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Home Assistant avrà presto un assistente vocale dedicato

Home Assistant supporterà presto un assistente vocale che non avrà bisogno di connettersi a Internet, a differenza di Google, Alexa e Siri.

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Avatar di Antonello Buzzi

a cura di Antonello Buzzi

Senior Editor @Tom's Hardware Italia

Pubblicato il 28/12/2022 alle 16:00
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Paulus Schoutsen, fondatore della piattaforma open source Home Assistant, ha pubblicato recentemente un nuovo articolo sul suo blog nel quale affermava che presto sarà implementato un assistente vocale dedicato, il cui lancio è previsto per il 2023, che non avrà bisogno di affidarsi all'elaborazione dei comandi in cloud come Google, Alexa e Siri. Inizialmente, il componente software non sarà in grado di svolgere tutte le funzioni dei diretti concorrenti, in quanto, come spiegato dallo stesso Schoutsen, "per mantenere gestibile la quantità di lavoro che ci si aspetta, limiteremo il numero di azioni possibili e ci concentreremo sulle basi dell'interazione con la casa intelligente. Niente ricerche sul web, chiamate o giochi vocali".

Di sicuro, gli assistenti vocali che sfruttano il cloud consentono di sapere o fare praticamente tutto, ma se si ha bisogno di semplici comandi per gestire i dispositivi nella propria casa la connessione Internet potrebbe essere superflua. Inoltre, la presenza di più ecosistemi potrebbe complicare le cose e quasi costringere gli utenti a dover continuamente affidarsi a uno specifico assistente vocale per tutte le necessità. Quest'ultimo potenziale problema potrebbe essere risolto da Matter, che si occupa di integrare i vari ecosistemi all'interno di un'unica piattaforma.

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Inoltre, anche per le stesse aziende produttrici il supporto agli assistenti vocali inizia ad essere un po' dispendioso. Lo scorso mese, Amazon ha licenziato migliaia di dipendenti e proprio la divisione Alexa ha subito i tagli maggiori. Sia Google che Amazon, secondo quanto riportato da Ars Technica, hanno venduto i dispositivi compatibili con i propri assistenti vocali a prezzo di costo per incrementare la base installata in tempi brevi, ma i costi di manutenzione dei server potrebbero incidere pesantemente sui bilanci delle società.

Sicuramente, una smart home basata su un software open source e un assistente vocale non connesso a Internet potrebbe rivelarsi piuttosto interessante per tutti gli smanettoni e per chi tiene molto alla propria privacy.

Fonte dell'articolo: www.theverge.com

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