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Abilitare o no il V-Sync: questo è il problema

Sapevate che Windows 8 può sottrarvi fino al 25% della memoria grafica? O che la vostra scheda rallenta quando si riscalda? Che reagite più rapidamente ai suoni che alle immagini? Sono solo alcune delle cose che vi spiegheremo in questo articolo.

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a cura di Tom's Hardware

Pubblicato il 24/04/2014 alle 10:46 - Aggiornato il 15/03/2015 alle 01:50
  • I miti sulle prestazioni delle schede video - Parte 1
  • Due sistemi, due scopi diversi
  • Abilitare o no il V-Sync: questo è il problema
  • Dobbiamo preoccuparci del lag?
  • La memoria della scheda video, quanti miti!
  • Memoria della scheda video, altri test
  • La gestione termica sulle schede video moderne
  • Prestazioni a 40 dB(A) costanti
  • L'overclock può impattare sulle prestazioni a 40 dB(A)?

Abilitare o no il V-Sync: questo è il problema

La velocità è la prima "dimensione" che viene in mente nella valutazione di una scheda video. Quanto è più veloce l'ultima scheda video rispetto a quella uscita in precedenza? Internet è inondato di benchmark che provano a rispondere a questa domanda. Parliamo di velocità e delle variabili da considerare se volete davvero sapere quanto è veloce una determinata scheda video.

Mito: frame rate indicatore delle prestazioni grafiche

Iniziamo con qualcosa che il pubblico di Tom's Hardware probabilmente già conosce, ma altrove forse non è così chiaro. Il dire comune suggerisce che un gioco, per essere giocabile, deve girare a 30 FPS oppure di più. Alcuni ritengono che siano sufficienti anche frame rate inferiori, mentre altri insistono nel dire che 30 FPS sono troppo poco.

È un dibattito aperto, ma non sempre si dice che gli FPS rappresentano solamente un indice dietro a cui ci sono una serie di complessità. La più evidente è che mentre il frame rate di un film è costante, quello di un gioco renderizzato varia nel tempo e di conseguenza è espresso come una media. La variazione è un sottoprodotto della potenza richiesta per processare ogni singola scena e quando il contenuto a schermo cambia, allo stesso modo varia il frame rate.

Il punto, semplice, è che l'esperienza di gioco non può essere valuta solo con il frame rate medio o istantaneo alla quale le immagini sono renderizzate. La regolarità con cui il frame rate è fornito è un fattore da non sottovalutare. Immaginate di viaggiare costantemente su un'autostrada a 100 all'ora oppure di muovervi con una velocità media di 100 all'ora, spendendo tempo ed energie nel giostrare freno e acceleratore. In ambo i casi raggiungerete la destinazione più o meno nello stesso momento, ma l'esperienza di guida risulterà decisamente differente.

Accantoniamo per un momento la domanda "quando le prestazioni si possono dire sufficienti?". Ci torneremo dopo aver toccato alcuni argomenti di primaria importanza.

Cos'è il V-sync

Miti: un frame rate sopra 30 FPS non è necessario; l'occhio umano non può scorgere la differenza. Valori superiori ai 60 FPS su uno schermo a 60 Hz non sono necessari; il monitor effettua già aggiornamenti 60 volte al secondo. Il V-Sync dovrebbe essere sempre attivo. Il V-Sync dovrebbe essere sempre disattivato.

Come sono renderizzati i frame? Sulla base di come funzionano quasi tutti i monitor LCD, l'immagine a schermo è aggiornata un numero fisso di volte al secondo. Solitamente quel numero è 60, anche se ci sono pannelli a 120 o 144 Hz capaci di eseguire molti più refresh al secondo. Quando si parla di questo meccanismo, state parlando di refresh rate, ed è misurato in Hertz.

L'accoppiamento tra il frame rate variabile di una scheda video e il refresh rate fisso di uno schermo può rappresentare un problema. Quando il primo avviene più velocemente dell'ultimo, finite per avere più frame visualizzati durante la stessa scansione, e questo porta a un artefatto chiamato tearing. Le barre colorate nell'immagine qui sopra denotano i singoli frame della scheda video che sono riprodotti a schermo quando sono pronti. Ciò può essere un chiaro elemento di distrazione, particolarmente negli FPS più veloci.

L'immagine sotto mostra un altro artefatto che si vede comunemente a schermo, ma raramente è documentato. Dato che si tratta di un artefatto di visualizzazione, non appare negli screenshot, ma rappresenta l'immagine che i vostri occhi vedono realmente. Avete bisogno di una videocamera veloce per catturarlo. FCAT riflette il tearing, ma non l'effetto ghosting che stiamo illustrando.

Lo screen tearing è evidente su entrambe le immagini di Bioshock Infinite, ma è più evidente sullo schermo Sharp a 60 Hz piuttosto che sul pannello Asus a 120 Hz perché il VG236HE opera con un refresh rate due volte più alto. Questo artefatto è l'indicatore più chiaro del fatto che il gioco sta girando con il V-Sync – o sincronia verticale – attivo.

L'altro problema nell'immagine di Bioshock è il ghosting, che potete notare in particolare nella parte bassa dell'immagine di sinistra. Questo è attribuibile alla latenza dello schermo. In poche parole i singoli pixel non cambiano colore abbastanza velocemente e il display mostra questo tipo di bagliore. L'effetto durante il gioco è molto più evidente di quanto suggerisca l'immagine. Il tempo di risposta grigio su grigio di 8 ms dello schermo Sharp sembra sfocare qualsiasi movimento veloce si verifichi sullo schermo.

Torniamo al tearing. Il V-Sync rappresenta una vecchia soluzione al problema, che cerca di sincronizzare la velocità alla quale la scheda video mostra le immagini con il refresh rate dello schermo. Poiché durante un singolo aggiornamento del pannello non vengono mostrati più frame, il tearing non è più un problema. Se tuttavia aumentate la qualità grafica del vostro titolo preferito e il frame rate scende sotto i 60 FPS - o qualunque livello a cui sia impostato il refresh rate del vostro schermo - il frame rate reale rimbalza tra i multipli interi di un refresh, come illustrato sotto. Insomma, vi imbattete in un nuovo artefatto chiamato stuttering.

Uno dei dibattiti più antichi è se lasciare il V-Sync attivato oppure no. Ci sono due correnti di pensiero contrapposte, mentre altri ancora semplicemente cambiano l'impostazione in base a ciò che stanno giocando.

V-sync attivo o no?

Diciamo che fate parte della maggioranza e avete uno schermo tradizionale a 60 Hz:

  • Se giocate a un FPS competitivo, e/o avete problemi di input lag percettibili, e/o se il vostro sistema non può sostenere almeno 60 FPS in un determinato titolo, e/o se state testando la vostra scheda video, allora disabilitate il V-Sync
  • Se nessuno dei casi sopraccitati si applica a voi e sperimentate un rilevante screen tearing, allora dovreste attivare il V-sync
  • Come regola generale, o se non sentite di rientrare pienamente in uno dei due casi, allora mantenete il V-Sync disabilitato

Se il vostro schermo da gioco ha un refresh di 120/144 Hz:

  • Dovrete considerare di lasciare il V-Sync attivato solo quando giocate con titoli vecchi, dove avrete più di 120 FPS costanti e lo screen tearing

Ci sono determinati casi in cui il dimezzamento del frame rate dovuto al V-Sync non si applica, come quelle applicazioni che supportano il triple buffering, anche se si tratta di casi che non sono comuni. Inoltre, in alcuni giochi come The Elder Scrolls V: Skyrim, il V-sync è abilitato di default. Spegnerlo modificando determinati file può causare problemi con il motore di gioco. In questi casi, fareste meglio a lasciare il V-Sync attivo.

G-Sync, FreeSync e il futuro

Nvidia ha una soluzione a tutto questo e si chiama G-Sync. AMD ha risposto con una tecnologia chiamata FreeSync, anche se per il momento sembra funzionare solo sui notebook. Entrambe cercando di aggirare i compromessi del V-sync permettendo allo schermo di operare con un refresh variabile.

È difficile dire dove sta andando l'industria, ma una cosa è certa: non siamo fan degli standard proprietari e probabilmente nemmeno la maggior parte degli OEM lo è. Gradiremmo che Nvidia aprisse il G-Sync al resto della comunità, ma l'esperienza ci dice che l'azienda non è troppo incline a queste manovre.

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