I preassemblati Intel costeranno meno, grazie a Intel stessa

Intel avrebbe deciso di tagliare ulteriormente i prezzi delle CPU Alder Lake ai produttori di PC preassemblati.

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a cura di Gabriele Giumento

Sembra ci siano buone notizie per chi, scoraggiato dai recenti aumenti, ha desistito nell'acquistare un PC preassemblato. Stando a fonti autorevoli, come DigiTimes, Intel avrebbe infatti deciso di tagliare ulteriormente i prezzi delle CPU Alder Lake, che per questo motivo potrebbero scendere di un ulteriore 5%, dopo che l'azienda aveva già ridotto i costi del 10% ai principali produttori di computer nel secondo trimestre di quest'anno.

È la prima volta che l'azienda opera una riduzione del genere, considerato che simili tagli di prezzo erano di solito riservati alla generazione passata, se non ad uno specifico segmento di CPU rivolto a mercati di nicchia. L'operazione di Intel mira probabilmente a far fronte agli effetti della recessione già comparsi nel settore dei PC nella seconda metà del 2022, dove i principali produttori hanno subito una contrazione abbastanza importante per quanto riguarda gli ordini. Stando alla fonte, uno fra i più grossi marchi sarebbe pronto a ridurre le vendite del 70-80%, mentre anche in Cina, dove annualmente si tiene il "618 shopping festival", si è registrato un calo del 20-30%.

Gli effetti della riduzione dei prezzi operata da Intel non saranno tuttavia immediati, in primo luogo perché i magazzini delle aziende sono tradizionalmente ancora pieni di scorte in questo periodo dell'anno. Alcuni produttori potrebbero quindi ritardare ulteriormente gli ordini per pagare meno le CPU, approfittando dei tagli di prezzo. Ovviamente, in tutto ciò, non bisogna dimenticare l'imminente uscita della nuova generazione di processori attesa per questo autunno, vale a dire Raptor Lake di Intel e Ryzen 7000 di AMD. Il lancio delle nuove CPU probabilmente non sarà sufficiente a invertire l'andamento negativo delle vendite, ma di certo attrarrà gli utenti più appassionati.

Le previsioni sono ad ogni modo tutt'altro che rosee, almeno stando alle dichiarazioni del presidente di Compal Electronics, secondo cui il mercato dei PC potrebbe presto trovarsi in guai seri se i cali registrati con i computer aziendali colpiranno anche le vendite dei PC da gioco.