Intervista ad Andrea Toigo di Intel: processori e WiMAX

Durante la fiera SMAU 2005 abbiamo avuto l'occasione di fare qualche domanda relativa all'azienda e alla tecnologia Intel ad Andrea Toigo, Business Solution Specialist.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Durante la fiera SMAU 2005 abbiamo avuto l'occasione di fare qualche domanda relativa all'azienda e alla tecnologia Intel ad Andrea Toigo, Business Solution Specialist. Andrea all'interno dell'azienda segue direttamente gli utenti finali e tiene i contatti con la stampa tecnica per tutto quanto riguardo i settori PC e server.

Intel negli ultimi anni si è imposta sul mercato come leader, dettando i trend che hanno trascinato l'intero settore. Intel, al momento, si sente minacciata da qualche concorrente?

La concorrenza esiste ed è sempre esistita. In base alla tipologia di mercato possiamo avere una posizione più o meno forte.

Intel copre molte aree del settore IT. C'è ancora qualche mercato sul quale puntare?

I mercati da coprire sono parecchi, Sicuramente ci sono aree più interessanti, dove possiamo offire un significativo contributo di innovazione. Dal punto di vista domestico per esempio, c'è tutta la divisione della digital home, come monitor o processori per la digitalizzazione dell'immagine.

Pensiamo che anche nell'ambito health care possiamo dare preziosi contributi, portando l'evoluzione dei processori all'interno della struttura sanitaria. Ora, in questo settore, il computer è utilizzato principalmente solo come "macchina da scrivere", ma ci sono tante tecnologie che possono essere applicate per aiutare la salute del paziente, come lo sviluppo di prodotti specifici per velocizzare e aiutare l'analisi.

Parlando di chip video, sentiamo sempre parlare di ATi e Nvidia, ma se guardiamo i dati di mercato, Intel è leader anche in questo settore. Cosa ci può dire a riguardo?

Se contiamo il numero di chip video consegnati, sicuramente Intel è il numero uno. Chiaramente sono necessarie delle considerazioni. Il numero di computer che ospita due schede grafiche è molto elevato. Se si utilizza un chip 915G e 945G, per esempio, chiaramente noi lo contiamo come chip grafico consegnato, anche se poi potrebbe rimanere inattivo a seguito dell'installazione di una scheda video discreta.

Il processore Xscale per dispositivi portatili oramai è arrivato a 600 MHz, quanto ci metteranno i PDA a sostituire parte delle funzioni dei notebook?

Non succederà, perché PDA e notebook sono dispositivi per differenti tipologie di lavoro. Con un PDA è ora possibile consultare file word o di posta, ma se già pensiamo alla navigazione a Internet, il display dei PDA è troppo piccolo. I due mercati continueranno a coesistere. Inoltre, con l'avvento del dual core anche nel settore mobile, si apriranno nuove frontiere per i computer portatili.

Il settore desktop è da poco entrato nell'era del dual core. Quando pensate sarà necessario passare al multi-core?

Il fatto di passare al dual e poi al multi core necessita un cambio di mentalità dei programmatori, che devono passare alla programmazione parallela. Se ci pensiamo, il dual core non nasce oggi da zero, ma è una derivazione naturale dell'hyperthreading. Quando ci saranno i software, ci sarà beneficio nell'introduzione di più core. Inoltre, consideriamo che non è detto che tutti i core saranno "general purpose", potrebbero anche esserci core adibiti ad alcune funzioni speciali.

Quando avremo processori con più core? In ambito server nel 2007, e poi potranno seguire gli altri segmenti. Nel frattempo ci saranno evoluzioni sull'attuale dual core, con l'introduzione di nuove architetture, fino a giungere ad una architettura unica per tutti i segmenti.

Di che architettura si tratta?

Per ora posso dirvi che sarà una nuova architettura che erediterà parte da netburst e parte dal pentium M

Per quanto riguarda l'architettura dei processori dual-core, vengono utilizzate diverse tecnologie: l'utilizzo di un die monolitico, la combinazione di due core in un singolo die o l'implementazione di due die in un unico package. Quale sarà il metodo del futuro?

Dipende molto dal tipo di utilizzo; ci sono diversi progetti di immediata implementazione che vedono cache condivisa per i due core - cache condivisa in maniera intelligente, cioè, chi avrà bisogno di cache accederà alla memoria.

C'è un programma Intel che entra nelle Università? Intel porta nelle università la sua esperienza sui processori del tempo reale?

Abbiamo molti programmi di collaborazione con le Università, specialmente istituti in cui ci sono corsi specifici, specialmente all'estero. Per quanto riguarda l'Italia abbiamo collaborazioni con il politecnico di Milano e con l'Università di Padova. In quest'ultima sono attivi progetti sul processore Xscale, dato che in questo campo ci sono continue innovazioni, specialmente dal punto di vista dei processi produttivi.

L'evoluzione naturale del wireless sembra essere WiMAX. Come sarà il futuro di questa tecnologia? Riusciremo a collegarci ad Internet ovunque ci troviamo?

WiMax è una tecnologia che permette di portare la banda larga ovunque. La prima fase di implementazione avverrà tramite ripetitori e base station. C'è la possibilità di realizzare dei ricevitori che vengano integrati direttamente nei notebook o schede add-on in grado di colloquiare direttamente con WiMax. Quando tutto ciò avverrà dipende da moltissimi fattori, più politici ed economici che tecnici. Quello che ora sappiamo è che WiMax è un sistema che permetterà di portare ovunque la banda larga, e questo è il fattore più importante.