DirectStorage alleggerisce la CPU del 40% su Windows 11

DirectStorage sarà in grado di ridurre il carico delle CP del 40% sul Windows 11, liberando risorse da dedicare ad altre attività.

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a cura di Gabriele Giumento

I benefici che DirectStorage apporterà alle prestazioni di archiviazione, permetteranno agli sviluppatori di usufruire di più risorse nei giochi per quanto riguarda la CPU. La nuova API sviluppata da Microsoft permette infatti (secondo i dati dell'azienda) di ridurre di ben il 40% il carico della CPU su Windows 11, liberando risorse da dedicare ad altre attività. L'impatto sui giochi sarebbe molto positivo, specialmente su open world popolati da diversi e numerosi personaggi non giocanti.

Abbiamo già sperimentato qualcosa di simile con l'architettura Velocity utilizzata su Xbox Serie X|S. Con DirectStorage l'aumento prestazionale è tuttavia più pronunciato, grazie alle più elevate velocità degli SSD NVMe e alle maggiori ottimizzazioni con lo stack I/O dei file su Windows 11. È interessante notare come DirectStorage riesca comunque a sgravare la CPU del 40%, seppur continuando ad utilizzarla per operazioni di decompressione.

L'ingegnere di Microsoft Cooper Partin, fa anche notare che DirectStorage è stato sviluppato appositamente per trarre il massimo delle prestazioni su PC, essendo diverso della versione Xbox.

"DirectStorage su Windows non è un porting diretto della versione presente su Xbox. Si tratta di una nuova implementazione e l'abbiamo adattata per ottenere il massimo sulle piattaforme PC".

"DirectStorage è progettata per i moderni sistemi di gioco. È in grado di gestire le piccole letture in maniera più efficiente ed è possibile raggruppare insieme richieste multiple. Nel caso la tecnologia sia supportata a pieno da un titolo, può ridurre il carico sulla CPU del 20-40%. Questo è possibile grazie ai progressi ottenuti nello stack I/O dei file su Windows 11 e migliorie sulla piattaforma in generale."

Microsoft consiglia inoltre un'unità NVMe con velocità di almeno 2,5GB/S, specificando che la funzionalità è supportata anche su Windows 10.

"Su Windows 10, DirectStorage farà uso di un layer I/O ottimizzato che abbiamo realizzato sulle api Win32. Ciò permette di sfruttare dei buoni modelli come l'I/O asincrono e farà in modo di poter estrarre il massimo delle prestazioni ottenibili con Windows 10."

"L'obiettivo principale di Direct Storage è quello di utilizzare il metodo più prestante per gestire le richieste di caricamento in base alla piattaforma su cui state giocando. Non è più importante adesso se un titolo gira su Windows 10 o Windows 11, basterà che questo lavori con le API e noi facciamo il resto."

Specifica l'ingegnere.

Partin ha anche spiegato nel dettaglio i modelli del flusso di lavoro di DirectStorage, con degli esempi di multi-batching. Gli sviluppatori di giochi possono ora creare gruppi multipli di code per la decompressione dei dati, con un monitoraggio che assicuri che il flusso si mantenga efficiente. Una cosa fatta notare da Luminous Productions nella presentazione di Forspoken alla GDC, specificando che uno dei vantaggi di DirectStorage è stata proprio la possibilità di decomprimere e caricare i dati in parallelo.