Biostar ha optato per un layout molto lineare, con un occhio di riguardo al sistema di raffreddamento. Nella parte anteriore della scheda madre è posizionato il socket 939 per la CPU, al cui fianco sono predisposti i due slot per le memorie. Tutte le connessioni sono raggruppate in un'unica zona della scheda, in maniera tale da scongiurare cavi che passano da una parte all'altra del case. Gli slot per schede d'espansione sono inseriti nella parte destra della motherboard, soluzione inusuale, e prevedono uno slot PCI Express e uno PCI standard - lo spazio a disposizione non pregiudica l'utilizzo di schede video lunghe.
Una caratteristica che contraddistingue il Biostar è senza dubbio il sistema a ribaltamento della scocca. Dopo aver liberato due ganci di sicurezza situati sotto il pannello frontale è possibile ribaltare parte dello chassis così da avere libero accesso ai componenti della motherboard. Le predisposizioni per gli hard disk, ruotate di 90°, sono situate subito sotto il bay da 5.25" per CD/DVD.
La facilità d'installazione è una prerogativa del 330P, e devo affermare che non è mai stato così comodo installare i componenti all'interno di un Mini-PC. Tuttavia, un punto negativo è da esprimere per quanto concerne il cablaggio. Seppur una volta ultimata l'installazione non si avranno fastidiosi cavi sparsi per il case, durante l'installazione sarà necessario instradare con pazienza tutti i cavetti dati e alimentazione nelle giuste fessure per arrivare ai componenti, problema intensificato se utilizzerete periferiche Ultra ATA, che necessitano il classico e ingombrante cavetto flat.
Biostar ha sfruttato tutto lo spazio a disposizione: nella parte inferiore del case è presente uno sportellino che nasconde un connettore Mini-PCI collegato nella parte inferiore della motherboard, al quale è possibile collegare un modulo LAN Wireless opzionale - fornito di serie con il modello 330G.
