Bug Sandy Bridge: Intel ne esce illesa e AMD non ci guadagna

Quanto costerà a Intel il bug dei chipset? AMD ci guadagnerà? Scopriamo cosa accadrà nei prossimi mesi.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Introduzione

Il 31 gennaio scorso Intel ha comunicato di aver rilevato un bug nel design di circa 8 milioni di chipset P67/H67, che potrebbero presentare un problema di funzionamento delle porte SATA 3 Gbps nel corso del tempo (Bug nei chipset Intel per Sandy Bridge, richiamo). L'azienda di Santa Clara ha in prima istanza bloccato la produzione e la vendita dei chipset affetti dal bug, nonché avviato una procedura di richiamo per i prodotti già in commercio (Bug di Sandy Bridge: come fare per il rimborso). Successivamente si è accordata con i produttori di portatili in modo da consentire loro di usare i chipset con il bug, a patto che colleghino le unità ottiche e i dischi alle porte SATA 6 Gbps e non a quelle SATA 3 Gbps, affette dal bug. 

La défaillance di Intel ha origine da un problema tecnico, ma il suo impatto si ripercuote inevitabilmente anche sulla disponibilità commerciale dei prodotti, sulla situazione finanziaria dell'azienda e, non ultimo, sulla sua reputazione. Tutte argomentazioni che, direttamente o indirettamente, potrebbero influire sul panorama di mercato dei prossimi mesi.

I chipset serie 6 per Sandy Bridge sono fallati: Intel li sta sottituendo

Quanto, questo bug, influenzerà le vendite di Intel? AMD ha tra le mani una ghiotta possibilità di recuperare terreno sul colosso dei microprocessori? Entro due mesi sarà una storia passata, o Intel avrà bisogno di molto più tempo per riprendersi? Per mettere a fuoco le conseguenze della débâcle di Intel e rispondere a queste domande, abbiamo chiesto l'opinione autorevole di Gartner e di alte società che si occupano di analisi di mercato, nonché quella dei maggiori produttori di PC in Italia per capire se e come potrebbero cambiare le loro strategie di vendita in seguito al problema di Sandy Bridge. Abbiamo, ovviamente, interpellato anche Intel, e ci siamo fatti spiegare in dettaglio il problema tecnico che si è verificato e i costi che l'azienda californiana dovrà affrontare per rimettere tutto a posto.

Due mesi basteranno?

Sia le comunicazioni ufficiali, che le dichiarazioni del portavoce Intel che abbiamo contattato per questo articolo, riferiscono che l'azienda ha iniziato la produzione dei nuovi chip serie 6, e si aspetta di consegnarli agli assemblatori per la metà di febbraio. Seguiranno poi i tempi tecnici necessari ai produttori di PC per sostituire i chip vecchi con quelli nuovi, installarli sui loro prodotti e distribuirli ai punti vendita.

Secondo Intel solo il 5% dei pc con chipset serie 6 avrà problemi, fra 3 anni

Steve Kleynhans, vice presidente della divisione client computing di Gartner, ha sottolineato che è "importante notare che la data di aprile è lo scenario peggiore che si prospetta. Come sottolineato da Intel, i nuovi chip saranno disponibili entro la fine di febbraio. Questa nuova tempistica resta una grave perturbazione per il mercato, ma non così grave come inizialmente temuto."