Intel fa profitti da record, PC sempre meno importante

Il colosso dei semiconduttori continua il proprio percorso, che lo sta portando a concentrarsi sempre più sui datacenter e settori secondari come memorie volatili e Internet Of Things. Il Personal Computer è ancora importante, ma sempre meno.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Intel ha intascato guadagni da record nell'ultimo trimestre fiscale. Il colosso dei semiconduttori ha infatti annunciato un fatturato di quasi 15 miliardi di dollari, con un profitto di quasi 4 miliardi (+190%). Si tratta del 14% in più su base annua e un aumento del guadagno annuale stimato pari a 1,3 miliardi di dollari. L'azienda ha superato le aspettative per il periodo preso in considerazione. Intel ha anche generato 4,7 miliardi di dollari in contanti e pagato dividendi per 1,3 miliardi. La stessa cifra è stata usata per ricomprare 36 milioni di azioni.

Guardando alle singole divisioni, quella delle memorie volatili (responsabile per esempio di Optane) è cresciuta maggiormente con un +58%. Bene anche il Client Computing (+12%) e l'Internet of Things Group (+26%). Buoni risultati accolti con grande ottimismo dall'AD BrianKrzanich secondo cui Intel si avvia a un "anno da record" e per questo le previsioni per l'anno intero sono state riviste al rialzo.

Per quanto riguarda il settore Client, quello che produce hardware indirizzato a computer desktop, notebook, smartphone e in genere al consumatore finale, c'è una crescita in unità vendute del 6% rispetto al trimestre precedente e del 3% rispetto all'anno precedente. Anche il prezzo medio (ASP) è cresciuto, del 2% e dell'8% rispettivamente.

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Un miglioramento dovuto quasi esclusivamente alla piattaforma notebook, che è cresciuta del 14% in volume e del 6% per ASP su base annua. In ambito desktop invece Intel ha registrato un calo dell'uno percento in entrambi i parametri. Difficile dire se sia dovuto a una generica contrazione del mercato o alla rinnovata concorrenza di AMD - probabilmente una combinazione di entrambe le cose. Prendendo in considerazione i primi sei mesi dell'anno, 2017 contro 2016, c'è una leggera crescita in entrambi gli ambiti.

Particolarmente importante per Intel anche la divisione Data Center che ha generato fatturati per 4,4 miliardi. Intel ci punta moltissimo, e ne ha fatto uno dei cardini della cosiddetta "trasformazione". L'azienda infatti si sta progressivamente allontanando dal Personal Computer - che non può più generare profitti adeguati - e ha trovato proprio nei datacenter un nuovo Eldorado. O almeno questa è la speranza.


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