Hanno piratato ChatGPT, versione Plus gratis per tutti

ChatGPT trova la sorte di tutti gli altri software di successo, cioè gente che prova a piratarlo

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Su GitHub sta riscuotendo parecchio interesse il progetto GPT4Free, un hack che tenta di fornire accesso gratuito e quasi illimitato a GPT-4, così come a GPT-3.5, il suo predecessore.

Prima di andare oltre, è opportuno ricordare che il modello GPT-4 è accessibile solo tramite abbonamento. Ci si può abbonare direttamente al prodotto principale, oppure a uno dei mille servizi che offrono prodotti AI personalizzati (come ad esempio Writesonic, Copy.ai e altri simili).

Chi non vuole pagare, può usare solo ChatGPT-3, anche se tramite Microsoft Edge si può accedere a una versione gratuita di GPT4, limitata ma comunque piuttosto potente.

La situazione perfetta per innescare fenomeni di pirateria, e infatti il progetto dell’utente xtekky sta piacendo così tanto: si tratta di reverse engineering, qualcosa che allo sviluppatore è “sempre piaciuto”, come ha spiegato a Techcrunch. "All'inizio era per divertimento, ma ora è per fornire un'alternativa alle persone che non hanno i mezzi per usare GPT-4/3.5".

Quanto al “come”, non si tratta di una violazione diretta del sistema di OpenAI, ma piuttosto di un modo per aggirare i sistemi esistenti. GPT4Free infatti cerca di ingannare OpenAI, facendosi passare per un account premium esistente, come quello di Writesonic, Poe di Quora o altri.

Che non sia proprio lecito sembra palese, ma secondo xtekky il problema non si pone perché GPT4Free è strettamente a "scopo educativo". Sa che potrebbero esserci delle conseguenze legali, comunque, ma per il momento non sembra molto preoccupato. Se non volete o non potete scaricare il progetto da GitHub poi installare i file sul vostro sistema, potete fare un test direttamente sul sito web di xtekky.

Non credo che questo sistema resterà accessibile molto a lungo, perché sia OpenAI sia le altre aziende colpite correranno presto ai ripari; OpenAI potrebbe anche chiedere a GitHub di rimuovere il progetto, e probabilmente lo faranno.

Ma si sa, morto un Papa se ne fa un altro, e di progetti simili a questo ne nasceranno sempre di più. Risulterà difficile, se non impossibile, ridurre a zero la pirateria, esattamente come accade con quella multimediale, con i film, con i videogiochi e così via.

Alla lunga arriveremo a una situazione di equilibrio, in cui le aziende del settore tollerano un po’ di pirateria: un po’ perché non possono liberarsene, e un po’ perché far circolare il prodotto anche su canali “alternativi” ha i suoi vantaggi.