Grandi aziende hi-tech ed elusione fiscale

L'anno che sta per finire ha visto successi e insuccessi anche nel mondo della tecnologia. I flop più evidenti del 2014 secondo Tom's Hardware riguardano un po' tutti i grandi nomi del settore: Amazon, Google, Microsoft Apple ed altri hanno fatto tutti almeno un passo falso, più o meno grave.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Di questo tema si parla da due o tre anni, e l'argomento ha raggiunto praticamente tutte le grandi imprese che operano in Europa, come Amazon, Google, Apple, Facebook e altri. Anzi, recentemente si è scoperto che anche società europee e italiane fanno il solito "giochino".

Come molti ormai sanno, tecnicamente non c'è nulla di illegale: una società apre una filiale, diciamo, in Italia, che fa solo da tramite per una sede centrale posizionata in un paese con un regime fiscale più vantaggioso (Lussemburgo, Irlanda e altri). In questo modo si risparmia moltissimo, ma qualcuno si è accorto che certe operazioni dovrebbero generare più introiti fiscali per il paese dove avvengono.

Ebbene, nel corso di quest'anno le autorità europee e nazionali hanno lanciato moniti a destra e manca, lasciando credere in qualche momento che fossimo sul punto dell'attesa svolta. Servirebbero infatti nuove regole per permettere agli operatori locali di competere alla pari con certe multinazionali, mentre per ora i piccoli venditori non posso far altro che stare a guardare e ingegnarsi in qualche modo. Oltre alle molte, moltissime parole però non c'è stato nulla quando a nuove regole fiscali. Se ne riparla nel 2015, ma per ora è flop.