Funzionalità e specifiche importanti per una stampante 3D

Le tecnologie di stampa 3D sono in rapida evoluzione, con potenzialità enormi anche per l'utente finale. Da qualche tempo sono anche accessibili economicamente e rappresentano un nuovo ambito non solo per i professionisti.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Funzionalità e specifiche importanti per una stampante 3D

Area di lavoro: Questo parametro identifica le dimensioni massime dell'oggetto che è possibile stampare. Vengono forniti dati relativi a altezza, larghezza e profondità. Questo parametro rappresenta di sicuro una limitazione per la stampante, ma si deve anche tenere presente chè è possibile stampare un pezzo di dimensioni superiori a quella dell'area di lavoro scomponendolo in vari elementi che potranno poi essere assemblati. Un'area di lavoro pari a 13x13x13 cm rappresenta già una buona soluzione.

Estrusori: questi componenti rappresentano a tutti gli effetti il punto nel quale il materiale viene fuso per andare a realizzare il singolo strato del pezzo. Alcune stampanti sono dotate di più estrusori che permettono di ridurre i tempi di stampa o di usare differenti materiali e colori.

Dimensioni del filamento: molti modelli consumer usano filamenti acquistabili in rocchetti da 1Kg a un costo che può oscillare tra i 40 e i 60 euro l'uno, ma le variabili in questo campo sono davvero molte. I filamenti hanno un diametro standard pari a 1,75 mm o 3 mm, ma questa misura non deve trarre in inganno, infatti la dimensione del singolo strato non dipende dal filamento ma dalle caratteristiche dell'estrusore. Salvo casi particolari, su una stampante 3D possono essere usati molteplici filamenti. Sono infatti pochi i modelli che utilizzano rocchetti e supporti dedicati, limitando di fatto la flessibilità del prodotto.

Velocità di stampa: per una stampante a filamento rappresenta la velocità con la quale l'estrusore si può muovere depositando materiale. In realtà questo parametro può essere fortemente influenzato da molteplici fattori, tra i quali il tipo di materiale usato, ma anche dalla complessità o dalle caratteristiche del modello stesso.

Risoluzione orizzontale: come per una stampante su carta, anche per una stampante 3D è prevista una risoluzione minima che determina il livello di dettaglio riproducibile. Questo parametro rappresenta di fatto il minimo spostamento dell'estrusore gestibile da parte della logica di controllo. Inferiore è il valore di risoluzione orizzontale, migliore sarà il livello di dettaglio che è possibile stampare.

Risoluzione verticale: questo fattore identifica lo spessore minimo di uno strato. Inferiore è tale valore, maggiore potrà essere il livello di dettaglio del pezzo prodotto con curve più morbide e minori gradini. C'è però un aspetto da considerare: riducendo lo spessore del singolo strato sarà necessario un numero maggiore di strati per realizzare il pezzo stesso; ciò può influire sui tempi di stampa che divengono più lunghi. Valori pari a 0,2 o 0,3 mm costituiscono uno standard di mercato, anche se esistono modelli capaci di stampare a valori inferiori a 0,1 mm.