Ecco Intel Meteor Lake visto da vicino con un die-shot

Un sito francese ha pubblicato il die-shot di un processore Intel Meteor Lake, grazie al quale possiamo vedere i vari core.

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a cura di Antonello Buzzi

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I processori di quattordicesima generazione di Intel, chiamati con il nome in codice "Meteor Lake", saranno i primi dell’azienda che utilizzeranno un design multi-chiplet per il mercato consumer e dovrebbero essere costituiti da tre tile: un die di calcolo con un numero sconosciuto di core ad alte prestazioni Ocean Cove e core ad alta efficienza energetica, un die GPU con 96-192 EU e un die SoC con unità come un controller di memoria, un controller PCIe e un controller Thunderbolt.

Le CPU "Meteor Lake" saranno realizzate sul nodo Intel 4 e saranno estremamente scalabili a livello di potenza (da 5 a 125 W), così da adattarli a una vasta gamma di dispositivi. A inizio mese, vi abbiamo riferito che i primi sample sono già in grado di eseguire sistemi operativi come Windows, Chrome e Linux, ma il loro debutto sul mercato è ancora lontano, visto che si parla del prossimo anno.

Tuttavia, qualcuno è già riuscito a vedere un prototipo e ha scattato un die-shot per analizzare la struttura interna del processore. I colleghi di Comptoir du Hardware hanno infatti pubblicato l'immagine che trovate a corredo della notizia, che mostra un esemplare di chip Meteor Lake con 2 P-core ("Redwood Cove") e 8 E-core ("Crestmount") interconnessi da un bus ad anello e che condividono una cache L3. Complessivamente, i core e le cache occupano circa il 35% dell'intera area del die. Ogni P-Core dispone di 2MB di cache L2 dedicata (una quantità maggiore rispetto agli 1,25MB dei P-core "Golden Cove" attuali), mentre ogni cluster di E-Core, ognuno composto da quattro E-Core, condivide una cache L2 di 4MB, il doppio rispetto gli attuali 2MB degli E-Core "Gracemont".

Al momento, ovviamente, non conosciamo le frequenze dei core, ma presumibilmente saranno più elevate rispetto a quelle degli odierni Alder Lake, così come l'IPC. Attualmente, non ci resta altro che attendere ulteriori aggiornamenti ufficiali da parte di Intel.