Google sta rinnovando profondamente l'interfaccia dei controlli per la smart home all'interno dell'app Google Home, introducendo un redesign che punta su feedback aptico, animazioni fluide e, soprattutto, supporto nativo al controllo locale dei dispositivi Matter su Android. L'aggiornamento, attualmente disponibile attraverso il programma Public Preview sia su Android che iOS, rappresenta uno dei più significativi interventi sull'esperienza utente della piattaforma domotica di Mountain View degli ultimi anni, con particolare attenzione a luci intelligenti, prese smart e interruttori di terze parti.
La novità più rilevante dal punto di vista dell'infrastruttura riguarda il controllo locale dei dispositivi Matter compatibili per gli utenti Android dotati di un hub Matter. Questa implementazione consente all'app di comunicare direttamente con i device sulla rete locale anziché passare attraverso i server cloud di Google, risultando in tempi di risposta drasticamente ridotti e maggiore affidabilità anche in caso di interruzioni della connettività internet. Si tratta di un passo importante verso l'autonomia degli ecosistemi smart home, particolarmente apprezzato in Europa dove le normative sulla privacy e la dipendenza da servizi cloud sono temi sempre più sensibili.
Sul fronte dell'interfaccia utente, Google ha ripensato completamente i controlli per le luci intelligenti. Lo slider circolare a forma di pillola rimane l'elemento centrale, ma la percentuale di luminosità è stata spostata sotto il container anziché al centro. Ogni regolazione ora genera feedback aptico, con la percentuale che appare dinamicamente a sinistra durante l'interazione. Una modifica sostanziale riguarda la logica di controllo: non è più possibile toccare lo slider per accendere o spegnere la luce, ogni tocco all'interno del container regola esclusivamente la luminosità.
Il menu overflow a tre punti è stato sostituito da un nuovo sheet di impostazioni espandibile a schermo intero. La toolbar superiore offre accesso rapido a funzioni come l'aggiunta ai preferiti, la cronologia del dispositivo (riservata agli abbonati Google Home Premium), feedback e supporto. Particolarmente curata è la sezione dedicata alla selezione dei colori per le lampadine RGB, ora presentata come carosello orizzontale anziché griglia. I picker per temperatura colore e tonalità cromatica sono stati modernizzati con un design più fluido e coerente con Material You.
Un dettaglio che dimostra l'attenzione al polish dell'interfaccia è l'animazione implementata per l'accensione e spegnimento delle prese smart: Google la descrive come "estremamente deliziosa", e rappresenta il tipo di microinterazione che contribuisce a rendere l'esperienza d'uso più gratificante e premium. Questi interventi seguono la filosofia di design che l'azienda sta applicando trasversalmente ai propri prodotti, dall'integrazione di Gemini ai rinnovamenti dell'interfaccia di Android.
Il rollout attraverso il programma Public Preview permette a Google di testare queste modifiche con un pubblico ristretto prima del rilascio generale. Gli utenti interessati possono aderire al programma direttamente dall'app Google Home per accedere alle nuove funzionalità in anteprima. L'approccio graduale è particolarmente prudente considerando che l'ecosistema smart home coinvolge dispositivi di terze parti con implementazioni variabili degli standard Matter e Google Home, dove bug o incompatibilità potrebbero impattare funzionalità critiche dell'abitazione.