Sembra che Intel e Nvidia siano a un passo dalla soluzione dei problemi legali che le hanno viste avversarie fino a qualche settimana fa. Le due aziende si battevano da tempo per dipanare il problema delle licenze per la produzione di chipset per CPU Intel e, dopo essere giunte a una tregua, sembra che in questo momento stiano vagliando un accordo di cross-license, che dovrebbe consentire a Intel di poter sfruttare alcuni brevetti di Nvidia in cambio un sostanzioso premio in denaro (Intel e Nvidia: accordo da 1 miliardo per i chipset? - Intel vuole l'accordo con Nvidia, i brevetti fanno gola).
Ora Nvidia ha un nuovo chip grafico per notebook (GeForce GT 540M, parente stretta della GT 435M) e Intel vuole mantenere le quote di mercato degli Atom, nonostante i netbook contecnologia Fusion di AMD offrano maggior potenza (AMD Fusion in test: le prestazioni di Brazos e Zacate). Intel potrebbe a questo punto trarre convenienza da un'alleanza con Nvidia, per la promozione di netbook con processore Atom e grafica Nvidia ION, che avrebbero prestazioni paragonabili alla soluzione AMD/ATI e prezziconcorrenziali.
Un accordo sarebbe oltremodo vantaggioso per entrambe le aziende, che a quanto pare si sono stancate dell'estenuante battaglia legale. L'accordo potrebbe portare alla fabbricazione, in brevissimo tempo, di computer più potenti di quelli attualmente disponibili.
Lasciando a Nvidia il diritto di realizzare chipset per le sue CPU, Intel migliorerebbe infatti le prestazioni dei sui sistemi sia nel settore dell'intrattenimento sia in quello della produttività . Per quanto riguarda il settore notebook, invece, le due aziende insieme potrebbero dare vita e un'offerta combinata di Atom e ION (Nvidia Ion, ecco l'Optimus per la grafica netbook) in grado di monopolizzare il mercato, limitando sul nascere l'espansione dei sistemi AMD Fusion con Brazos (AMD Brazos, la prima incarnazione di Fusion).
Forse è per valutare questa opportunità che Intel e Nvidia hanno chiesto un rinvio dell'udienza che avrebbe dovuto vederli cotrapposti oggi davanti alla corte del Delaware. L'amministratore delegato di Nvidia, Jen-Hsun Huang, ha dichiarato che "Stiamo ancora discutendo".