La guerra invisibile contro i mercenari digitali ha appena ricevuto un nuovo arsenale di difesa. Apple ha lanciato una sfida senza precedenti alla comunità globale di ricercatori informatici, offrendo ricompense che possono superare i 5 milioni di dollari per chi riuscirà a scoprire le vulnerabilità più sofisticate nei suoi sistemi. Una mossa strategica che mira a competere direttamente con gli investimenti milionari dei gruppi specializzati nello sviluppo di spyware commerciali, quelli stessi strumenti che finiscono nelle mani di governi autoritari e organizzazioni criminali.
L'escalation delle ricompense digitali
Il colosso di Cupertino ha raddoppiato la sua posta in gioco, portando a 2 milioni di dollari il premio massimo per le cosiddette zero-click exploit chains, quelle vulnerabilità che permettono di compromettere un dispositivo senza alcuna interazione da parte dell'utente. Dal 2020, l'azienda ha già distribuito 35 milioni di dollari a circa 800 ricercatori, dimostrando l'importanza strategica di questo investimento nella sicurezza.
La nuova struttura dei premi rivela chiaramente le priorità difensive di Apple. Gli attacchi che richiedono un solo click dell'utente ora valgono fino a 1 milione di dollari, raddoppiando il precedente limite di 250.000 dollari. Stesso trattamento per gli exploit di prossimità wireless, quelli che sfruttano connessioni Bluetooth, Wi-Fi o altre tecnologie di comunicazione a corto raggio.
Target Flags: la rivoluzione della verifica automatica
L'innovazione più significativa introdotta da Apple riguarda i Target Flags, un sistema integrato nei sistemi operativi che permette di verificare automaticamente l'efficacia degli exploit segnalati dai ricercatori. Questo meccanismo consente pagamenti più rapidi e trasparenti, eliminando i lunghi tempi di attesa tipici dei programmi di bug bounty tradizionali.
Il sistema di bonus aggiuntivi rappresenta un ulteriore incentivo per spingere la ricerca verso territori inesplorati. Le vulnerabilità scoperte nelle versioni beta del software o quelle capaci di aggirare la Lockdown Mode - la modalità di protezione estrema introdotta da Apple per utenti ad alto rischio - possono più che raddoppiare le ricompense base.
La strategia contro i mercenari digitali
Il team Security Engineering and Architecture (SEAR) di Apple studia costantemente le tecniche utilizzate dai gruppi che sviluppano spyware commerciale, analizzando le catene di exploit multi-fase che caratterizzano gli attacchi più sofisticati. Questa conoscenza si traduce ora in incentivi mirati per chi riesce a replicare simili approcci offensivi in ambito di ricerca etica.
La tabella delle nuove ricompense evidenzia cinque categorie prioritarie: dalle catene zero-click da 2 milioni agli exploit che richiedono accesso fisico al dispositivo, valutati fino a 500.000 dollari. Anche la fuga dalle sandbox delle applicazioni fino al bypass del System Policy and Trust Management ha visto triplicare il suo valore, passando da 150.000 a 500.000 dollari.
iPhone 17 e la protezione della società civile
Guardando al 2026, Apple ha annunciato un programma di distribuzione di 1.000 dispositivi iPhone 17 destinati specificamente alla società civile per la protezione contro gli spyware mercenari. Questi dispositivi, dotati delle più avanzate protezioni come il Memory Integrity Enforcement, rappresenteranno il nuovo standard per la ricerca sulla sicurezza.
Il programma Security Research Device si espanderà per includere questi nuovi modelli, offrendo priorità nella valutazione delle segnalazioni provenienti da questi dispositivi specializzati. Una mossa che sottolinea l'impegno dell'azienda nella protezione di giornalisti, attivisti e altre figure esposte a rischi digitali elevati.