Google Chrome è peggio di una sanguisuga? Microsoft ha la soluzione

Chrome consuma troppe risorse e impatta sull'autonomia dei portatili. Google è pronta a seguire i consigli di Microsoft per migliorare la situazione.

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a cura di Jacopo Ferrante

Il browser di Google vanta una quota di mercato superiore al 50%, ciononostante è tra i software più affamati di risorse che usiamo quotidianamente.

Un problema che si riflette sull'autonomia dei portatili e la cui soluzione potrebbe giungere, udite udite, nientemeno che da Microsoft. La casa di Redmond ha proposto una modifica che potrebbe risolvere le preoccupazioni degli utenti di Chrome.

Nell'agosto 2019, Microsoft disse che era possibile ridurre il consumo energetico di Chrome eliminando il caching dei dati sul disco durante la visione di video, operazione ritenuta non necessaria. Shawn Pickett, un ingegnere di Microsoft, spiegò che la memorizzazione nella cache durante la riproduzione video manteneva il disco in uno stato attivo e consumava energia. Microsoft ha quindi proposto di aggiungere al codice di Chromium un controllo per verificare che il dispositivo sia alimentato a batteria e non sia collegato all'alimentatore.

"Poiché l'obiettivo è migliorare la durata della batteria, lo scopo di questo cambiamento è che non impatti in scenari in cui il dispositivo è collegato all'alimentazione", si legge nel commit. Sarà introdotta anche una funzione per confrontare la dimensione del contenuto a una risposta HTTP con la dimensione massima del file backend, affinché non vengano memorizzati file nella cache nel caso siano più grandi del massimo.

Finalmente sembra che il team di Google Chrome stia finalmente pianificando un test per la funzione di risparmio energetico proposta da Microsoft, come dichiarato da un ingegnere sulla piattaforma Chromium. L'ingegnere di Microsoft Edge ha presentato ieri il commit per l'approvazione e il commit è ora attivo.

Non è chiaro quando e come Google testerà la funzione di risparmio energetico, ma è probabile che si procederà con gli utenti di Chrome Canary prima di proporla a tutti. Microsoft Edge, fresco di passaggio proprio a Chromium, ha fornito oltre 1.600 contributi al codice del progetto open source nel solo 2019. Alcuni di questi includono accessibilità, funzioni touch, PWA, utilizzo della memoria e molti altri miglioramenti.