Il mondo dell'hardware sta già guardando oltre l'attuale generazione di memoria DDR5, con i principali produttori globali che stanno accelerando lo sviluppo delle specifiche DDR6 per rispondere alla crescente domanda nel settore dell'high-performance computing e dell'intelligenza artificiale. Nonostante manchino ancora almeno due o tre anni prima che questa tecnologia raggiunga le piattaforme mainstream, Samsung, Micron e SK Hynix hanno intensificato i loro sforzi per portare sul mercato una memoria che promette di rivoluzionare le prestazioni dei sistemi informatici. La spinta arriva principalmente dal settore enterprise, dove i server di nuova generazione richiedono capacità di elaborazione dati sempre più elevate.
Le specifiche tecniche che cambieranno il gioco
Le caratteristiche tecniche della DDR6 rappresentano un salto quantico rispetto alla generazione attuale. La velocità di trasferimento base partirà da 8.800 MT/s, registrando un incremento dell'83% rispetto ai 4.800 MT/s della DDR5, mentre le configurazioni più performanti potranno raggiungere i 17.600 MT/s. Per dare un'idea delle proporzioni, questi valori di partenza della DDR6 corrispondono già alle velocità considerate estreme per la DDR5 attuale.
L'innovazione più significativa riguarda però l'architettura interna: il passaggio da un design a 2x32-bit della DDR5 a uno a 4x24-bit per la DDR6. Questa modifica strutturale non solo migliorerà le prestazioni, ma richiederà anche un ripensamento completo del design dei slot di memoria per mantenere la qualità del segnale e garantire un'elevata larghezza di banda in configurazioni ad alta densità e bassa impedenza.
CAMM2: la rivoluzione del form factor
Il nuovo standard di memoria porterà con sé anche l'adozione su larga scala del formato CAMM2, attualmente poco diffuso sia nel settore server che consumer. Questo nuovo form factor è considerato la chiave per sfruttare appieno le potenzialità della DDR6, superando i limiti fisici degli attuali slot DIMM. L'implementazione di CAMM2 potrebbe finalmente decollare proprio grazie all'arrivo della DDR6, dopo anni di adozione limitata.
Secondo i report del settore, AMD, Intel e persino NVIDIA stanno collaborando attivamente con i produttori di memoria per accelerare i tempi di sviluppo. Il processo di test e verifica delle piattaforme dovrebbe concludersi entro il 2026, aprendo la strada alle prime applicazioni commerciali nel 2027, principalmente nel settore dei server di nuova generazione.
Dal laboratorio al mercato: i tempi di adozione
La storia della DDR5, arrivata sul mercato nel 2021 ma diventata davvero competitiva solo negli ultimi anni con velocità superiori agli 8.000-9.000 MT/s, insegna che l'adozione di massa richiede tempo e un ecosistema maturo. I moduli Trident Z2 CK DDR5 di G.Skill, attualmente tra i più performanti disponibili, rappresentano il punto di arrivo di anni di ottimizzazioni che probabilmente si ripeteranno con la DDR6.
L'aspetto economico giocherà un ruolo cruciale: come accaduto per tutte le generazioni precedenti, la DDR6 avrà inizialmente prezzi elevati che ne limiteranno la diffusione agli enthusiast e alle applicazioni professionali. Il mercato consumer dovrà attendere qualche anno prima di vedere prezzi accessibili e una reale convenienza rispetto alle soluzioni esistenti.
Interessante notare come alcuni notebook di fascia alta potrebbero essere tra i primi dispositivi consumer a implementare soluzioni DDR6, probabilmente in abbinamento ai processori di nuova generazione di Intel e AMD. Tuttavia, per i dispositivi mobili potrebbe trattarsi di varianti LPDDR6, più adatte alle esigenze di efficienza energetica tipiche di smartphone e tablet.