

Non manca una stampante 3D naturalmente, usata per realizzare "al volo" i supporti di cui il personale ha bisogno. Così come non mancano versioni extra large degli accessori, realizzate per studiarne meglio i dettagli più minuti e aspetti che sarebbe impossibile valutare a dimensioni standard.

Apple Input Design Lab (9)

Ciò che fa funzionare il tutto, più delle macchine e delle persone, comunque è l'ossessività. Bergeron dice, a proposito di una tastiera, che "in un'occasione il meccanismo aveva un suono che non ci piaceva. Così abbiamo cambiato il materiale per arrivare al punto in cui al cliente sarebbe piaciuto il suono". Lo stesso approccio, dice la dirigente di Apple, c'è stato per ottenere il "suono giusto" dal Magic Trackpad 2.

Sì, sembrerà un po' folle mettere un'intera squadra a cercare il suono migliore per una tastiera, ma è importante che i clienti siano soddisfatti, perché un cliente contento è un cliente che torna - e questo in Apple lo sanno bene. Ci sarà un motivo, dopotutto, se quest'azienda è sempre ai primi posti, quando non prima in assoluta, nelle classifiche che riguardano appunto la soddisfazione dei clienti - ma anche il suo principale concorrente ha avuto la gioia di un primo posto

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