Comparativa di tre hard disk Adata esterni USB 2.0 e 3.0

Recensione - Test dei dischi esterni Adata NH01, SH02 e CH94.

Avatar di Andrea Ferrario

a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Introduzione

Gli hard disk esterni basati sul classico design a piatti magnetici, o i più recenti modelli che usano memoria flash, sono assieme ai Pen Drive uno dei supporti più diffusi per l'immagazzinamento e trasporto dei dati. Il calo dei prezzi degli ultimi anni ha contribuito alla loro diffusione, al punto tale che quasi ognuno di noi ne possiede uno.

Adata HD710 HDD Esterno da 2.5'', 1TB Adata HD710 HDD Esterno da 2.5'', 1TB
A-Data CH11 Hard Disk 2.5 1TB A-Data CH11 Hard Disk 2.5" 1TB

Ora stiamo assistendo alla transizione dell'interfaccia di comunicazione, cioè il passaggio dall'USB 2.0 al 3.0. Come abbiamo già detto in altre occasioni, anche se lo standard USB 2.0 permette a livello teorico una velocità di trasferimento dati fino a 60 megabyte al secondo, all'atto pratico gli hard disk non vanno oltre la metà, con velocità di scrittura e lettura di circa 30 MB/sec.

Logo USB 3.0

Con l'USB 3.0 la velocità teorica si alza fino a 6.4 Gbit (circa 600 Megabyte). Siamo molto lontani da queste prestazioni, nel mondo reale un disco USB 3.0 può leggere o scrivere dati al doppio dell'attuale velocità dell'USB 2.0, con una media di 60 Megabyte al secondo.

Per questa recensione abbiamo provato tre prodotti Adata, due basati sulla vecchia interfaccia USB 2.0, i modelli CH94 e SH01, e uno sulla nuova interfaccia USB 3.0, il modello NH01.

Prima di passare ai test, ricordiamo che per avvantaggiarsi della nuova connessione è necessario possedere una scheda madre dotata del controller USB 3.0, o in alternativa di una scheda d'espansione PCIe. I dischi USB 3.0 sono retrocompatibili con lo standard 2.0, ma in questo caso non avrete alcun vantaggio prestazionale.