DDR4, Rambus vuole essere della partita

Rambus propone alla JEDEC alcune tecnologie per realizzare le memorie DRAM del futuro.

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a cura di Manolo De Agostini

Rambus ha svelato nuove tecnologie in grado di spingere la memoria DRAM a frequenze superiori i 3,2 GHz entro i prossimi dieci anni. L'azienda spera che gli sviluppatori di memoria DRAM acquisiranno in licenza queste tecnologie per implementarle nelle future generazioni dello standard di memoria.

La mossa di Rambus lascia stupiti, in quanto l'azienda propone soluzioni pronte, quali le memorie XDR e le XDR2, e non tecnologie e brevetti al servizio dell'industria (rivale). Forse il mancato successo delle tecnologie XDR, la cui prima generazione trova applicazione solamente nella Playstation 3 (qui un articolo sull'architettura della console), hanno fatto sì che Rambus scegliesse questa strada.

Tra le tecnologie proposte da Rambus, troviamo la FlexPhase, in grado di consentire un flusso di dati maggiore rispetto alla tecnologia usata con le DDR3. La Near Ground Signaling, invece, permette alte prestazioni con una bassa alimentazione IO, permettendo operatività a 0,5 V e integrità del segnale. La FlexClocking Architecture, invece, di riduce il consumo degli apparati di clock eliminando il bisogno di DLL o PLL. Il Module Threading aumenta l'efficienza della memoria e riduce il consumo: combinato con le tecnologie Near Ground Signaling e FlexClocking, afferma Rambus, può ridurre il consumo totale della memoria del 40%. Infine abbiamo la Dynamic Point-to-Point (DPP), che fornisce la possibilità di aggiornamenti di capacità senza compromettere la prestazione attraverso una comunicazione punto-punto.

La palla passa alla JEDEC e ai produttori di memorie. Accetteranno il ramoscello d'ulivo offerto da Rambus?