Il mercato della memoria RAM sta attraversando una fase critica che ricorda drammaticamente le difficoltà vissute durante la carenza di schede grafiche degli scorsi anni. I prezzi dei moduli DRAM hanno raggiunto livelli definiti senza mezzi termini come "sbalorditivi" dagli analisti di settore, mentre i principali produttori mondiali iniziano a comunicare problemi significativi nelle scorte disponibili per il mercato consumer. La causa principale di questa situazione risiede nell'esplosione della domanda proveniente dal settore dell'intelligenza artificiale, che sta letteralmente divorando la maggior parte della capacità produttiva globale.
Samsung, uno dei colossi indiscussi nella produzione di memoria DRAM, ha preso una decisione senza precedenti interrompendo completamente le contrattazioni sui prezzi contrattuali per le DDR5 DRAM. Secondo quanto riportato da DigiTimes, altri produttori potrebbero presto seguire questa strategia, segnalando una situazione di mercato sempre più tesa. La scelta del gigante sudcoreano rappresenta un chiaro indicatore della pressione insostenibile che sta caratterizzando l'intera filiera produttiva.
I numeri parlano chiaro e dipingono un quadro allarmante per chi sta pianificando un upgrade del proprio sistema. Nel mercato spot, i prezzi delle DDR5 da 16Gb sono quasi raddoppiati nell'arco di un solo mese, toccando la cifra record di 15,50 dollari per chip. L'incremento dei prezzi al dettaglio oscilla tra il 20% e il 40% rispetto alle quotazioni di poche settimane fa, con produttori come Corsair (come le Corsair Vengeance, acquistabili su Amazon) e Adata che hanno dovuto adeguare i listini in modo consistente già dal terzo trimestre dell'anno.
La radice del problema risiede nella ristrutturazione delle priorità produttive imposte dalla domanda proveniente dai fornitori di servizi cloud e dalle aziende che sviluppano soluzioni di intelligenza artificiale. Questi clienti corporate non si limitano a richiedere solo memoria HBM specializzata, ma stanno assorbendo enormi quantitativi anche di memoria consumer tradizionale, sia DDR5 che DDR4, per alimentare i propri data center e ambienti di elaborazione. La competizione per accaparrarsi le forniture disponibili è diventata feroce.
Samsung, Micron e SK hynix hanno dovuto ripensare completamente le loro strategie di allocazione della capacità produttiva. La scelta strategica è caduta sull'incremento della produzione di DDR5 e HBM, i segmenti più remunerativi dove la domanda appare insaziabile. Questi colossi hanno stretto contratti a lungo termine con i giganti dell'intelligenza artificiale, garantendo loro forniture prioritarie che inevitabilmente vanno a discapito del mercato consumer.
Le previsioni per i prossimi mesi non offrono margini di ottimismo. Gli esperti stimano che la situazione di criticità nell'offerta persisterà almeno fino al primo trimestre del 2026, con i prezzi destinati a mantenere una traiettoria ascendente costante. Il collo di bottiglia nella catena di approvvigionamento sembra destinato a perdurare finché la domanda stratosferica proveniente dal settore AI non troverà un nuovo equilibrio.