Intel, passare a Windows 7 è faticoso e difficile

Intel spiega le difficoltà che sta affrontando nel passaggio a Windows 7. Quelli che per molti utenti si sono rivelati dei vantaggi, per il costruttore di CPU sono problemi da risolvere.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Intel sta affrontando qualche problema con la migrazione a Windows 7. Al centro della questione c'è la compatibilità delle vecchie applicazioni e alcune questioni minori relative alla privacy e allo UAC, come si legge su un blog della stessa Intel.

Windows 7, avvio.

Intel al momento usa ancora Windows XP come sistema di riferimento e sta migrando a Windows 7 dopo aver deciso di "saltare" Windows Vista. Secondo Roy Ubry, però, la compatibilità delle applicazioni aziendali rappresenta "una sfida", per diverse ragioni.

Il colosso dei microprocessori, per esempio, usa ancora diverse applicazioni a 16-bit, non supportate da Windows 7, che  devono essere modificate e portate a 32 o 64 bit. Anche con i programmi a 32-bit, però, le cose non sono semplici: Windows 7 salva i dati su un percorso differente, rispetto a quelle a 64-bit, e per Ubry è un problema "quando si cerca un'applicazione specifica".

"Se un'applicazione è programmata per cercare "Program Files" non funzionerà, se i dati si trovano in "Program Files (x86)", ha scritto.

Avvio di Windows XP - Clicca per ingrandire.

L'azienda, d'altra parte, ha rinviato a lungo anche il passaggio a Internet Explorer 7 e 8, sempre per ragioni di compatibilità con applicazioni scritte per IE6. Per mitigare il passaggio, quindi, Intel ha messo a punto una "rete di sicurezza" per eseguire nativamente le applicazioni per Windows XP, tramite la virtualizzazione offerta dalla Modalità XP di Windows 7.

Insomma, problemi molto specifici che riguardano l'ambiente di lavoro di Intel, che sicuramente è molto speciale. Utenti e aziende "normali" non hanno di che preoccuparsi, a quanto pare. Ma tutti ci stiamo probabilmente domandando la stessa cosa: Internet Explorer 6?