Intel aprirà una nuova fabbrica da 100 miliardi di dollari in Italia? È possibile

In una recente intervista, il CEO di Intel, Pat Gelsinger, ha affermato che una nuova fabbrica di microchip fa 100 miliardi di dollari potrebbe sorgere in Italia.

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a cura di Antonello Buzzi

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Vi abbiamo riferito poche settimane
fa che il noto produttore di chip statunitense Intel era alla ricerca di otto miliardi di euro (pari a circa 9,5 miliardi di dollari) in sussidi pubblici per la realizzazione di un sito di produzione di semiconduttori in Europa del valore di ben 100 miliardi di dollari. La Baviera
è una delle possibili località su cui potrebbe sorgere questa nuova fabbrica, dato che il settore automobilistico inizia ad aver sempre più bisogno di microchip e proprio in Baviera hanno sede case importanti come BMW e Audi.

Tuttavia, è anche possibile che questa importante fabbrica sorga addirittura in Italia! Infatti, il CEO di Intel, Pat Gelsinger, è stato recentemente a Roma in occasione di un tour europeo che ha toccato anche città come Versailles, Bruxelles e Berlino. Nella capitale, Gelsinger ha parlato con il presidente del consiglio Mario Draghi e i ministri Vittorio Colao (Innovazione tecnologica e transizione digitale) e Giancarlo Giorgetti, oltre ai vertici di alcune delle maggiori aziende tecnologiche italiane, come Tim.

In un'intervista rilasciata a Repubblica, Gelsinger ha confermato la sua intenzione di aprire un'altra grande fabbrica di semiconduttori in Europa, che potrà contare su un progetto da ben 100 miliardi di dollari, oltre a quella in Irlanda, così da raddoppiare la produzione europea entro il 2030. Al momento, la sua posizione non è stata ancora definita, ma Gelsinger ha speso delle belle parole nei confronti dell'Italia, che attualmente può contare su grandi finanziamenti grazie al Recovery Plan e su una persona eccezionale come Draghi come primo ministro che ha l'obiettivo di rilanciare il paese dopo un periodo piuttosto oscuro flagellato dalla pandemia. Sia Draghi che Colao sono rimasti molto entusiasti del progetto della nuova fabbrica di semiconduttori, in quanto vogliono destinare le loro forze alla realizzazione di grossi progetti importanti che possono fare la differenza invece che dedicarsi a tanti obiettivi più piccoli.

Un portavoce di Intel ha successivamente specificato in via ufficiale:

Per quanto riguarda gli incentivi UE per i semiconduttori, Intel non ha richiesto un importo specifico. Tuttavia, come ha detto il nostro CEO, i leader europei devono fare gli investimenti necessari per garantire un’industria dei semiconduttori vivace, costruire un’offerta resiliente ed espandere l’innovazione a lungo termine. Attualmente, far funzionare una FAB in Europa o negli Stati Uniti può costare il 20-40% in più rispetto ai paesi asiatici. Guardando a Europa e Stati Uniti per aiutare a bilanciare la catena di approvvigionamento globale di silicio, siamo incoraggiati dalla risposta che abbiamo ricevuto dai leader di governo
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