Google fa un errore imbarazzante, mostra conversazioni private a tutti

Google Search ha iniziato a indicizzare le conversazioni di Bard, esponendo potenzialmente dati privati al pubblico.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Google Bard, l'intelligenza artificiale conversazionale del gigante tecnologico americano, è stata recentemente sotto i riflettori per aggiornamenti e problemi di privacy. Mentre l'ultimo aggiornamento di Bard ha ricevuto recensioni contrastanti, una vecchia funzione dell'IA sta ora attirando l'attenzione.

Il consulente SEO Gagan Ghotra ha recentemente scoperto che Google Search ha iniziato a indicizzare i link condivisi delle conversazioni di Bard, esponendo potenzialmente le conversazioni private al pubblico.

Il problema riguarda il modo in cui Bard gestisce le conversazioni condivise. Gli utenti spesso condividono i link delle conversazioni con persone specifiche, come amici, familiari o colleghi, pensando che queste interazioni rimangano riservate. Tuttavia, sembra che i crawler del motore di ricerca di Google rilevino questi link condivisi e visualizzino le conversazioni nei risultati di ricerca. Ciò significa che quella che doveva essere un'interazione privata può diventare visibile a tutto il mondo.

Gagan Ghotra si è rivolto ai social media, condividendo schermate che dimostravano che le conversazioni di Bard venivano indicizzate da Google Search. In risposta, il ricercatore di Google Brain Peter J. Liu ha chiarito che solo le conversazioni in cui gli utenti hanno esplicitamente cliccato sul link di condivisione sono state indicizzate, non tutte le conversazioni di Bard. Tuttavia, Ghotra ha sottolineato che molti utenti non erano a conoscenza del fatto che la condivisione di una conversazione avrebbe portato alla sua indicizzazione in Google Search. Questa rivelazione ha suscitato preoccupazioni sulle implicazioni per la privacy di questa funzione.

L'account Google SearchLiaison su X ha riconosciuto il problema, affermando che Bard consente alle persone di condividere le chat se decidono di farlo. È importante sottolineare che l'intenzione non era quella di far indicizzare le chat condivise da Google Search e che l'azienda sta lavorando attivamente per evitare che ciò accada.

Nonostante l'impegno di Google ad affrontare il problema, questo incidente solleva interrogativi sulle ambizioni di Bard e dell'IA di Google nel mercato consumer. Con la formidabile concorrenza di chatbot di intelligenza artificiale come ChatGPT di OpenAI, Google dovrà garantire che la privacy degli utenti rimanga una priorità assoluta. La prossima offerta di AI di Google, Gemini, potrebbe essere la chiave per offrire agli utenti un'esperienza di conversazione più privata e sicura.

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