Cloud, Windows orientato al web

Microsoft annuncia la prossima presentazione di Windows Cloud, sistema operativo pensato per il Cloud Computing.

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a cura di Manolo De Agostini

L'amministratore delegato di Microsoft, Steve Ballmer, ha affermato che Microsoft presenterà, in occasione della Professional Developer Conference, un sistema operativo - per ora chiamato Windows Cloud, ma non si tratta di un nome definito - del tutto nuovo indirizzato agli sviluppatori che vogliono scrivere applicazioni di Cloud Computing.

Il termine Cloud Computing indica "un insieme di tecnologie informatiche che permettono l'utilizzo di risorse (storage, CPU) distribuite", a cui accedere tramite programmi eseguiti all'interno di un browser. Insomma, per fare un esempio concreto, il Cloud Computing porta un servizio ai nostri occhi che, tuttavia, viene "calcolato" su sistemi decentralizzati, sparsi per il globo.

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"C'è bisogno di un sistema operativo sviluppato per il cloud computing, e lo presenteremo entro quattro settimane. In quel momento vi sveleremo anche il suo nome. Per ora, chiamiamolo Windows Cloud. Come Windows Server, assomiglia a Windows, ma ha funzionalità e proprietà differenti", ha dichiarato il CEO della casa di Redmond.

È bene ricordarvi che "Windows Cloud" non ha niente a che fare con Windows Vista, né con il suo successore Windows 7. Si tratta di un sistema progettato con un unico scopo e indirizzato a un pubblico estremamente di nicchia e altamente specializzato. Ballmer non ha voluto entrare nei dettagli del nuovo sistema operativo, dando appuntamento a tutti alla fine del mese per l'annuncio ufficiale.

Windows Cloud è frutto di una corsa di Microsoft verso l'ammodernamento e un cambio di filosofia. Da azienda desktop-based, la Casa di Redmond si spinge sempre più verso l'interazione tra web e desktop, contando di crearsi uno spazio di rilievo in settori in cui, neanche a farlo apposta, Google sta già muovendo i primi passi grazie all'alleanza con Salesforce.

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Ballmer ha dichiarato che questo decentramento verso il web non sta ad indicare che tutti i servizi Microsoft saranno in futuro solo online, ma che è possibile creare soluzioni più complete grazie a un'interazione maggiore. In tutto questo discorso non è da sottovalutare il modello di business, ad abbonamento, pubblicitario o di altro tipo, che Microsoft potrebbe applicare per permettere l'accesso a determinate funzionalità aggiuntive dei proprio prodotti o di soluzioni di terze parti.