Intel e Nvidia: accordo da 1 miliardo per i chipset?

Nvidia potrebbe incamerare 1 miliardo di dollari nel complesso di un accordo con Intel che chiuderà le cause riguardanti i chipset per processori Core. Anche Intel però potrebbe avere un suo tornaconto con la licenza di alcuni brevetti Nvidia.

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a cura di Manolo De Agostini

Intel e Nvidia potrebbero aver fatto la pace. Le due aziende sono in causa da diverso tempo a causa dei chipset per i processori della serie Core (I chipset Nvidia sono un tabù, la colpa è di Intel). La vicenda, riassumendo, è la seguente: Intel ha impedito a Nvidia di realizzare chipset per processori con controller di memoria integrato. Alla base di questa decisione, secondo Intel, il fatto che la nuova architettura non è coperta dall'accordo vigente tra le due aziende. Nvidia è sempre stata di parere opposto e ha più volte dichiarato che la mossa di Intel è stata solo a fini anti-concorrenziali e mirata a strappare un nuovo contratto più favorevole.

Il risultato finale è però uno solo, ahinoi: Nvidia ha chiuso la divisione chipset ed è uscita a un mercato in cui prima era la terza incomoda e che ora vede solo AMD e Intel che, senza assilli di concorrenza, fanno ciò che vogliono coltivandosi il loro orticello. Patrick Wang, analista di Wedbush Morgan, ha scritto in una nota che Nvidia "sarebbe in fase di accordo con Intel e questo potrebbe essere benefico per il bilancio".

Indiscrezioni non confermate riportano che Nvidia potrebbe ottenere da Intel circa 1 miliardo di dollari, mentre Intel la licenza su alcuni brevetti Nvidia non meglio specificati. Nell'accordo non dovrebbe rientrare la licenza Intel x86, accostata a Nvidia da anni.

Se tutto fosse confermato (l'annuncio dell'accordo potrebbe essere dato a metà dicembre), Intel avrebbe risolto una guerra dei brevetti in tribunale dagli esiti incerti. L'aveva già fatto con AMD (Intel e AMD non più nemiche, la PAX è siglata). Nvidia tornerà quindi nel mercato dei chipset per schede madre? No. L'amministratore delegato Huang l'ha dichiarato più volte. È un capitolo chiuso.

Intanto AMD ha parlato dell'accordo raggiunto con Intel e di come non sia ancora soddisfatta della nuova apertura alla concorrenza del mercato. "Francamente, parliamo ancora con clienti che hanno paura (di scegliere AMD e avere ripercussioni con Intel, NdR)", ha dichiarato l'amministratore delegato Dirk Meyer, aggiungendo "mi chiedo se le autorità di regolamentazione siano diligenti e si chiedano se Intel stia seguendo i termini dell'accordo. Credo che la risposta a entrambe le domande sia sì, ma la cultura cambierà solo nel corso del tempo".

Meyer ha comunque affermato che oggi AMD ha accordi con clienti con cui due anni fa non riusciva a entrare in contatto, mentre Emilio Ghiliardi, vicepresidente senior e capo delle vendite, ricorda che fortunatamente molti governi del mondo hanno le capacità e l'interesse per assicurare una competizione aperta e leale sul mercato.