ChromeOS sempre più vicino ai giocatori, arriva il VRR

Google vuole rendere ChromeOS il sistema operativo preferito dai gamer: dopo Steam arriveranno VVR, supporto a periferiche RGB e schede RTX.

Avatar di Rodrigo Boschi

a cura di Rodrigo Boschi

ChromeOS, il sistema operativo Linux-based preinstallato sui Chromebook di Google, si è guadagnato una buona fetta di mercato nel mondo delle scuole e in quello business dove semplicità di configurazione, prezzo contenuto, leggerezza, portabilità e le potenzialità dei servizi offerti tramite G Suite rappresentano una marcia in più rispetto ai canonici PC o Mac. Sembra che ora Google voglia ampliare i suoi orizzonti, puntando a mettere i dispositivi ChromeOS nelle mani dei videogiocatori.

La notizia dello sforzo congiunto di Google e Valve per portare su ChromeOS il client Steam è di pochi giorni fa e sembra essere il primo passo di una svolta gaming per ChromeOS. Una ulteriore novità che farà piacere ai video giocatori è l'introduzione di una tecnologia denominata Variabile Refresh Rate che, in maniera analoga a Nvidia G-Sync o FreeSync di AMD, si occupa di sincronizzare la frequenza di aggiornamento del display con il numero di FPS generati dalla macchina, aiutando a generare immagini più fluide e riducendo al minimo il così detto screen tearing, cioè dei fastidiosi "strappi" delle immagini sul display.

La funzione è stata scovata da Kevin Tofel, autore presso About Chromebooks, all'interno di ChromeOS 101 ( disponibile tramite il canale Dev). È possibile abilitarla digitando nella barra degli indirizzi del browser la stringa "chrome://flags#enable-variable-refresh-rate", ma Google ha puntualizzato che la funzionalità non sarà presente in tutti i Chromebook, in quanto è richiesto un display compatibile.

Google però non sembra essersi fermata qui: una delle funzionalità in cui ChromeOS è carente, così come gli altri sistemi operativi Linux,  è il supporto alle periferiche RGB. Quando si collega una periferica RGB gestibile normalmente via software, questa si accenderà in modalità demo e poco altro. Nonostante esistano implementazioni software realizzate dalla comunità non sempre il risultato è all'altezza ed alcuni indizi, come questi comandi individuati nel Blog ufficiale del progetto lasciano intuire che Google sia al lavoro per introdurre il supporto nativo alle periferiche RGB nel prossimo futuro.

L'ultima perplessità è il lato hardware. ChromeOS è stato sempre installato su dispositivi dotati di schede grafiche integrate che difficilmente riusciranno a garantire prestazioni di rilievo, ma anche qui qualcosa si sta muovendo: secondo i colleghi di 9to5google in futuro vedremo dei Chromebook con a bordo schede grafiche Nvidia RTX.

I piani di Google per il futuro di ChromeOS lato gaming sembrano essere interessanti e hanno un buon potenziale; ad esempio, quando Steam arriverà su tutti i Chromebook partirà con un catalogo di titoli estremamente ampio, probabilmente tanto quanto quello di Steam Deck. Questo potrebbe portare alcuni videogiocatori a dare una chance a questi dispositivi anche per il gaming, spingendo ancor di più la diffusione dei Chromebook anche al di fuori di scuole e uffici.